venerdì, giugno 19, 2009

Calcio d'inizio - Parte seconda

Iniziano ad arrivare i pullman dalle varie sedi ed è già tempo delle prime battute e gaffe (tipicamente sulla famosa oculatezza finanziaria dei genovesi).
Un giretto alle zone con gli animali, con esemplari tipici del Monferrato quali l'Alpaca, e il tempo passa velocemente.
Ma si sa, non si può iniziare se non arriva il Grande Capo e così si continua a passare da un Bellini (l'aperitivo, non l'orientista) a un prosecchino, da un'oliva ascolana a una crocchetta, mentre il processo batch continua a elaborare un'unica informazione ("due ore da quando esco a quando sono a casa").
Ci sarebbe un'altra opzione, che il giovane neo-assunto esplora immediatamente, e cioè attaccare bottone con le colleghe, possibilmente le più carine, delle altre sedi (visto che con quelle della propria ormai il mazzo dei due di picche è completo). Ma c'è da scavalcare gli altri colleghi che hanno ancora il mazzo incompleto e quindi, via con un'altra oliva ascolana.
Finalmente il Grande Capo arriva e la Via per il buffet si apre che neanche Mosè sul Mar Rosso.
Il giovane neo-assunto effettua il primo tentativo della manovra "Facciamoci vedere dal Grande Capo", ma gli va peggio che con le colleghe di cui sopra. Si fa una nota di provarci ancora quando il vino sarà scorso a fiumi e via con un'altra oliva ascolana.
In tutto ciò, il sole è calato, la temperatura inizia ad abbassarsi, l'orologio segna le 20.55 e notiamo che intorno ai tavoli apparecchiati in giardino mancano le sedie.
Alle 21.00, abbiamo la risposta: tutte le sedie sono nel padiglione dove ci rechiamo per ascoltare il discorso del Grande Capo.
E mentre mi avvio verso il padiglione, il batch cambia elaborazione passando da "due ore da quando esco a quando sono a casa" a "repeat until (aletto=true) [x=(now+2 ore); echo("uscendo adesso sarò a casa alle ore " + x); wait(5)]), ben sapendo che x non sara mai prima di 2 a.m.

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