venerdì, agosto 31, 2007

Die Baumeister von Arkadia

Questo, invece, è un gioco nuovo, nel senso che tra l'acquisto e la prima partita di prova sono passati solo pochi giorni.
Il gioco è decisamente semplice nelle regole, ma ha una serie di componenti strategiche non banali.
Le azioni a disposizione dei giocatori sono solo due: posare un edificio oppure posare uno o più lavoratori. In aggiunta è possibile effettuare (ma solo quattro volte in tutto il gioco) un'azione opzionale per vendere i sigilli ottenuti e acquisire altri lavoratori.
I sigilli rappresentano le famiglie che richiedono la costruzione di un edificio e ce ne sono di quattro colori diversi.
Ogni edificio è associato a un particolare committente e frutta, al completamento, un numero di sigilli del colore corrispondente legato al numero di lavoratori che lo circondano. Il valore di questi sigilli dipende dallo stato della Torre che viene costruita man mano che gli edifici vengono chiusi e può variare fortemente durante il gioco.
Diventa a questo punto fondamentale capire il momento migliore per vendere i sigilli e recuperare nuovi lavoratori per massimizzare il proprio guadagno e ridurre quello dell'avversario (la cui dotazione di lavoratori e sigilli è nascosta).
Strategia, memoria e una certa dose di cattiveria sono richiesti per apprezzare questo gioco.
Finora ho giocato partite a due e il gioco mi è piaciuto. Resta da vedere come può andare con tre o quattro giocatori.
Voto: 7.

mercoledì, agosto 29, 2007

Candamir, Die Ersten Siedler

Durante le ferie ho provato questo gioco, un altro di quelli comprati tanto tempo fa e mai provati per mancanza di tempo.
Il gioco si rifà in parte alle meccaniche di Catan, aggiungendoci però un elemento di esplorazione interessante. Inoltre, ogni giocatore ha un personaggio del quale deve migliorare le caratteristiche principali per migliorare le chance di successo nelle varie missioni.
Lo scopo del gioco, raggiungere per primo dieci punti, mediante la vendita ai coloni dei beni loro necessari. Per fare ciò, occorre trovare i luoghi dove sono le materie prime e raggiungerli, attraversando terreni in cui però si rischia di incontrare serpenti e orsi, che solo con un tiro del dado opportuno vengono sconfitti (altrimenti si perdono punti salute).
Oltre alle materie prime, è possibile trovare miglioramenti per le caratteristiche dei personaggi.
Un giusto bilanciamento tra i due tipi di ricerca è quindi fondamentale per raggiungere la vittoria.
Le pecche fondamentali sono due: la prima, il fattore caso, come sempre fortissimo e decisivo soprattutto nelle fasi iniziali in cui i personaggi non sono ancora particolarmente sviluppati; la seconda, la scarsità di interazione tra i giocatori, le occasioni di effettuare scambi sono molto rare, gli obiettivi sono esclusivi, per cui non c'è ragione di cooperare, ma nemmeno di ostacolarsi.
In conclusione, il gioco (nella versione a due giocatori) è carino, semplice e veloce. Ma tutto sommato mi è sembrato più godibile Elasund, che ha una componente strategica leggermente superiore.

martedì, agosto 28, 2007

Shrek Terzo

Mercoledì scorso, quando ormai non ci speravo più, sono riuscito a organizzare la spedizione all'anteprima del nuovo appuntamento con l'orco più simpatico del cinema.
Le attese non erano particolarmente alte, dato il sospetto che le scene migliori fossero già state cannibalizzate dai trailer. Ed effettivamente è stato così.
Per carità. il film si lascia vedere e strappa anche qualche risata, ma ormai ha perso l'originalità del primo e il relativo spirito dissacratore: al di là di qualche citazione tipo L'uomo da sei milioni di dollari, la continua narcolessia della bella addormentata, la parrucca di Raperonzolo c'era poco.
Ormai è diventato fondamentalmente un film per bambini (quindi perfetto per te, direte voi).
Voto: 6-.

