martedì, ottobre 31, 2006

Sesto Calende Greche

Alle Calende Greche, ovvero rimandare qualcosa per sempre.
Questo è quello che ho fatto alla lanterna dodici della gara di domenica.
Ma partiamo dall'inizio. La gara di Sesto Calende di Trofeo Lombardia era abbastanza attesa dal sottoscritto dopo la lotta coi rovi delle due gare lombarde precedenti. Il bosco della carta è solitamente scorrevole e divertente e anche stavolta le premesse/promesse sono state mantenute. Il percorso dell'HB era interessante e vario.
Purtroppo ci ho messo, come sempre, del mio per renderlo ancora più interessante.
Partenza prevista in fondo alla griglia, ma per fortuna Alberto, che voleva accompagnare i nipoti tra gli esordienti (bravo! così si fa! nuove leve per questo sport!), mi propone uno scambio passando da ultimo HB partente a primo. Le gambe stranamente vanno, anche più di quello che penso, e quindi mi trovo subito lungo sul primo punto. Allora rallento un po' e arrivo abbastanza preciso sul secondo, arricchendo la prestazione con un bellissimo tuffo carpiato ritornato (coefficiente 3.5) tra i ricci. Alterno quindi tratti in cui corricchio (e quindi arrivo lungo) con punti dove vado piano ma più preciso.
Intorno alla nove mi sembra di aver trovato il giusto equilibrio velocità/precisione e quindi mi avvio verso gli ultimi punti.
Alla dodici il vaccatone: tratto ad azimut, arrivo su una traccia che cercavo (ma forse non era la mia...), procedo per qualche metro poi mi butto a destra nel bosco MA NON GIRO LA CARTA!!!
Vago un po' prima di accorgermi dell'errore e a quel punto sono perso. Provo a cercare il sentiero a nord che mi fa da linea d'arresto, ma ormai sono entrato nel pallone. Provo a rifare il punto sull'arrivo, ma ormai sono trenta minuti che cerco il punto (con altri tre dopo) e quindi decido di lasciare. Peccato, perchè non sembrava proprio un punto esageratamente complesso.
Ormai mancano solo due gare alla fine della stagione, di cui solo una nel bosco (Tradate, dove non ho mai corso ma solo organizzato). E' già tempo di pensare alla prossima stagione (O-Ringen? 5giorni dei Forti? Aquitania? Scozia?).

venerdì, ottobre 27, 2006

Scoop

L'ultimo film di Woody Allen è una commedia ben scritta, con le sue classiche battute sagaci e le situazioni un po' esagerate nelle quali dà il meglio di sè.
Hugh Jackman e Scarlett Johansonn sono bene in parte, la storia si dipana con un bel ritmo e, anche se non originalissima, garantisce un'ora e mezza piacevole.
Essendo una commedia, non mi sono posto di fronte al problema della ricerca del serial killer come quando guardo un thriller e quindi il colpevole mi ha preso alla sprovvista. E questo è un ulteriore punto a favore del film.
Confermo l'opinione positiva che diversi amici mi avevano dato e quindi lo consiglio per una serata piacevole.

Vent'anni di DYD (2)

Ho letto la seconda parte della storia del ventennale di Dylan Dog.
Il voto complessivo è sicuramente alto, anche se la fine non è al livello della storia del mese scorso.
Dal punto di vista grafico, si conferma l'altissimo livello nei disegni e nell'uso del colore.
La storia, invece, perde un po' di ritmo, anche se i colpi di scena e le verità svelate sono molto importanti per la continuity del nostro eroe.
Peccato per il finale aperto, che rovina in parte lo spirito della storia, mettendo in dubbio molto di quello che è successo nelle centonovanta pagine precedenti.

mercoledì, ottobre 25, 2006

Partitona

L'altra sera, primo assaggio della riapertura della stagione invernale dei giochi in scatola.
Data la presenza al tavolo di novizi, ho optato per Carcassonne, un gioco dalle regole abbastanza semplici (soprattutto se, come ho fatto, si escludono le varie espansioni), anche se con una dinamica abbastanza spinta (non per niente è stato gioco dell'anno).
Ho sofferto un po' sia il fatto che erano tutti principianti (ho giocato col freno tirato per non sfruttare ingiustamente la differenza di esperienza), sia il fatto che la fortuna non mi ha particolarmente arriso.
Risultato, sono arrivato secondo. Comunque i partecipanti si sono divertiti e la partita non è stata banale.

