Due escursioni non subacquee hanno riguardato altri aspetti naturalistici dell'isola di Zanzibar.
La prima ci ha portato a Prison Island, alla "Lingua di sabbia" e alla "Via delle spezie".
Prison Island è un'isola al largo della capitale di Zanzibar dove è possibile trovare una riserva di tartarughe terrestri ultra-centenarie.
Prima di entrarvi, abbiamo fatto un giro sulla spiaggia antistante, che durante la bassa marea era piena di stelle marine di tutti i colori, ricci e animaletti di tutti i tipi.
Il complesso in cui si trova la riserva delle tartarughe è un'autentica eco-monnezza, con poco da vedere al di fuori delle tartarughe.
Queste sono enormi, simpatiche (specialmente le due che, tra versi irripetibili, si stavano accoppiando quando siamo entrati), libere di muoversi tra i visitatori. I guardiani ci hanno anche dato la possibilità di dare loro del cibo (con la dovuta attenzione alle dita).
Finita la visita, ci siamo spostati alla "Lingua di sabbia", un'isoletta di sola sabbia, dalla quale siamo partiti per un giro di snorkel (un'ora abbondante di spettacolo, pagato a caro prezzo dalla mia schiena che nonostante dosi abbondanti di crema FP 50 si è ustionata). Purtroppo il tutto è stato bruscamente interrotto dall'arrivo dell'alta marea che ha completamente coperto la lingua costringendoci a partire alla volta della terraferma.
La Via delle spezie è una specie di mini parco naturale dove vengono coltivati tutti i tipi di spezie dell'isola. La guida era molto brava, parlava un italiano fluente e si vedeva che conosceva bene l'argomento. Ovviamente non mi ricordo più nulla di Cannella, Cumino, Zafferano e quant'altro, ma questa è colpa mia (Prof. Mi giustifico!).
La seconda escursione, bagnata da una pioggia torrenziale, ci ha portato alla baia dei delfini.
Lì, dopo un breve appostamento, abbiamo potuto fare snorkeling in mezzo a un gruppo di delfini che ha dato ampiamente spettacolo, nuotando, saltando, rotolandosi sul fondo.
Io mi sono concentrato su una coppia madre-cucciolo, con il secondo che non si staccava mai dall'ombra della prima. Erano a portata di mano, ma mi sono trattenuto dal toccarli, per evitare di spaventarli troppo.
Decisamente l'esperienza più divertente di tutta la vacanza.
Il resto dell'escursione, al Jozeni Park, non è stata particolarmente bella. La parte di visita alla vegetazione (foresta tropicale e mangrovie) è stata rovinata dal maltempo e da una guida notevolmente scazzata. La visita alle scimmiette meritava, ma venendo subito dopo i delfini non c'era paragone.
In conclusione, due escursioni da non mancare (ovviamente se vi piace stare in acqua...).
23 ore fa
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