lunedì, agosto 27, 2007

Una settimana da Zio

Per raccontare in ordine cronologico gli eventi delle ultime tre settimane, non posso non cominciare dalla settimana all'Aprica, in cui mi sono dedicato alle nipoti.
Inizialmente i risultati non sono stati particolarmente confortanti, in quanto nessuna delle due aveva la benchè minima intenzione di farsi coccolare dall'uomo con la barba.
Nemmeno la corruzione, in forma di Renna di Peluche made in Sweden, ha portato qualche risultato.
Ma, come insegnano tutti i manuali, la gola è un buon punto di attacco. E così, dopo alcune pappine (per la piccola Alessia) e la condivisione dei miei piatti di formaggio (per Giorgia), la convivenza è diventata più tranquilla e alla fine divertente e non particolarmente stancante (il grosso del lavoro era comunque in carico alle due mamme).
Non ho approfittato dell'occasione per impartire a Giorgia i primi rudimenti dell'Orienteering, un po' perchè ancora traballante sulle gambe, un po' perchè non volevo bruciarmi il suo interesse troppo presto. Però ci siamo quasi: la curiosità per gli spazi sconosciuti e l'istinto a vagare un po' ovunque ci sono. Vanno solo coltivati e istradati nella giusta direzione...

Ferie finite

Non l'avevo scritto, ma queste ultime tre settimane ero in ferie.
Per tutta una serie di motivi, il principale dei quali la vita reale, non ho avuto granché stimolo a scrivere, ma in pochi giorni conto di recuperare gli arretrati e andare in pari.
Il programma di settembre è molto intenso e questo riposo assoluto mi è proprio servito.
Che dire? Stay tuned.

domenica, agosto 05, 2007

Giochi blog

Curiosando tra i vari blog (un giorno magari vi dico anche su quali vado regolarmente) capita spesso di trovare dei giochini che poi vengono passati dall'uno all'altro.
Uno che non mi va di fare, ma che vi lascio in eredità, è dire i 25 brani degli anni '80 che più vi hanno segnato.
Un altro lo sto compilando e lo vedrete più in là.
Il terzo, invece, ve lo propino qui.
La regola è di non pensarci troppo, l'associazione deve essere rapida e quasi inconscia.

Se fossi un mese sarei: settembre
Se fossi un pianeta sarei: giove
Se fossi un animale marino sarei: orca
Se fossi una direzione sarei: perso
Se fossi un personaggio storico sarei: metternich
Se fossi un albero sarei: quercia
Se fossi un fiore sarei: papavero
Se fossi un evento atmosferico sarei: l'occhio del ciclone
Se fossi un colore sarei: blu
Se fossi un elemento sarei: aria
Se fossi un libro sarei: lo hobbit
Se fossi una città sarei: milano
Se fossi una parola sarei: amico
Se fossi un oggetto sarei: la mia playstation 3
Se fossi una parte del corpo sarei: occhi
Se fossi un'espressione del viso sarei: un sorriso
Se fossi una materia scolastica sarei: matematica
Se fossi il personaggio di un cartone animato sarei: peter parker
Se fossi una forma sarei: un quadrato
Se fossi un profumo sarei: aqua
Se fossi un sapore sarei: cioccolato
Se fossi un materiale sarei: lana
Se fossi un cibo sarei: pasta
Se fossi una canzone sarei: love of my life dei queen
Se fossi un suono sarei: una risata
Se fossi una verdura sarei: asparagi
Se fossi un'emozione sarei: gioia
Se fossi un animale sarei: un'aquila
Se fossi uno strumento: pianoforte
Se fossi un uccello sarei: un'aquila
Se fossi un liquido sarei: acqua
Se fossi un articolo di arredamento sarei: un divano
Se fossi un orario del giorno sarei: mezzanotte
Se fossi un giorno della settimana sarei: domenica
Se fossi un numero sarei: 8
Se fossi un frutto sarei: arancia
Se fossi una stagione sarei: primavera
Se fossi un pittore sarei: picasso
Se fossi un poeta sarei: catullo
Se fossi un momento della giornata sarei: tramonto
Se fossi un mezzo di trasporto sarei: aereo
Se fossi un indumento sarei: scarpe da ginnastica
Se fossi un programma per pc sarei: Mozilla Firefox
Se fossi un periodo storico sarei: oggi
Se fossi uno sport: orienteering
Se fossi un mestiere: il mio
Se fossi un genere musicale: rock
Se fossi un film: Harry ti presento Sally oppure I soliti sospetti
Se fossi una lettera: E
Se fossi una festa: natale
Se fossi una nazione: australia
Se fossi una lingua: italiano
Se fossi un gioiello: collana
Se fossi uno dei sette nani: cucciolo
Se fossi un telefilm: Star Trek
Se fossi un dolce: un gelato
Se fossi un nome: piero
Se fossi una regione: lombardia
Se fossi un pregio: affetto
Se fossi un difetto: pigrizia
Se fossi un videogioco: final fantasy
Se fossi un'arma: fionda
Se fossi un dio: thor
Se fossi un fumetto: spider-man oppure nathan never
Se fossi un'isola: rapa-nui
Se fossi una scultura: david di donatello
Se fossi un alcoolico: birra
Se fossi una carta da gioco: jolly
Se fossi una stella: seconda stella a destra
Se fossi una carta dei tarocchi: il matto.

