venerdì, marzo 30, 2007

Manca, Cielo

Apprendo dalla stampa che il fondatore delle figurine Panini ci ha lasciato.
Un grazie per tutti i momenti divertenti (le raccolte, gli scambi, i mille modi diversi di utilizzare i doppioni) che mi ha regalato.
Senza contare che sotto il marchio Panini, anche se già lui l'aveva ceduto, è nata la Marvel Italia.

Tartarughe e Delfini

Due escursioni non subacquee hanno riguardato altri aspetti naturalistici dell'isola di Zanzibar.

La prima ci ha portato a Prison Island, alla "Lingua di sabbia" e alla "Via delle spezie".
Prison Island è un'isola al largo della capitale di Zanzibar dove è possibile trovare una riserva di tartarughe terrestri ultra-centenarie.
Prima di entrarvi, abbiamo fatto un giro sulla spiaggia antistante, che durante la bassa marea era piena di stelle marine di tutti i colori, ricci e animaletti di tutti i tipi.
Il complesso in cui si trova la riserva delle tartarughe è un'autentica eco-monnezza, con poco da vedere al di fuori delle tartarughe.
Queste sono enormi, simpatiche (specialmente le due che, tra versi irripetibili, si stavano accoppiando quando siamo entrati), libere di muoversi tra i visitatori. I guardiani ci hanno anche dato la possibilità di dare loro del cibo (con la dovuta attenzione alle dita).
Finita la visita, ci siamo spostati alla "Lingua di sabbia", un'isoletta di sola sabbia, dalla quale siamo partiti per un giro di snorkel (un'ora abbondante di spettacolo, pagato a caro prezzo dalla mia schiena che nonostante dosi abbondanti di crema FP 50 si è ustionata). Purtroppo il tutto è stato bruscamente interrotto dall'arrivo dell'alta marea che ha completamente coperto la lingua costringendoci a partire alla volta della terraferma.
La Via delle spezie è una specie di mini parco naturale dove vengono coltivati tutti i tipi di spezie dell'isola. La guida era molto brava, parlava un italiano fluente e si vedeva che conosceva bene l'argomento. Ovviamente non mi ricordo più nulla di Cannella, Cumino, Zafferano e quant'altro, ma questa è colpa mia (Prof. Mi giustifico!).

La seconda escursione, bagnata da una pioggia torrenziale, ci ha portato alla baia dei delfini.
Lì, dopo un breve appostamento, abbiamo potuto fare snorkeling in mezzo a un gruppo di delfini che ha dato ampiamente spettacolo, nuotando, saltando, rotolandosi sul fondo.
Io mi sono concentrato su una coppia madre-cucciolo, con il secondo che non si staccava mai dall'ombra della prima. Erano a portata di mano, ma mi sono trattenuto dal toccarli, per evitare di spaventarli troppo.
Decisamente l'esperienza più divertente di tutta la vacanza.
Il resto dell'escursione, al Jozeni Park, non è stata particolarmente bella. La parte di visita alla vegetazione (foresta tropicale e mangrovie) è stata rovinata dal maltempo e da una guida notevolmente scazzata. La visita alle scimmiette meritava, ma venendo subito dopo i delfini non c'era paragone.

In conclusione, due escursioni da non mancare (ovviamente se vi piace stare in acqua...).

In attesa di HP7



L'attesa per l'ultimo capitolo delle avventure del maghetto cresce.
E per renderla ancora più calda, ci invogliano con l'immagine della copertina, che nel retro contiene qualche indizio interessante.
Mi viene in mente il film "Il Diavolo veste Prada" dove la tirannocapa costringe la povera tapina a procurarsi la copia del manoscritto originale del libro (sbavazz! sbavazz! sbavazz!).
Dai, Labi! In fondo mancano solo quattro mesi...