Ovviamente mi sono vendicato subito dopo a Buzz, il gioco musicale per PS2, dove ho massacrato senza alcuna pietà gli avversari.

Ammetto che...

... neanch'io, in quelle condizioni, avrei creduto al racconto degli assistenti di volo.
D'altra parte, un volo cancellato per rapina ai danni dell'equipaggio sa di balla stile "Sa, maestra, non mi interroghi. Ieri la nonna è stata male e non ho potuto studiare".

lunedì, ottobre 23, 2006

Cadere in vista del traguardo

Credo che la scena del concorrente saldamente in testa che a poco dal traguardo cade, si blocca, viene passato, sia una di quelle che più scatenano le reazioni di chi guarda (magari senza praticare) uno sport.
La Juve che perde a Perugia, Schumi che rompe il motore alla penultima gara della carriera, Pedrosa che investe Hayden, sono tutti esempi più o meno eclatanti di questa casistica.
Poi, per fortuna, ci sono casi come questo.

P.S. comunque sia andata, un altro caso in cui dire "No Logo".

Lipo(mo)suzione

Ieri altra brillantissima (!) gara in TL.
Lipomo ha visto il sottoscritto compiere un notevole numero di errori, soprattutto nella parte iniziale del percorso (Milano-Grandate-Lipomo). Quando poi è iniziata la gara vera e propria i problemi sono stati sempre gli stessi: poca corsa, molto verde e svariate vaccate.
La cartina mi è sembrata in alcuni punti non aggiornatissima (ho trovato un recinto difficilmente attraversabile non segnato ed ero molto sicuro di dove ero), ma questo non giustifica i venti minuti persi sulla quattro.
Credo che il tutto risieda nella testa, che in parte è già entrata in letargo invernale, in parte sente molto la mancanza delle gare estive dove il bosco dava una visibilità maggiore e soprattutto ti lasciava libero di evitare rovi e spine (non che li evitassi se c'erano, ma comunque era sempre colpa mia).
A partire dalla cinque, ho comunque abbassato ulteriormente la velocità riuscendo almeno a evitare errori.
Alla fine, un tempo spropositato che mi è valso il penultimo posto in classifica (talmente scarso che non sono riuscito nemmeno ad arrivare ultimo).
Domenica prossima, Sesto Calende, Long. Visti gli ultimi risultati devo pensare seriamente se scendere di categoria...

venerdì, ottobre 20, 2006

Nostalgia Canaglia

Due giorni in puro stile anni 80.
Prima mi girano un quiz dove devo indovinare 100 cantanti anni 80 a partire dalle foto (sono al 94%). Poi trovo in negozio un disco contenente la versione PSP di alcuni videogiochi della mia giovinezza (Space Invaders, Qix, Phoenix, ...).
Quindi, se vedete un non più giovane, con in mano una PSP girata di traverso, che canta canzoni anni '80 intervallate da accidenti contro la console, con in sottofondo quei fischi che indicavano che l'astronavina aveva sparato il missile (o peggio la nota che indica il Game Over) ...
Ecco, se vedete un tipo così, siate buoni, non chiamate la neuro.
E se avete con voi la PSP, fate un fischio, che il gioco si può condividere e una bella sfida non la nego a nessuno...

giovedì, ottobre 19, 2006

Libro finito

Per quanto finito si possa dire di un libro che è il primo di una trilogia (o peggio di una doppia trilogia).
Ho finito "I figli di Armageddon" di Terry Brooks. Avevo espresso alcuni dubbi in un post precedente e devo dire che buona parte di questi dubbi sono rimasti.
Però TB sa scrivere, per cui il ritmo del libro migliora decisamente fino ad arrivare alla classica situazione di fine primo libro, dove tutti i protagonisti sono fondamentalmente nelle canne (qualcuno rischia la pelle, qualcuno solo di essere mazziato).
Alla fin fine, i richiami ai cicli che si propone di unire ("Il Verbo e il Vuoto" e "Shannara") sono abbastanza apprezzabili: le citazioni sono sempre precise, coerenti con le due storie, e creano quel legame affettivo che dopo diciassette libri (fischia se sono tanti! non credevo!) ti spinge ad andare avanti anche quando non sei del tutto convinto di dove voglia arrivare.
Non mi è piaciuta invece la collocazione che dà agli Elfi all'interno di quello che sarebbe il mondo di oggi.
Tutto sommato, non mi sento di consigliarlo a chi non sia un fan sfegatato dei cicli di cui sopra (e per sfegatato intendo che abbia apprezzato "I viaggi della Jerle Shannara" e "Il druido supremo di Shannara" che obiettivamente sono alquanto deludenti).