Fatemi sapere le vostre risposte...

Don't you (Forget about me)

... così, giusto per citare un'altra canzone dei Simple Minds al rientro da una 5 giorni di gare e visto che ormai è passata più di una settimana.
Si diceva O-Ringen, per la seconda volta dopo l'esperienza di Goteborg 2004, conclusa con tre ritiri su cinque gare.
Quest'anno è andata un pochino meglio e se avessi tenuto il cervello (quel Simple Mind di cui sopra che sotto stress non è in grado di correre e pensare allo stesso tempo) un attimino più collegato starei bullandomi di una O-Ringen di grande livello.
Ma andiamo con calma.
Dopo non aver seguito il consiglio del buon SteGal67, brillante mente che ha mosso le fila del grandissimo GOK, che suggeriva un allenamento alla domenica (saltato per tuffarmi nella lettura di HP7), affronto impreparato la prima tappa.
Come già tre anni fa, il terzo punto mi uccide. Dopo due punti fatti bene, mi illudo di capirci qualcosa e questo mi frega. Arrivo al punto di attacco sul sentiero, saranno cinquanta metri dal punto, ma da lì non capisco più nulla. Piove, sono partito tra gli ultimi e quindi non vedo nessuno intorno; cerco, vago, esploro, torno al sentiero, ri-attacco, ri-cerco, ri-vago.
Insomma cinquanta minuti così, sotto la pioggia, con gli occhiali sempre più inservibili. Decido di ritirarmi, la certezza che comunque non finirei mai nel tempo massimo. E 'sti precisini di svedesi neanche mi fanno usare la strada per tornare all'arrivo, come se uno dovesse per forza soffrire nel pantano. Però, almeno, mossi a compassione, mi ci hanno portato in macchina.
Il secondo giorno va un po' meglio, anche se l'inizio sembra la fotocopia del giorno precedente. Bene la prima, errorino alla seconda, la terza finisco in una zona piena di particolari e di altre lanterne che mi mette molto in difficoltà. Stavolta però non ero solo, ma circondato da altri
come me, per cui io ho detto a uno dov'era la sua, lui ha detto a me dov'era la mia e sono riuscito ad andare avanti. Quarta, quinta e sesta in sicurezza, la settima era la 114, ho praticamente fatto dalla 111 alla 119 prima di trovarla. Altra cappellata alla nona, dove entro troppo presto sulla collina e vago nel posto sbagliato; quando capisco dove sono (74) e mi avvio alla mia (76) mi faccio fermare da una lanterna fuori sequenza (46) che mi fa erroneamente pensare di essere lungo. Quando finalmente decido di fregarmene e proseguo, la trovo subito. Da lì senza problemi al traguardo, anche se la velocità è sempre stata tremendamente bassa e il tempo non merita di essere ricordato.
Terzo giorno, sprint, parto subito male, sbagliando direzione al via, ma mi ricolloco bene e velocemente. La gara scorre senza errori particolari fino al terzultimo punto, dove un po' la stanchezza, un po' la zona ricca di gente e di particolari, mi fanno fare un po' di casino.
All'arrivo le energie sono scarse e gli incitamenti di Roby non riescono a darmi uno sprint migliore. Quello che mi stava dicendo (e io troppo stanco non capivo) era che potevo battere Attilio, ma purtroppo non ci sono riuscito. Il cronometro si fermava esattamente sullo stesso tempo, per me buono, per lui scarso.
Il quarto giorno è il giorno jolly. Gara su carta talmente piatta che le curve di livello sono a 2,5 metri. Il timore è un'altra Torslanda, dove mi ero già perso (ma proprio perso!) dopo 50 metri. Dalla partenza. Stavolta, però, volevo essere molto più preciso e performante. E per i primi quattro punti tutto va bene, non veloce, ma neanche troppo lento, le curve di livello non mi distraggono troppo, il bosco è tutto sommato abbastanza comprensibile.
Alla quinta lanterna, faccio un errore, ma mentre mi sto rilocando, vedo Attila, che partiva dopo di me. Decido di seguirlo, silenziosamente, anche se non mi convince molto dove sta andando. Lui vaga e quando lo avvicino, gli chiedo "95?". "No, 93". Alla fine arrivo sulla 95 e mi lancio verso nord, dove si trova la mia sesta. Dopo poco, penso di sbagliare e mi trovo in una zona completamente diversa da quello che mi aspetto. Ci metto un bel po' a ricollocarmi e finalmente trovo la sesta. Da lì vado tranquillo fino alla fine, con l'unico problema del passaggio obbligato nella palude, dove il ponte è crollato e io mi trovo immerso nel fango fino all'ombelico.