mercoledì, marzo 28, 2007

25 Marzo 2007 - E' Natale!!!

Nessun sconvolgimento spazio-temporale o revisione del calendario.
Domenica 25 marzo il Saturn di Assago era aperto e mi sono fiondato a ritirare la mia nuova Playstation3.
In realtà, speravo di riuscire ad andarci già sabato ma le note peripezie aeree me l'hanno impedito.
Comunque domenica, nonostante la interminabile coda in tangenziale per andare al centro commerciale, accompagnato dalla pazientissima Roby, sono partito in missione.
Quando sono uscito con in mano la scatola mi sentivo come un bambino di 8 anni che ha appena visto l'albero di Natale pieno di doni.
Poi, arrivato a casa, è iniziata l'installazione.
"Cosa vuoi che sia! Attacchi due cavi e via!". Col cavolo! Per attaccare 'sti due cavi, ci sono volute due ore!
La presa Shuko che serviva era occupata da un'altra spina che non sapevo se portava al videoregistratore (che al momento stava registrando) o al Router Wireless (con il quale Roby stava cercando informazioni per la gara di Coppa Italia di CO). Quindi aspetto.
Poi comincio.
Attacca il cavo alla TV. Attacca il controller. Attacca la spina. Clic. Un lievissimo rumore e lo schermo prende vita.
Configura la connessione Internet. Una cosa banalissima, peccato che non so dove inserire utenza e password del mio provider. Dopo vari tentativi, sia a livello router, sia a livello PS3, riesco a far funzionare il collegamento.
Il primo messaggio appena collegato è: "Il tuo sistema richiede un aggiornamento. Scaricare adesso?" (Per fortuna che è nuova...)
E via con il download e la successiva installazione.
"Vuoi definire un account sullo Store Online?" Direi di sì, visto che ci sono due giochi da scaricare a pochi euri. Io peraltro pensavo di averlo già definito, ma evidentemente non era così.
A questo punto, scarico GranTurismo HD e Tekken Dark Resurrection.
Intanto, provo a usare il telecomando del Blu-Ray Disc (miii, come suona cool).
"La periferica deve essere registrata". In pratica selezioni l'opzione, metti il telecomando davanti alla PS3 e i due apparecchi si presentano e si accoppiano (spero con risultati positivi per il sottoscritto).
Visto che i download non sono ancora finiti, provo a far dialogare PS3 e PSP.
"Il tuo sistema PSP richiede un aggiornamento. Scaricare adesso?" (Aaaarghhh!!! L'ultimo aggiornamento l'ho fatto un mese fa!!!).
Finito l'aggiornamento, li collego. "La periferica deve essere registrata" (Ancora!?!?!).
Finita la registrazione, scopro che è possibile vedere su PSP quello che c'è sullo schemo della TV (fondamentalmente musica e video, i giochi non credo).
Il download dei giochi è finito. Clicco su GTHD. "Vuoi installare il gioco?" (Un ultimo sforzo, dai!)
Già che ci sono installo anche Tekken.
E finalmente, tutto funziona. La bava comincia a formarsi all'angolo della bocca, l'attesa è spsmodica.
Beh. Che dire? Dopo tanto lavoro, l'impressione è stupefacente. La differenza a livello grafico è devastante. Quello che manca, per il momento, sono le dinamiche di gioco. Ma quelle spero arrivino presto.

A' Riccione

Ieri sera cena a base di pesce.
Il ristorante di cui sopra si trova a Milano in Via Taramelli, molto vicino alla casa dei miei genitori (quella che mi ha ospitato dai 18 ai 30 anni).
L'immagine che ne ho sempre avuto è quella di un posto molto ricercato, con difficoltà a trovare posto, ma in cui la cucina è di notevole livello.
Per mia fortuna, visto che abbiamo deciso alle otto per le otto e mezza, almeno una delle tre era sbagliata.
Appena entro mi rendo subito conto che le altre due sono assolutamente vere. Tavoli pieni di signori distinti, signore eleganti, tavoli di business-men (insomma, "Gente di un certo livello") intervallati da tavolini pieni di prelibatezze ittiche da far venire immediatamente l'acquolina in bocca.
A dimostrare ulteriormente il livello del posto, una notevole presenza di rappresentanti delle istituzioni locali, quali il Presidente della Regione, alcuni consiglieri e assessori che non sono stato in grado di riconoscere.
Il menu è stato composto da Tagliolini fatti in casa con Gamberi Rossi e Gran Fritto di Pesce. Roby ha anche preso delle verdure grigliate che sembravano ottime.
Il tutto ottimo, il fritto molto leggero, le quantità tra il giusto e l'abbondante (insomma da fare fatica a finire, ma non da risultarne sommerso).
Il prezzo, essendo un ristorante di pesce, rinomato, in centro, non è dei più bassi, ma se, come noi, ci si accontenta di acqua al posto del vino (peraltro, con la mia esperienza avrei sicuramente sbagliato l'abbinamento...) si può atterrare intorno ai 40 euri.
Insomma, non un posto dove andare spesso, ma sicuramente una volta ogni tanto sì, e con piacere.