mercoledì, ottobre 18, 2006

Il diavolo veste Prada

Ieri sera ho visto questo film.
Molto divertente e ben fatto, può contare su un trio di attori ispirati e bene in parte, Meryl Streep e Ann Hathaway come protagoniste e Stanley Tucci nel ruolo del direttore artistico della rivista. Meryl Streep, poi, indossa la sua avanzata età con uno stile e uno charme che danno un ulteriore plus.
Il film, tratto da una storia vera e dal libro ad essa ispirata, racconta la vita dell'assistente (AH) della direttrice (MS) di una famosissima rivista di moda, donna quest'ultima esigentissima e temuta da tutti.
Il film ha un buon ritmo, buone battute e ispira quel tanto di partecipazione in chiunque abbia avuto un capo (non importa se buono o cattivo) che rende il film ancora più godibile.
I cameo di stilisti, modelle e le immagini del rutilante mondo della moda compongono uno sfondo di sicuro impatto visivo.
Il finale pecca un po' di buonismo, che per tutto il film invece è assente, anche se non guasta più di tanto (e inoltre se la storia è proprio andata così non è che si poteva fare altro).
Concludendo un film che mi sento proprio di consigliare per una serata spensierata e allegra.

lunedì, ottobre 16, 2006

Filodiffusione

In ufficio non c'è la filodiffusione, però in giornate particolarmente fortunate riesco a infilarmi le cuffie ed ascoltarmi un po' della musica che ho portato dai miei cd alla libreria di iTunes.
La selezione casuale dei brani oggi è stata molto soddisfacente. Ve la propongo, così, tanto per mostrarvi i miei gusti:

Celice a-Ha
Photograph Nickelback
Space Oddity David Bowie
I Get Around The Beach Boys
Music Is Power Richard Ashcroft
Take Five The Dave Brubeck Quartet
Dualismi Caparezza
You Learn Alanis Morissette
Communique Dire Straits
Chariot Gavin DeGraw
Eyes On The Prize Bruce Springsteen
Waltz For Debby Bill Evans, Scott LaFaro, Paul Motian
Sanctuary Natalie Imbruglia
High Road Fort Minor
E-Bow The Letter R.E.M.
La La Ashlee Simpson
Because Of You Kelly Clarkson
Master Of Puppets Apocalyptica
How Can I Go On (Performed by Freddie Mercury & Montserrat Caballé) Freddie Mercury
Wouldn't It Be Nice The Beach Boys
Goodbye Stranger Supertramp
Dream A Little Dream Of Me Ella Fitzgerald
Ballata dell'amore cieco o della vanità Fabrizio De André
Abacab Genesis
Luka Suzanne Vega
If You Love Somebody Set Them Free Sting
Walking On The Moon The Police
That's All Genesis
Libera Uscita Ligabue
Hai Un Momento, Dio? Ligabue
Tumbling Dice The Rolling Stones
Since U Been Gone Kelly Clarkson
Too Much Love Will Kill You Queen+
Don't Think Of Me Dido
Let Me Live Queen+
Call Me When You're Sober Evanescence
I Don't Feel Like Dancin' Scissor Sisters

Ma che Canto a fare ?

Il fatto che sia irrecuperabilmente stonato non c'entra nulla.
Ieri gara di Trofeo Lombardia a Monte Canto, Carvico (BG). Voci incontrollate davano presenza di rovi in una carta nuova e quindi comunque da provare.
Il fatto che la Roby avesse deciso di saltare avrebbe dovuto farmi rivedere le mie posizioni, ma io no, testardo, sicuro che la gara sarebbe valsa l'alzataccia. In realtà l'alzataccia non sarebbe servita, visto che partivo praticamente a mezzogiorno, ma per evitare di farmi il viaggio da solo, mi sono aggregato ad altri che partivano presto.
Come tutte le gare in cui parto in fondo alla griglia, la concentrazione e la voglia vanno trovate col lanternino, ma comunque parto abbastanza deciso.
La cartina però mi mette subito di pessimo umore: verde tre molto diffuso, scelte di percorso inesistenti (via per il sentiero fino alla zona punto e poi tuffo nei rovi), percorso stampato in maniera difficilmente visibile.
Errore alla uno, rovi alla due e salitazza per andare alla tre. Sulla salita, guardo bene cosa mi aspetta per andare alla quattro-cinque-sei e decido di chiudere lì. Giro i tacchi, e sulla strada del ritorno faccio le ultime tre, la undici in una zona bruttina, le altre due nel centro abitato.
All'arrivo, le lamentele di quasi tutti i partecipanti riempiono l'aria (percorsi brutti, errori cartografici, varie ed eventuali), il Gall è una specie di Pimpa (il famoso cane dei fumetti a pois rossi) a cuasa dei graffi da rovi, molti sono quelli che hanno mollato il colpo.
Una croce sopra al posto è l'opinione più diffusa.
Io, per esorcizzare la cosa, ho fatto dono della cartina alla mia nipotina. Tenuto conto che era nella busta di plastica, c'è voluta una mezz'oretta, ma alla fine, la carta è andata distrutta.
Un fuoco sarebbe stato più rapido, ma così qualcun altro si è divertito con quella carta più di quanto non abbia fatto io.

