giovedì, maggio 15, 2008

Iron Man - The Movie

Ormai Hollywood sta spolpando il filone fumetti, ma per fortuna la Marvel (dopo i terrificanti risultati di Ghost Rider, Daredevil, Punisher ed Elektra) ha deciso di entrare in prima persona nella gestione dei suoi personaggi e dei film da essi tratti.
Il film è molto fedele allo spirito del fumetto, soprattutto nel carattere dei personaggi.
La scelta degli attori è decisamente azzeccata, con la sola eccezione forse di Gwyneth Paltrow, non so bene perchè.
La trama racconta bene, con qualche adattamento per renderla più al passo coi tempi, le origini e lo sviluppo delle prime versioni delle armature e la relativa evoluzione di Tony Stark.
Robert Downey Jr è perfetto nell'impersonare sia il Tony Stark playboy miliardario, sia quello umano che si fa carico della sua missione.
Gli effetti speciali, grazie all'altissima qualità della ILM, sono spettacolari e rendono al massimo le evoluzioni dell'armatura.
Alcuni passaggi del film sono forse un po' troppo per fumettofili e molte strade vengono lasciate aperte per il sequel che, visto il successo al botteghino, non mancherà.
La cosa che mi ha un po' infastidito, invece, è che in alcuni passaggi il film non è fisicamente credibile, ben oltre la sospensione di credulità richiesta da questo tipo di soggetti. Su tutte l'esplosione finale del reattore, che in un mondo reale raderebbe al suolo una città e nel film non ferisce nemmeno lui che ci si trova sopra.

Tutto sommato, comunque, un film molto piacevole, che consiglio anche a chi (come me) trova il personaggio di Iron Man sopravvalutato all'interno dell'Universo Marvel (io, come saprete, nella Civil War tifavo per Capitan America).
Voto: 7.

PS. se andate a vederlo, restate fino alla fine dei titoli di coda. La mia perversione a tale proposito è nota, ma in questo caso è motivata. Sono stato l'unico in tutta la sala a vedere l'arrivo di Nick Fury.

mercoledì, maggio 14, 2008

GOK-Men

La mia passione per i fumetti mi spinge spesso a cercare paralleli tra il mondo reale e quello delle nuvole parlanti. Per questo, ogni tanto mi trovo ad associare le persone ai miei personaggi preferiti.
Un associazione che spesso mi è venuta è quella tra i membri del GOK (io, Roby, SteGal e Atty) e i Fantastici Quattro. Il numero dei componenti dei due gruppi e il loro genere tornava, ma non ero mai riuscito a quadrare i singoli componenti (a parte, ovviamente, Roby/Sue Richards).
Leggendo una delle ultime cronache di SteGal, ho capito perché.
L'associazione era sbagliata.
Il GOK non è i Fantastici Quattro, è gli X-Men!
Il classico incipit delle avventure degli X-Men è "Un gruppo di mutanti in un mondo che li teme e li odia".
Ora, se sostituiamo mutanti con orientisti e un mondo che li teme e li odia con un più semplice un mondo che si domanda perché fanno quelle stupide gare, la cosa torna.

A questo punto torna anche l'associazione tra le persone e i personaggi.

GOK-Men - Formazione originale

  • SteGal/Professor X: il fondatore del gruppo, colui da cui tutto nasce, con l'aiuto di Cerebro conosce i segreti, la posizione, le capacità e le tecniche di tutti gli altri orientisti/mutanti del pianeta;
  • Roby/Jean Grey: le capacità telepatiche, oltre ad alcuni malintesi per frasi non dette ma da lei sentite, la portano sempre a convincere gli altri membri del GOK a quasi qualunque impresa; quando Fenice prende possesso del suo corpo, diventa praticamente inarrestabile;
  • Atty/Bestia: una brillante intelligenza, un corpo che risponde con agilità e velocità (specie quando si alza da tavola), in costante rivalità con le capacità del professore;
  • PLab/Uomo Ghiaccio: la quantità di ghiaccio utilizzata in questi anni di attività per lenire gli infortuni giustifica da sola l'associazione.
GOK-Men - Nuova formazione
  • Rusky/Wolverine: l'uomo dei boschi, il migliore (tra di noi di sicuro) che c'è in quello che fa;
  • Mary/Tempesta: tranquilla, pacata, ma se c'è da andare, va come il vento
GOK-Men - Next Generation
  • Bellini/Banshee: l'unico motivo per cui il Bellini parla poco è per lo scarso controllo sui suoi poteri sonici; l'ultima volta che, a tradimento, fu costretto a dare una risposta, i vetri di tutto l'isolato sono stati frantumati dall'onda sonora emessa;
  • Adele/Jubilee: la ragazzina del gruppo, sempre sorridente, sempre fiduciosa (e si sa che con me questo ha delle controindicazioni...)
Visto che di orientisti e di X-Men ce ne sono centinaia, potrei andare avanti ancora per mesi, e chissà che non torni sull'argomento.

lunedì, maggio 12, 2008

Segni di inequivocabile intelligenza superiore

(Scusate il lungo silenzio, ma la vita reale ha reclamato la sua priorità)

Ieri, durante un allegro giretto gelato più shopping (librario per me, modaiolo per Roby) ho avuto l'onore di assistere alle seguenti scene.
Che dite, siamo messi bene?

Di che colore è il buio mentale ?
Due ragazzine sui tredici anni si rivolgono all'amica dall'altra parte del giardinetto.
"Oh, ma senti! Come si chiama quel tipo di rosso scuro ?"
Io guardo Roby e penso Magenta, ma non facciamo in tempo a farci i fatti altrui, che la frase continua.
"Beige?"
"Ma no! E' Bordò" (lo scrivo così, perchè il tono era da Bordò, non da Bordeaux)

Farsi riconoscere
In fila alla cassa di Zara, la tizia davanti a noi paga con Carta di Credito. La cassiera chiede quindi un documento di identità.
La tizia estrae il tesserino sanitario regionale.
La cassiera fa notare che non è un documento di riconoscimento.
"Mi scusi, ma nel chip della tessera sono presenti tutti i miei dati."
"Sì, ma manca la foto."
La tizia allora inizia a estrarre dal portafoglio la tessera Fidaty, il libretto della macchina, la cartaPiù e altre quindici tessere di negozi, tutti rigorosamente senza foto.
La cassiera mantiene una calma invidiabile (tenuto conto che lavora di domenica...).
La tizia dice che non ha altri documenti di riconoscimento.
La cassiera si prepara allo storno dello scontrino (per la gioia di tutti quelli in fila...), quando, improvvisamente, l'illuminazione.
Se ho il libretto della macchina, avrò anche la patente (io erano cinque minuti che mi stavo ponendo il dubbio...).
E infatti, eccola lì.

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