La scena triste, però, deve ancora arrivare. Scarico all'arrivo e mi dicono che ho una punzonatura errata, la quinta. "It's not possible! I'm sure I did it!". Mi mandano allora al tavolo delle contestazioni, dove discuto per trenta secondi. Poi mi dicono "You punched 95. Your fifth was 92." Io rispondo "I'm sure, I did the fifth correct. 95 was one of my controls!" e in quel preciso momento realizzo che sì, la 95 era una delle mie, ma era la settima! Anche la signora al tavolo se ne accorge e lo sguardo di commiserazione stile "Povero Pirla!" era il minimo che mi meritassi.
Ricostruendo per i non orientisti, ho sbagliato ad andare alla cinque, seguendo Attilio che stava andando alla sei, ho punzonato la sette (che tra l'altro era decisamente diversa dalla cinque), sono uscito andando verso la sei, ma ovviamente non l'ho trovata dove la cercavo, e dopo quando son tornato alla sette non mi sono neanche accorto che l'avevo già fatta!!!
Venti minuti di gara in cui il cervello è stato tranquillamente scollegato, venti minuti in cui non ho assolutamente pensato a cosa stavo facendo. E una gara buttata nel cesso.
Incavolato nero, mi resta solo l'ultimo giorno per migliorare il risultato del 2004, e mi riprometto che, dovessi stare pure in giro due giorni (non di più perchè ho l'aereo), la finirò a tutti i costi.
Pur partendo in fondo alla mia categoria, non sono tra gli ultimi a partire (contrariamente a Goteborg, dove l'assoluta solitudine nel bosco era stato il motivo principale del ritiro). Decido di prendere la gara in assoluta sicurezza, niente attraversamenti di paludi, sentieri per l'avvicinamento al punto, bassa velocità. Tutto va bene, con la sola eccezione del quinto punto, parete rocciosa nel verde. Arrivo tranquillo alla collina sul cui lato si trova il punto, scendo e inizio la ricerca, mentre inizia a piovere a dirotto, lampi e tuoni. Ci metto venti minuti a trovarla, passandole più volte accanto, ma senza vederla. Una volta trovata il resto della gara prosegue senza particolari intoppi. Se escludiamo la palude che il penultimo punto è diventato: la descrizione dice bivio canalette, ma dopo che ci sono passati più di tredicimila orientisti, delle canalette resta solo l'acqua e il fango.
Chiudo quindi l'Oringen 2007 con tre gare completate, un ritiro e una PE. Un risultato decisamente al di sotto delle mie aspettative e anche di quello che avrei potuto fare. Non tanto il primo giorno, dove proprio non ho capito dov'ero (la prossima volta farò l'allenamento preparatorio), quanto il quarto, in cui ho solamente staccato il cervello e smesso di pensare.
A casa ho portato, il ricordo di un bel posto, di gare belle, difficili ma non impossibili, di paludi, boschi e prati, di tanta gente. Ma soprattutto di tanto fango.
Ma proprio tanto. Ci sono voluti quattro prelavaggi per portare l'acqua a un beige sufficientemente chiaro da poter passare alla lavatrice. E il bagno è rimasto una specie di camera di decontaminazione NBC per quattro giorni.
Ma chi va all'Oringen sa cosa lo aspetta, cosa dovrà affrontare, quante paludi dovrà attraversare. Ed è per questo che ci va. Ed è per questo che ci andrò ancora (2008? 2009?). Con l'obiettivo di finirle tutte. O almeno di superare la terza del primo giorno...

venerdì, agosto 03, 2007

Eclisse di Luna

Luna Rossa non parteciperà alla prossima edizione della America's Cup.
Come tutti i cicli, anche questo è finito.Mi spiace, viste le belle emozione e soddisfazioni date da questo team.
Tra tutte le nuvole che oscurano il cielo della futura edizione, doveva arrivare un primo lampo.
Speriamo che tra gli equipaggi che parteciperanno, ce ne sia uno italiano di livello.