Divertirsi Profondamente

12 metri.
Questa la profondità media delle mie escursioni subacquee nei mari zanzibarini.
Lo spettacolo è stato sempre di altissimo livello: pesci coloratissimi, coralli, polpi, piovre, un mare talmente blu da togliere il fiato (ma per quello c'era la bombola...).
Erano sei anni che non mi immergevo (come Hugh Grant in Quattro Matrimoni e un Funerale potrei dire "Cog..one! Cog..one! Cog..one!", anche se qualche scusante ce l'ho), ma è stato come con la bici. Una volta su, ti ricordi tutto.
All'inizio, magari, non c'era la massima scioltezza. Ma con il passare del tempo, le cose sono ridiventate assolutamente naturali.
E' difficile rendere le emozioni che lo spettacolo subacqueo suscita.
La calma che regna è totale, i vari tipi di pesci che convivono, si nascondono, si mimetizzano, scappano o semplicemente nuotano lì a portata di mano, riempiono il campo visivo, ma non ci sono rumori (tranne qualche motore in superficie, ogni tanto), tutto quello che senti è il tuo respiro, che cerchi di controllare sia per regolare l'assetto, sia per prolungare il più possibile questa esperienza.
Sapendo che è unica, che se domani tornerai nello stesso posto le condizioni saranno diverse, quello che vedrai sarà diverso e quello che proverai sarà diverso.
Ma tu domani non tornerai. Un altro fondale, un altro spicchio di mare ti aspettano.

martedì, marzo 27, 2007

E a proposito di Rugby

Presi dalla foga e dalla voglia, abbiamo fatto la follia e comprato i biglietti per un match dei prossimi campionati del mondo di Rugby.
L'incontro è Scozia-Nuova Zelanda, nella ridente città di Edimburgo (il mitico Murrayfield), a fine settembre.
Sono già qui che mi studio la Haka...

Altro che Zona Cesarini!

Nell'unica mezza giornata di tempo veramente brutto (vento forte e temporale sulla spiaggia), ho beccato sulla TV satellitare in camera le sintesi di Italia-Irlanda e Francia-Scozia del 6Nazioni.
Non ho parole per commentare il suicidio (sportivo, ovviamente) commesso dall'Irlanda a tempo scaduto contro l'Italia.
In pratica, nella certezza di fare meta e aumentare la differenza punti nello scontro a distanza con la Francia, pur essendo in possesso palla a tempo scaduto (con anche una punizione da battere), hanno deciso di prolungare il gioco fino al raggiungimento della meta, ottenendo il fantastico risultato di subirla, la meta.
Sull'altro campo, la Francia ha patito i rudi scozzesi, il cui unico scopo era quello di uscire con l'onore delle armi. A pochi minuti dalla fine, una meta scozzese (non trasformata), sembra togliere alla Francia la vittoria. Ma nell'ultima azione, con la forza della disperazione e della volontà (nonchè l'aiuto della prova televisiva, molto dubbia), i transalpini riescono a fare quella meta che li riporta sul trono (e che a parità di condizioni ai verdi d'Irlanda non è riuscita).
Se si considera che la sfida diretta si è decisa all'ultimo minuto con una cappellata clamorosa degli Irlandesi a favore dei Bleus, si può tranquillamente concludere che l'Irlanda, la squadra sulla carta nettamente più forte, non ha in realtà la forza, la tranquillità, l'esperienza (o quello che volete) per vincere le sfide combattute, dove ogni punto è veramente decisivo, dove ogni piccolo errore può essere fatale.