sabato, ottobre 14, 2006

Caccia al tesoro

Avevo scritto alcuni giorni fa che stavo tirando le ore piccole a preparare una cosa per la Roby.
Si trattava di una serata di giochi.
Stavolta ho cercato di non fare i soliti quiz su film o canzoni. Quindi ho optato per una specie di caccia al tesoro. Ho preso alcune immagini di Google Earth, ciascuna delle quali di scala diversa, orientata a casaccio e senza indicare la partenza, e ho scelto un punto specifico, al quale ho associato un indovinello la cui risposta era relativa a qualcosa che si trovava nel punto. E' una variante delle gare di City-O che organizza il Remo. La differenza è che non c'era un percorso ma solo dei punti singoli, i partecipanti erano un'unica squadra e decidevano come dividerseli, la partenza non era indicata in carta (cioè, in pratica, dovevano capire dove si trovavano).
La cosa ha avuto un buon gradimento. E' vero che c'erano diverse persone che fanno orienteering, ma visto che il gioco era una sorpresa, non sapevo come avrebbero reagito.
Qualcuno è andato al punto in auto (c'era il limite di tempo, ma le distanze erano nell'ordine dei trecento metri...), gli indovinelli non sono stati indovinati al primo colpo, ma ho deciso di essere buono.
I giochi successivi erano a base di domande e, pur se apprezzati, non hanno avuto lo stesso successo.
Adesso finalmente posso smettere di fare le ore piccole davanti al pc...

venerdì, ottobre 13, 2006

Songs from the Labyrinth

Ieri, in preda a uno di quei momenti sgurz che tipicamente mi colgono quando giro per negozi (quelli soliti, Feltrinelli, Saturn, BdF), mi è rimasto attaccato alle mani questo CD del buon Sting.
Trattasi di musica del seicento inglese, fondamentalmente voce e liuto. E infatti è pubblicato sotto l'etichetta della Deutsche Grammophon.
Sapevo di fare un'operazione ad alto rischio e, non l'avrei mai detto, ma mi piace alquanto. Certo, preso a piccole dosi e sotto le opportune condizioni al contorno (come sottofondo all'attività lavorativa è quasi perfetto), ma sostanzialmente il giudizio è positivo.
Starò invecchiando ?

Nel dubbio, dopo mi sparo Iron Maiden a palla.

Bloggers

Repubblica pubblica un articolo dove descrive il profilo tipo dei blogger americani (per quelli italiani i dati non sono sufficienti per fare altrettanto).
Che ne dite, mi somiglia ?

martedì, ottobre 10, 2006

Inutilità Marginale (2)

Ovviamente, la patria delle stranezze non poteva non avere il suo campione nel campo dell'inutilità. Questo esimio professore ha addirittura aperto un laboratorio specializzato in invenzioni assurde, cui ha anche dato un nome specifico, Chindogu (chin = inutile, bizzarro, dogu=oggetto). E si sono pure dati un'associazione!!!

Miami Vice

Ieri sera, il film che riprende il famoso telefilm degli anni ottanta.
Non mi è dispiaciuto,ma non mi ha convinto del tutto. La trama era buona (condivisibile la scelta di fare un film serio, diversamente dai film su Starsky&Hutch o i due Charlie's Angels, i quali però proprio in questa loro chiave esageratamente ironica avevano un notevole punto di forza), ma il ritmo non era particolarmente incalzante. Troppe scene inutilmente lunghe, messe lì forse per cercare di ricreare l'atmosfera del telefilm (Ferrari, fuoribordo, locali in, insomma tutto quanto fa "very cool"). Gli attori abbastanza bravi, specie Jamie Foxx, anche se continuo a non capire cosa c'entra la fanciulla cinese che parla con accento cubano (chissà se è una scelta di doppiaggio).
Daniele di fianco a me mi ha bruciato sul tempo indicando all'inizio del film chi sarebbe stato preso ostaggio (buona laprima, ovviamente).
Il finale, come box office comanda, è sufficientemente aperto da consentire un seguito. A mente fredda, poi, realizzo anche che non si è capito chi è la talpa e che quindi anche questo può entrare nel sequel.

