venerdì, ottobre 24, 2008

Era lì e non me ne sono nemmeno accorto

Pare che l'età migliore per il cervello siano i trentanove anni.
A parte il tempismo di scoprire questa cosa meno di un mese dopo il quarantesimo compleanno, la cosa comunque non mi torna.
Intanto non ho capito se parliamo del trentanovesimo anno di vita (cioè quando ne ho trentotto) o del quarantesimo (cioè quando ne ho trentanove), ma comunque è dai trentacinque che noto un decadimento delle mie capacità in termini di memoria, attenzione e comprensione delle cose.
Certo, io posso essere l'errore statistico nell'esperimento...

giovedì, ottobre 23, 2008

Wall-E

Ieri sera sono andato a vedere l'ultimo film della Pixar.
Il film è sicuramente fatto benissimo, ma non mi ha esaltato come Cars o Gli incredibili.
L'aver scelto come protagonisti i robot ha, secondo me, limitato le possibilità di sviluppo dei personaggi. Infatti, per quanto questi possano aver imparato a formulare pensieri autonomi, le loro azioni sono comunque guidate essenzialmente dalle loro direttive. Nel citato Cars, per esempio, i protagonisti erano sì automobili, ma si trattava solo di un aspetto che era più funzionale al film e alla storia, la quale avrebbbe comunque retto fossero stati gazzelle o uomini.
Le citazioni si sprecavano (anche alcune relative alla Mela, la quale possiede la Pixar), anche se alcune le ho perse.
Una cosa che ho trovato un po' fastidiosa sono state alcune distorsioni spazio-temporali (durata del viaggio Terra-Axiom e ritorno, resistenza al vuoto assoluto nello spazio, etc.), ma questo ormai sta diventando una mia fisima.
Voto: 6,5.

giovedì, ottobre 16, 2008

The Women

Ieri sera ho ceduto al mio lato oscuro e, grazie alla compagnia di Roby, sono andato a vedere The Women.
In realtà le avevo offerto la scelta tra questo e Burn After Reading, ma con la scusa dell'orario di inizio e della durata (in tutto meno di mezz'ora di differenza) ha avuto la gentilezza di scegliere quello che preferivo.
E il motivo, per quanto mi riguarda, è presto detto: Meg Ryan, mia passione da sempre.
Il film è il remake dell'omonimo film del 1939, che ovviamente non ho mai visto.
La caratteristica principale di questo film è che in tutto il film non si vedono uomini, con la sola esclusione della scena finale.
Il film è carino, anche se con qualche passaggio lento, i ruoli sono ben azzeccati e il vastissimo cast (tra cui una, per me, irriconoscibile Carrie Fisher) abbastanza in palla.
Certo, non è un capolavoro e non rifugge da alcuni clichè da lieto fine, ma sicuramente un film che mi ha divertito (e comunque meglio dell'ultimo film di Meg che avevo visto).
Voto: 6,5.

Solo una domanda: visto che di solito inventano assurde traduzioni per non usare i titoli originali, stavolta che potevano semplicemente usare "Donne", perchè avranno tenuto il titolo inglese ?

lunedì, ottobre 13, 2008

Incompatibilità tecnologica?

Sto invecchiando?
Uno degli indizi principali della senilità di un interlocutore è sempre stata per me il grado di confidenza con apparecchiature elettroniche di qualsiasi genere. Da mio zio che perdeva le video cassette dentro il videoregistratore a mia madre che si lamentava quando cambiavo l'autoexec.bat del PC (sto parlando di quando Windows ancora non era un sistema operativo) cosicchè non dovesse più digitare win (rendendo inutile la sua lista di operazioni di avvio, il mammaexec.bat).

Settimana scorsa ben due eventi hanno iniziato a farmi pensare di aver compiuto il salto di confine (in fondo ho compiuto 40 anni).
Il primo, sul tram, reduce dall'ultima missione alla Borsa del Fumetto, mi metto le cuffie del mio nuovo iPod (regalo di compleanno) e estraggo la mia lettura.
Dopo un tempo imprecisato isolato dal mondo tra uomini in calzamaglia e "The day that never comes", sento battermi sulla spalla. Una ragazza sorridente mi risveglia dalla trance e mi accorgo che il tram è vuoto. Tolgo la cuffia e, mentre sento la fanciulla che mi parla, noto il conducente che si avvicina minaccioso. La ragazza intercede per me ("Aveva le cuffie"), mentre capisco che il tram va in deposito e tutti sono scesi e aspettano che quel deficiente con le cuffie (nessuno l'ha detto, ma le mie capacità telepatiche non mentono mai).
Il secondo, a casa, durante una partita di tennis con la nuova Wii di Roby. I movimenti con il controller non sono molto compatibili con la mia spalla, che ha quindi deciso di fare cric (versione leggera del crac che fece in Slovenia, quando uscì dalla sua sede).
A dir la verità, ritengo questo infortunio causato dalla gelosia della mia PS3 che deve essersi sentita tradita per una consolle più giovane...