PS. il sondaggio era decisamente di parte, ma altrettanto sbagliato. D'altra parte, io ci avevo preso.

Incubi alati

L'unica nota veramente negativa di tutta la vacanza Zanzibarina è costituita dai voli.
Il tour operator (una compagnia che nel nome fa riferimento a un oggetto temutissimo da tutti gli studenti di matematica/geometria) aveva indicato un viaggio diretto Milano-Zanzibar per l'andata e uno scalo a Mombasa per il ritorno. I voli dovevano durare all'incirca una decina di ore.
Poi, il giorno prima della partenza, comunica che qualcosa è cambiato: all'andata ci sarà uno stop a Roma.
"Va bene. Cosa vuoi che sia."
In realtà il viaggio va così.
Al check-in, il biglietto dice "I9-528 Milano-Zanzibar" mentre lo schermo dice "I9-528 Roma-Nairobi" e qualcosa inizia a puzzare. Il buon Sissio, dipendente della compagnia aerea, interpellato per telefono, sentenzia "Eh, Piero. Non ti passa un c...o.".
La partenza è indicata dal terminal 1 di Malpensa, anche se l'aereo parte dal 2 (dieci minuti di pullman). Sosta di un'ora a Roma per imbarcare altra gente (sai com'è il contenimento dei costi...).
Iniziamo ad appisolarci (l'atterraggio a Zanzibar è previsto intorno alle sette di mattina), quando, intorno alle tre, sento emergere dal mondo dei sogni la voce del comandante che ci comunica che "... motivi organizzativi, l'aereo non prosegue verso Zanzibar, ma dovrete salire a bordo di un volo di una compagnia associata." Stupore, mi sveglio completamente (mi viene in mente quando su un volo Orio-Bratislava in ritardo di quattro ore, in una situazione simile, il messaggio era "... outside temperature is sixteen degrees below zero ...").
Inizio a prepararmi per il trasbordo (siamo già in fase di atterraggio). L'assistente di volo comunica che "Dovete ritirare i bagagli ed effettuare un nuovo check-in".
Scendiamo e veniamo portati al desk dei transiti, dove effettuano il nuovo check-in: due signorine (alquanto impedite) scrivono a penna su un foglio il numero di biglietto e rilasciano la carta di imbarco, dopo di che un altro tizio scrive a penna su un altro foglio il codice del talloncino del bagaglio ("Quindi non li dobbiamo ritirare?", "Ma siamo sicuri che ce li imbarcano?").
Il volo Nairobi-Zanzibar scorre abbastanza tranquillo (come mi siedo, cado addormentato e non sento neanche il decollo) con la piacevole visione delle nevi del Kilimangiaro.
L'arrivo a Zanzibar è traumatico. Veniamo assaltati da gente che cerca in tutti i modi di mettere le mani sui nostri bagagli per poter scroccare una mancia (ritiro bagagli, controllo bagagli, consegna bagagli, trasporto bagagli al pulmino per il villaggio). La stanchezza è ormai tale che per liberarmi dell'oppressione, mi scappa fuori una banconota da 20 euri. L'ultimo che ci prova (quello che mi carica i bagagli sul pulmino del villaggio) non becca niente (finite le monete, restavano solo le banconote da 50 euri) e questo mi lascia con l'ansia di non vedere il bagaglio.
Al villaggio, il bagaglio lo troviamo; peccato che alcuni non trovano la camera, perchè non ancora pronta. Ecco, tu prova a dire a uno che è stato in ballo quindici ore, con sorprese continue, che non può farsi una doccia, e ti puoi immaginare lo spettacolo.
Il ritorno, è la fotocopia dell'andata. Salto quindi il grosso e segnalo solo le differenze.
Il check-in a Zanzibar avviene in maniera precisa e ordinata, anche se solo su carta. Per cui a Nairobi si rifà il check-in (sempre con copia manuale del codice del bagaglio). Per fortuna all'uscita dall'aereo mi ero attaccato alle caviglie della tizia che ci portava a spasso per l'aeroporto e ero arrivato primo al tavolo del check-in.
"Please, proceed to gate 14". Andiamo all'uscita 14. Tutto chiuso. Il volo parte tra un po', faccio in tempo ad andare al cesso (dei problemi intestinali parlerò altrove). A metà della seduta "All passengers of Flight I9-529 to Rome, proceed immediately to Gate 12 for boarding." Oh, merda (letteralmente). Interrompo il tutto e mi lancio a raggiungere gli altri, tutti quanti nella confusione.
All'uscita 12 ci fanno immediatamente salire sull'aereo ("Evvai che si parte").
Peccato che il check-in non sia finito, la gente proveniente da destinazioni diverse da Zanzibar non sia ancora arrivata, cinque passeggeri hanno perso il biglietto. Insomma, due ore di attesa sull'aereo. Il comandante, un toscanaccio simpatico, che usa tutte le battute a sua disposizione per calmare gli animi, ma nulla può quando membri della stessa famiglia vengono sistemati ai capi opposti dell'aereo, l'attesa diventa troppo lunga, la gente perde la pazienza.
Com'è, come non è, alla fine si parte.
Sopra il Sahara, vedo movimento nelle prime file, seguito subito dopo dal messaggio "Se tra i signori passeggeri è presente un medico, per favore contatti un assistente di volo.". Nella mia mente si materializza un atterraggio di emergenza a Addis Abeba o Il Cairo, che fortunatamente non è necessario (il medico in questione mi ha poi raccontato che si trattava di una vaccata).
A Roma, cerco di capire a quale terminal atterreremo. Ovviamente le informazioni sono confuse e sbagliate. Atterriamo al 2, ma usciamo all'1, quindi altri dieci minuti di pullman, ma soprattutto un'ora (!) di attesa dei bagagli. I primi che escono hanno l'etichetta FCO ("Cominciamo bene...").
Alla fine arriviamo a casa. Sono le 21.15, sono in piedi dalle 02.00 (tenuto conto del fuso) e mi aspetta anche il passaggio all'ora legale.
Non vedo l'ora di andare in ufficio, così dormo.