lunedì, ottobre 09, 2006

Inutilità marginale

Che il sottoscritto si erga a censore delle cose inutili, visti i miei gusti e i miei hobby, vorrebbe dire guardare la pagliuzza nell'occhio altrui ignorando le trenta travi dentro il mio occhio.
Però non posso non citare due notizie che sicuramente non rientrano nel campo dell'utile.
La prima riguarda il fenomeno del Cosplay, ovvero del mettersi in costume e riprodurre l'aspetto, il comportamento e quant'altro degli eroi dei manga, dei comics, dei telefilm o dei film. In questi giorni c'era la finale del festival che selezionava i partecipanti al campionato del mondo. L'articolo che descrive l'evento e il fenomeno è molto ben fatto e aiuta a capirne un po' la dimensione. Io, pur adorando quasi tutti gli elementi che ispirano i cosplayer, non mi ci vedo proprio (sarà che le orecchie fanno già a gara con quelle di Spock...).
La seconda riguarda i famosissimi premi IgNobel (grazie rebelot per la segnalazione), premi assegnati agli studi più inutili, che però credo abbiano la fortuna, rispetto al lavoro che faccio io, di essere pagati meglio (anche perchè fare degli studi sulle differenze olfattive riscontrate in una zanzara quando annusa un formaggio oppure i piedi umani e prendere per questo uno stipendio misero, mi sembra proprio l'apoteosi dell'inutilità).
Resta infine il dubbio se sia più inutile lo studio premiato o impiegare del tempo nello studiare studi inutili...

Gundam

Ho cominciato a montare il modellino del Gundam che il buon Cassano mi ha regalato lo scorso Natale (meglio tardi che mai...).
L'inizio non è dei più promettenti.
Dopo essermi procurato forbicine precise per staccare i pezzi dai blister e la carta vetrata per rifinire la zona tagliata (seguendo i consigli del donatore), ho aperto la scatola e non ci ho capito una mazza. E non solo perchè le istruzioni sono in giapponese.
Risultato: cinquanta minuti per montare la testa (dieci pezzi) e le due articolazioni delle spalle (sedici pezzi in due).
Di questo passo, mi sa che finirà di montarlo mia nipote Alessia (o come la chiameranno quando arriverà), perche per allora l'artrite mi impedirà di collocare i pezzi da mm 2x1 (e ce ne sono almeno una decina).

venerdì, ottobre 06, 2006

Brad Barron

Oggi è uscito l'ultimo numero della miniserie della Bonelli.
L'attesa trepidante si è conclusa come sempre con una piccola delusione. Il finale è un po' deboluccio, sicuramente non all'altezza del livello del resto della serie.
Io ci leggo molto del finale di Independence Day e anche un po' di Marvel comics (la suprema intelligenza dei Kree). Il problema principale, però, è che mi sembra poco credibile l'accordo che sancisce il finale della storia.
D'accordo il lieto fine, d'accordo che non si possono sempre sventare le invasioni extraterrestri con il bacillo dell'influenza, però un po' di fantasia in più (magari anche un finale triste) potevano essere meglio.
Il voto finale alla serie rimane comunque buono, un sette abbondante, per qualità delle storie e tutto sommato anche dei disegni. Con un finale diverso poteva anche essere da nove.

giovedì, ottobre 05, 2006

M.I.A. (?)

E' coerente con la Legge di Murphy il fatto che proprio mentre noto che il numero di lettori di questo blog aumenta, io abbia sempre meno tempo per scrivere.
Il lavoro mi prende molto tempo durante il giorno, lavorerò anche sabato e per fortuna non avevo in programma gare.
Nel poco tempo libero rimasto sto cercando di preparare una cosetta che mi ha chiesto la Roby e della quale vi parlerò più avanti, quando anch'io saprò meglio di cosa si tratta. Risultato: poche ore di sonno e molta stanchezza.
Oggi ho anche dimenticato tutte le letture a casa e l'edicola non aveva novità di interesse; tempo di viaggio sprecato a guardare la ragazza molto carina seduta di fianco (mi piace sperare che abbia scelto la carrozza in cui salire dopo avermi squadrato mentre aspettavamo il treno, anche se ovviamente non è così e comunque è scesa qualche fermata prima senza scambiare neanche mezza parola...). Certo che, a pensarci bene, se avessi avuto con me le mie solite letture, probabilmente mi avrebbe classificato in maniera peggiore.