lunedì, ottobre 06, 2008

Manic Monday

Immaginate l'umore di uno che comincia la settimana lavorativa dopo un week-end dal cielo completamente azzurro sotto le Pale di S.Martino e che, nonostante potrebbe stare a casa a studiare per quel bellissimo corso di economia aziendale, decide di andare in ufficio a lavorare.
Aggiungete, nell'ordine:

  • il guasto sulla linea del tram che lo porta alla metro, con il primo tram che gira a destra invece di andare dritto, il secondo che si ferma, il terzo che riparte ma non è quello giusto, il quarto che non apre le porte e per finire, una fermata a piedi per arrivare alla stazione;
  • il guasto sulla linea verde (fortunatamente in fase di smaltimento) con ulteriore ritardo;
  • il pullman che gli chiude la porta in faccia e se ne va;
  • quello dopo che quando tutti sono saliti dice "L'altro parte prima.";
  • i lavori in corso sulla strada per l'ufficio e le code apocalittiche in tutta la zona;
  • l'accorgersi che una delle assumptions del progetto (con scadenze già difficilmente rispettabili) su cui sta lavorando è sbagliata e che quindi mancano dei pezzi fondamentali da sviluppare;
  • notare che l'ultimo update dell'architettura ha spu..anato tutta una serie di informazioni (fortunatamente non così fondamentali per quello che sta facendo).
Secondo voi, adesso, l'umore com'è ?

Uno come me

Repubblica ci fa sapere che Wim Vansevenant si ritira.
Per chi come me non ne aveva mai sentito parlare, qui la biografia su Wikipedia.
La notizia risiede nel fatto che per tre volte è stato maglia nera al Tour e che ha vinto una sola volta in carriera.
Ovviamente, per calcare la mano sulla notizia, Repubblica ci fa notare che è il ciclista più scarso.
Io, da fedele abitatore delle zone basse della classifica, apprezzo l'attenzione del giornale verso chi, facendo massa, consente ai campioni di emergere nella loro immensa bravura, ma mi permetto di non essere d'accordo nella scelta del titolo (in aprticolare dell'aggettivo).

venerdì, ottobre 03, 2008

Hancock

Recupero qualche film che ho visto nel recente passato, giusto perchè è un po' che non ne parlo.
Cominciamo con Hancock, filmone tutto effettoni speciali appartenente alla serie Supereroi con Superproblemi (qualcuno ha detto Spider-man?).
La prima parte, che lascia ampio sfogo alla verve comica di Will Smith, è abbastanza divertente. Peccato che le parti migliori fossero comunque già state bruciate dai trailer.
La seconda parte, che cerca di spiegare chi sia Hancock e da dove arrivano i suoi poteri, invece non è eccezionale.
La trama non è particolarmente originale, soprattutto per un vorace lettore di Marvel/DC Comics, la scena di lui ubriaco prende un po' da Superman 3, la soluzione finale è un po' raffazzonata.
Quello che si salva, soprattutto all'inizio, è il ritmo, che si tiene sempre sufficientemente alto, da non far sbadigliare.
Insomma, un film da 6+.

giovedì, ottobre 02, 2008

Cercare nel passato

Pare che ci sia qualcun'altro che fa cifra tonda in questi giorni.
Si tratta di Google, che in occasione dei suoi dieci anni, pubblica il più vecchio indice a disposizione per le ricerche.
Ovviamente non potevo non provare il mio nome.
Cinquanta risultati contro i più di 2500 di oggi.


Dei primi 10, uno riguarda mio zio e il suo collega Piero, uno riguarda il mio podio ai Giochi Sforzeschi, altri sei l'orienteering.
Ovviamente il blog ancora non c'era...

mercoledì, ottobre 01, 2008

Siamo serial

Dopo i libri (essenzialmente le interminabili saghe fantasy quali Shannara, Ice&Fire e DiscWorld, e i fumetti Marvel, ho deciso di passare a seguire in lingua originale anche i miei telefilm preferiti.
Ho iniziato per eliminare l'anno di attesa tra le puntate trasmesse qui e negli States e per liberarmi della schiavitù dal palinsesto ballerino delle emittenti italiane.
E ho scoperto, come già per i libri, che la traduzione (per quanto bravi siano i doppiatori) perde un po'.
Con l'inizio della nuova stagione eccomi quindi a tornare a seguire:

  • Heroes; la terza serie promette di farsi perdonare alcune debolezze nella trama della seconda (in onda in questo periodo su Italia 1) e di superare in ritmo le vette della prima; le prime due puntate sono già state infatte piene di colpi di scena e spunti interessanti, vediamo come procede.
  • House M.D.; la quinta serie parte, secondo me, un po' debolmente; le idee mi sembrano un po' languire, anche se qualche semino potrebbe dare buoni frutti.
  • Boston Legal; la quinta (ed ultima, sigh) serie rischia di soffrire proprio del fatto che è l'ultima; aria di saluti e fondo del barile; spero di sbagliare, ma comunque arriverò in fondo, perchè sono solo dodici puntate e comunque "Denny Crane!"
  • Smallville; ormai siamo arrivati alla frutta! La mancanza di idee sembra totale e in effetti si spiega perchè l'idea originale era di chiudere con la settima (e già si era al limite della decenza). Seguo per vedere se e come decideranno di finirla (un po'come ai tempi per la saga aliena di X-Files)
Ho poi in programma di iniziare a vedere:
  • Knight Rider, il rifacimento in salsa moderna di quello che da noi era Supercar: ho visto i primi dieci minuti del Pilot e mi sa di boiata, ma mi riservo un giudizio approfondito
  • Fringe, la nuova serie del creatore di Lost
  • Terminator - The Sarah Connors Chronicles, serie spin-off del celebre film
E poi mi lamento che le letture si accumulano...