lunedì, marzo 26, 2007

Hakuna Matata (più o meno)

Eccomi di ritorno.
Dopo una settimana di sole, mare, immersioni e riposo.
Tutto è andato bene, se si esclude i due viaggi da incubo e una leggera indisposizione da rientro.
E così nei prossimi gironi, vi inonderò con il racconto di tutto quello di bello e di meno bello successo in questo periodo di silenzio (la fine del 6Nazioni, le immersioni, i delfini, la nuova PS3, il Kilimangiaro, le tartarughe, la spiaggia, lo snorkeling, il viaggio da incubo, il Parco delle Cave, e chissà ancora cosa mi sto dimenticando).

Stay Tuned (che magari ci posto anche qualche foto...).

venerdì, marzo 16, 2007

Al tavolo dei vincitori

A pari merito, però.
Ultima cosa prima di partire, le Cenerentoliadi marzoline. Ci ho pensato a lungo se era il caso di andarci e alla fine ho deciso di sì e ne sono contento.
Tutti quelli che mi avevano detto di essere interessati hanno dato buca e persino il Bellini ha mancato l'appuntamento causa influenza.
Mi sono così trovato lì da solo, pronto a collezionare l'ennesima brutta figura, anche se mitigata dall'inferiorità numerica (avevo anche cambiato il nome da Polgara a Solgara, per far notare che ero "Solo in gara").
Ma, sorpresa delle sorprese, anche il mitico xmau era lì solo e il buon Aldo ha proposto l'unione (sotto il nome di "Left", nel senso di "Lasciati soli dagli usuali compagni").
E così ho visto da vicino come ragiona il campionissimo. Nei primi quattro giochi il mio contributo è stato valido (forse non decisivo, ma sicuramente importante), poi è lentamente scemato (senza xmau probabilmente li avrei risolti all'ultimo secondo).
Tutti i giochi sono stati molto belli. L'ultimo gioco (il famoso fil rouge che raccoglie indizi dai primi nove) è stato indovinato tra il quarto e il quinto (io non ci sarei mai arrivato da solo).
Risultato finale: Left primi a pari merito con i mitici Trikk; mitici perchè sempre presenti sin dalla primissima edizione (io alla prima c'ero, ma poi ne ho saltate un bel po' negli ultimi anni).