martedì, ottobre 03, 2006

Aggiornamento Letture

Ho iniziato l'ultimo libro di Terry Brooks, "I figli di Armageddon", che dovrebbe costituire il collegamento tra la serie de "il Verbo e il Vuoto" e la più famosa serie di "Shannara".
A parte il fatto che non capisco la necessità di dover assolutamente collegare storie che potrebbero stare benissimo (anzi meglio) da sole, tipo i cicli dei robot e della fondazione di Asimov. L'inizio mi lascia abbastanza combattuto tra il piacere di vedere riapparire personaggi apprezzati diversi anni fa, dall'altro l'impronta della storia tende ad essere un po' troppo pedagogica e ispirata alla Bibbia (in alcuni passi citata esplicitamente). Effettivamente il titolo avrebbe potuto insospettirmi, ma avendo sempre seguito le notizie sul sito inglese mi è mancata la prontezza necessaria. Spero comunque che la storia migliori.
Intanto è finalmente arrivato il quarto numero della "Civil War" Marvel con le storie collegate dell'Uomo Ragno, dei Fantastici Quattro e di Capitan America. La situazione si sta muovendo lentamente verso una situazione che rispecchia di più i caratteri dei personaggi (Uomo Ragno e Donna Invisibile soprattutto), anche se non è ancora chiaro quali conseguenze ci saranno sulla continuity dell'Universo. Spero che il quinto numero non si faccia attendere troppo, perchè la storia è veramente interessante, anche se forse di difficile digestione per chi non sia un fan accanito (ci sono e ci saranno riferimenti agli ultimi tre/quattro anni di storie).

Slevin - Patto Criminale

Ieri sera, ho visto questo film.
Mi è piaciuto molto. E' il classico film dove nulla è come sembra, sulla scia di classici come "La Stangata", "I soliti sospetti", "Il genio della truffa" o il mediocre "Derailed". Ad essere onesti, gli indizi sono tutti in bella vista sin dall'inizio (forse dopo tutti i film di cui sopra e molti altri dimenticati, sono più sensibile a coglierli), ma lo scorrere dell'azione e l'assurdità voluta di alcuni dialoghi rende tutto comunque molto godibile.
Forse il film perde un po' di smalto nella fase finale, proprio quando tutti i nodi vengono al pettine e le spiegazioni vengono date, ma forse è stata una mia impressione perchè tutto mi sembrava già noto. Un solo dubbio rimaneva in me, ovviamente fugato nel finale in maniera abbastanza scontata, per il classico lieto fine.
Gli attori sono tutti perfettamente in parte, e d'altro canto il cast è di altissimo livello, soprattutto nei co-protagonisti.
Concludendo, mi sento proprio di consigliare un film forse non originalissimo, ma tenuto su un buon ritmo da un cast perfettamente in parte.
Una sola avvertenza: di sangue se ne vede tanto, se siete sensibili sappiatelo.

lunedì, ottobre 02, 2006

Immersi nelle tasse

Oggi l'argomento principe è l'aumento/riduzione delle tasse per i ricchi/poveri.
Un oggetto del contendere è il fantomatico SUV, che come già il buon rebelot ci dice, richiede qualche piroetta mentale per la definizione.
Per fare chiarezza, vi rendo partecipi della telefonata di cui sotto, che mi ha visto a uno degli estremi della linea.
Due premesse: non dico il peccatore per pudore e tenete conto che ero al cellulare sul pullman per Assago, quindi non si sentiva granchè.
A. "Vedi, Piero, il tuo governo che tasse che ci ha messo! Ma adesso il mio capo che li ha votati se la prende in quel posto con la tassa sui sub"
P. (credo di aver capito male) "Guarda, che la cosa interessava anche me"
A. "Ah, già, che anche tu hai il brevetto"
P. (confuso): "Vorrai dire la patente. Sai che ero incuriosito da quelle macchine"
A. "Macchina? Ma di cosa stai parlando?"
P. "Dei SUV (esseuvi)? e tu?"
A. "Ma guarda! Io avevo capito quelli che fanno le immersioni!"

Un suggerimento a Padoa-Schioppa. Nel caso, voglio la percentuale...

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