A questo punto, diventa sempre più probabile che io tifi Oracle, dopo che qualche settimana fa ha preso Russell Coutts.

giovedì, agosto 02, 2007

Notizie fondamentali

Sono alcuni giorni che leggo notizie inutili che emergono dai giornali, evidentemente in versione completamente estiva.

  1. In Germania, una signora è scesa nuda da una Ferrari per comprare le sigarette. Nessuna particolare reazione dagli altri avventori, probabilmente perché si trattava di notevole gnocca. Quando la signora se ne è andata, non c'erano solo le sigarette che tiravano...
  2. Mamma 81enne litiga con il figlio 61enne: "Niente più paghetta e ti ritiro le chiavi di casa". Giusto! Così si fa! E mi raccomando, controlli che non nasconda Playboy sotto il letto!!
  3. Il Times ha fatto una classifica dei 50 peggiori insulti sportivi: vincitore Materazzi su Zidane (senza peraltro sapere esattamente cosa si sono detti). Accidenti, se gli brucia ancora aver perso il mondiale!
  4. Un capo ha costretto una dipendente a un rapporto orale; lei, evidentemente non consenziente, glielo ha morso. L'impronta dei denti è servita come prova a carico. Al di là della tristezza della cosa e della solidarietà alla povera ragazza, mi viene da ridere a pensare ai periti della scientifica che prendono le impronte dentali sul corpo del reato.
  5. Hanno fatto una ricerca scientifica sui motivi per cui uno fa sesso. Ne hanno trovati 237. Accipicchia! E io che ero fermo a uno...

mercoledì, agosto 01, 2007

I suoi primi quarant'anni

Di solito non celebro su questo blog i compleanni degli amici, anche perché molti me li dimentico (dovrei inserirmeli in una agenda elettronica...).
Però oggi faccio un'eccezione, SteGal67 compie (come potete intuire dal nick) 40 anni.
Il suo post celebrativo è molto bello. Se conoscete anche solo di vista, o piuttosto di voce, questo orientista con il problema delle scarpe, leggetelo. Io, dopo averlo letto, ho bruciato la bozza del post sullo stesso argomento che pubblicherò l'anno prossimo.
Per quello che mi riguarda, posso solo dire che lui è una delle poche persone che mi ha veramente cambiato la vita, introducendomi all'orienteering e ad un ambiente che non so se avrei mai incrociato altrimenti.
L'incontro come neo-assunti nell'ormai scomparsa Comitsiel, i miei interventi in classe al limite della spocchia, i suoi interventi al limite del pessimismo cosmico, i suoi numeri in ufficio e fuori dall'ufficio, sono solo le prime piccole pagine del nostro rapporto che si è poi cementato al di fuori dell'ufficio, sui tavoli da gioco (o meglio sui giochi da tavolo), alle cenerentoliadi (la prima e più brillante formazione dei Polgara l'ha sempre visto come mattatore), ai Giochi sforzeschi, ma soprattutto sui campi di gara e in società, dove è sempre stato il più disponibile, il più premuroso, il più chiacchierone, insomma, come dice lui, "il più timido" degli amici.
Potrei andare avanti per pagine e pagine (la volta che l'ho visto litigare con la Roby entrambi con un coltello da cucina in mano, la volta che ha mandato il messaggio "andato alla PS, ma tutto bene" per dire che la Polizia l'aveva convocato per una testimonianza, la volta che, di ritorno da casa nostra, non stava bene e la Polizia l'ha fermato per un controllo stradale, etc.) ma mi fermo qui.
Auguri Ste.

PS.: quando, nei suoi secondi quarant'anni, si candiderà per la carica di Presidente IOF, votatelo!

Template by - Abdul Munir | Daya Earth Blogger Template