Una considerazione finale: essere in squadra con un campione è bello e anche rilassante perchè sai che comunque ci arriverà. Ma ho un po' l'impressione di non aver dato il massimo proprio perchè sapevo che lui ci sarebbe arrivato comunque e prima di me. La prossima volta mi devo impeganre di più.

mercoledì, marzo 14, 2007

Connessione difficile

In questi giorni trascuro/erò un po' il blog.
La ragione è il carico di lavoro in ufficio, dovuta a una scadenza incombente, dopo la quale mi assenterò per diversi giorni. Non avrò collegamenti né PC e quindi non vi potrò raccontare gli avvenimenti.
Ma al mio ritorno, saprete tutto.

martedì, marzo 13, 2007

Ingorgo di neuroni

Il quale, purtroppo, ha portato ad un ingorgo di auto mostruoso.
Stamattina sono andato in ufficio in macchina e lungo la circonvallazione ho iniziato ad assistere a scene sempre più caotiche.
A dieci metri da Piazzale Cuoco ho scoperto il perché.
"Semaforo spento" indicava un bellissimo cartello giallo. Grazie tante, a quel punto me ne ero accorto anch'io. L'ingorgo era totale, i vigili deviavano le macchine su percorsi alternativi (ciò spiega perché la gente che avevo visto prima stava facendo acrobazie per riportarsi sulla retta via).
Ma io dico, a parte la follia di rifare i semafori di una piazza di quelle dimensioni in pieno giorno e in orario di punta, quel cavolo di cartello "Semaforo spento" non lo potevano mettere due chilometri prima? Così uno si studiava delle alternative.
E invece no. Un'ora per fare meno di un chilometro (per non parlare dei poveracci in attesa degli autobus...).

lunedì, marzo 12, 2007

Rugby Spumante

Invece del classico Rugby Champagne giocato dalla Francia, abbiamo assistito a un rugby meno spettacolare, ma sicuramente più appassionante.
Scozia - Irlanda ha visto la scontata vittoria dei verdi, anche se con qualche patema di troppo.
Italia - Galles è stata appassionante. Io a dieci minuti dalla fine avevo pronosticato un pareggio e a cinque secondi dalla fine pensavo di averci preso. Poi i gallesi hanno cercato la touche per la vittoria, ma hanno perso due secondi di troppo. E così è arrivata la storica seconda vittoria nel 6 nazioni.
Inghilterra-Francia ha visto la riscossa dei bianchi, con una vittoria netta e meritata, soprattutto per un secondo tempo in cui la Francia orfana di Skrela non ha saputo realizzare neanche un punto.
A questo punto la vittoria finale è molto in bilico, con la Francia in leggero vantaggio di punti sull'Irlanda, il cui destino passa dal Flaminio.
Peccato che non vedrò in diretta le partite finali.

PS. votate il sondaggio!!

La legge di Murphy applicata all'iPod(3)

Anche venerdì mi è stato impossibile ascoltare il mio iPod.
Appena salito sul pullman incontro Alessio (il mio avversario di HB) con una sua collega, la quale è scesa quasi dove sono sceso io. Quindi il viaggio è trascorso amabilmente cercando inutilmente di convicerla che l'Orienteering è uno sport bellissimo.
Dato che uno è un caso, ma tre una legge, converto "la legge di Murphy" in "il potere di generare incontri" dell'iPod.
Oggi sono andato in ufficio in macchina. Quindi non ho la controprova.

venerdì, marzo 09, 2007

Sondaggio 6 Nazioni

Ho azzerato i risultati del sondaggio, per vedere come cambia il pronostico dopo la penultima giornata.
Al momento del reset, c'era un ex-aequo tra Irlanda e Inghilterra, con la Francia molto indietro (a dispetto dei risultati attuali).
E' vero che se la Francia perde dall'Inghilterra e l'Irlanda batte la Scozia, tutto torna in gioco.
Ma io continuo a sentire la Marsigliese come inno vincitore.