Da non dormirci la notte

Oggi Repubblica ci allieta con un'articolo che vedrei bene nelle pigre giornate estive sotto la categoria "Non sapendo di cosa scrivere...". Ma d'altra parte, pare che se ne sia occupato anche il Wall Street Journal, forse per suggerire investimenti diversi da quelli in Borsa (io comunque non ho trovato l'articolo, ma ci ho dedicato trenta secondi).
E se non credo che lo studio in questione arriverà mai a concorrere per un IgNobel, una cosa sicuramente suscita la mia curiosità.
Ma il tempo e i soldi per dedicarsi a una cosa così inutile, perchè non li ho io, che sicuramente li impiegherei meglio (sicuramente dal mio punto di vista)?

Non se ne esce indenni (ovvero Posta-ccio 3)

Non intendo dalla vita, come diceva il grande Paul Newman.
Parlo, tanto per cambiare, dell'ufficio postale.
Stamattina vado nell'ultimo luogo del delitto da me frequentato per pagare alcuni bollettini, pronto al peggio (e già ho accuratamente evitato gli ultimi giorni del mese, solitamente pieni di pensioni, scadenze e quant'altro).
Prendo il numero e vedo che appare subito in uno sportello.
Direte voi, la volta precedente questo era stato foriero di sciagure, ma stavolta lo sportello è abitato. Anzi, l'addetto sta persino accontentando uno senza numero che sta riempiendo il suo album Panini dei moduli postali.
In trenta secondi però ha finito e lo sportello è tutto per me.
Mi accoglie il sosia di James Belushi (anche se, giusto per restare alla sitcom, avrei preferito Courtney Thorne-Smith) che, gentilissimo e efficiente, prende i tre bollettini e fa tutto.
Mentre medito sulla somiglianza di cui sopra per evitare di formulare il benchè minimo pensiero su quanto veloce e indolore la cosa sta andando e aspetto la ricevuta del bancomat, getto l'occhio sugli importi dei bollettini per poi verificare il totale addebitato.
Non so che faccia ho fatto, ma è stata sufficiente perchè Jim sentisse la necessità di dirmi che "a partire da oggi (NdP: che tempismo!) la tassa passa da 1 euro a 1,10."
Dico io, per una volta che tutto stava andando alla perfezione (tre minuti da ingresso nell'ufficio all'uscita, e senza che nessuno si portasse via il tubo della benzina), perchè mi devi rovinare l'umore!?!

Come perdere un cliente

Con l'avvicinarsi del mio compleanno, entro sempre in un periodo di astinenza da acquisti (CD, DVD, Libri, Giochi e quant'altro possa piacermi, unica esclusione i fumetti) onde evitare di trovarmi un regalo doppio (ovviamente, anche quest'anno, causa bisogno, ho fatto una sola eccezione e subito sono stato punito dal doppione).
Il giorno dopo la festa (o quello che è in questa occasione), avendo in mano tutti i regali, posso finalmente superare la crisi di astinenza e buttarmi nel Saturn e alla Feltrinelli con la carta di credito pronta (magari aspetto il primo di ottobre così guadagno in valuta, ma non è mica detto).
Quest'anno, dopo aver escluso dalla lista dei gadget da comprare l'iPhone, sono stato a lungo in dubbio tra il Wii e il nuovo iPod Nano (che mi piace molto di più di quello vecchio).
Guardo sul sito Apple e vedo che il modello da 16 GB viene consegnato dopo una decina di giorni, mentre quello da 8 è in pronta consegna.
Decido di vedere cosa c'è al Saturn e vedo un cartello invitante che pubblicizza i due modelli.
Vado al reparto e vedo il cartello che ancora pubblicizza la novità nei due modelli.
Avvicino un addetto e dico "Buona sera, vorrei il nuovo iPod nano da 16GB".
"Ah! Perchè, sono arrivati?"
"Scusi?"
Andiamo a vedere la vetrinetta: "Vede? Ci sono solo quelli da 8."
"Scusi, ma il cartello dice che ci sono entrambi i modelli."
"Eh, vabbè. Lei non deve guardare il cartello. Mica è sempre preciso."
Ormai mi conoscete abbastanza per immaginare i fumi dalle orecchie, ma dato che al limite non c'è peggio, l'addetto conclude con il colpo di grazia: "Probabilmente per Natale".
Non ho nessuna voglia di litigare, visto che tanto non ricaverei il solito ragno dal buco, ma datemi il tempo di scaricare i punti fedeltà e c'è una discreta probabilità che quel negozio non mi veda più.
O forse domani mi passa e decido di escludere solo quel reparto...

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