Un'ora e poi ciao, addio, al prossimo progetto. Quando passate in Italia, chiamate, mi raccomando.
Tutto questo sapendo che probabilmente non succederà, che il separarsi cancella molte delle incomprensioni, dei problemi, dei litigi, ma non è che per questo si è diventati pappa e ciccia.
Comunque, gli ultimi saluti mi stanno lasciando uno strano sapore in bocca.
La voglia di tornarsene a casa, di lasciare questo campo di battaglia, sono sempre lì immutati.
Ma il pensiero di lasciare a metà delle cose, di abbandonare gente che dovrà scontrarsi con le castronerie che involontariamente ho fatto, di non essere qui quando il progetto finalmente arriverà a una positiva conclusione (se ce le farà, e io sono abbastanza convinto di sì), beh tutto questo mi lascia con un po' di sensi di colpa, che tutto sommato non dovrei avere.
Sinceramente, non vedo l'ora di essere sull'aereo, rivolto verso casa, dove tutti questi falsi problemi assumeranno un aspetto più semplice da gestire. E dove questa pagina si chiuderà definitivamente (?).
1 settimana fa
2 commenti:
il blog è come la droga. prima o poi ci si ricasca
Intendevo una pagina del libro della vita (fischia se sono poetico). Il blog continua ancora.
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