Accoppiamenti Champions League

Pur non essendo direttamente interessato nella faccenda, non posso esimermi dal commentare gli accoppiamenti per i quarti di finale della Champions League (gentili lettori interisti, spero apprezzerete il mio silenzio dopo Valencia).
Questi i quarti:

  • Milan - Bayern Monaco
  • Roma - Manchester United
  • Psv Eindhoven - Liverpool
  • Chelsea - Valencia
Non sono bravo a fare i pronostici, ma a me piacerebbe che finisse nel modo seguente.
Semifinali
  • Bayern Monaco - Roma
  • Liverpool - Valencia
Finale
  • Liverpool - Roma
E poi (con Totti al posto di Graziani) ...

Un altro week end a tutta birra

Il week-end entrante sarà, come sempre, pieno di cose da fare.
Anche se ho rinunciato alla terza prova di TL (nessuna voglia di andare fino a Menaggio), c'è l'esordio della MotoGP, il 6 nazioni (Scozia-Irlanda, Italia-Galles, Inghilterra-Francia), la preparazione dei bagagli, un tot di commissioni, riuscire a provare un gioco nuovo o rigiocare a Caylus, andare avanti in FFXII (prima che arrivi la PS3), preparare l'HDD per dieci giorni di registrazioni pre-programmate, invito a cena per domenica sera.
Senza considerare i soliti interrupt imprevisti.

giovedì, marzo 08, 2007

La legge di Murphy applicata all'iPod (2)

Anche oggi ho infilato le cuffiette per ascoltarmi la mia musica preferita.
Il telefono non è suonato, ma, in compenso, ho incontrato un'amica che non vedevo da alcuni mesi.
In questo caso, la legge di Murphy ha portato effetti positivi, ma resta il fatto che l'iPod non sono riuscito a usarlo.

Giornali e giornaletti

Mia madre li chiama ancora Giornaletti, per dire l'importanza che hanno per lei. E tutto sommato non posso darle torto.
I giornali seri, invece, li chiamano fumetti, ma li considerano lo stesso Giornaletti.
Salvo poi, dedicare articoli sensazionali quando qualche evento importante succede a qualcuno di essi.
Tutto bello. Ma un par di c...i vostri non ve li potevate fare, cari signori di Repubblica, invece di sbandierare ai quattro venti una cosa che non è ancora uscita neanche in America?

Caylus

Stasera sono finalmente riuscito a provare per la prima volta Caylus, comprato diversi mesi fa, ma sempre trascurato a causa del poco tempo a disposizione per studiarne le regole.
Tavolo a 2 con Roby, che tanto per cambiare avrebbe vinto se fossimo arrivati alla fine naturale della partita.
Il gioco mi è piaciuto molto, anche se non ne ho capito bene ancora tutti i meccanismi. Quello che mi piace è sicuramente l'assenza totale del fattore casuale (ancora meno che in Puerto Rico) ed i molti modi per fare i punti prestigio che servono per vincere. Questo porta a strategie non banali, che tengono conto del posizionamento attuale e futuro dei lavoratori propri e degli avversari.
La partita è stata interrotta dopo due ore abbondanti di gioco per sopravvenuta stanchezza, ma l'impressione è che, se giocata in quattro o cinque, possa essere più rapida (soprattutto nelle fasi iniziali).
Una positivissima boccata di aria Catan-esente.
Altre partite sono necessarie per un voto definitivo.

mercoledì, marzo 07, 2007

La legge di Murphy applicata all'iPod

Oggi ho rispolverato il mio iPod shuffle per ascoltarmi un po' di musica durante i viaggi sui mezzi pubblici. In ufficio, nella pausa caffè, mi sono dedicato ad aggiornare completamente i brani in esso contenuti, per godermela proprio.
Ovviamente il cellulare è suonato quattro volte (contro una media di una scarsa di tutti gli altri giorni).
Sarà un caso, ma la legge di Murphy vale sempre.

Neuroni a mollo

Ogni tanto non ci sto con la testa ("Lo sappiamo benissimo", direte voi).
Domenica sera, mentre guidavo tranquillamente verso casa, ho realizzato che mi ero completamente dimenticato di una banalissima incombenza: il bollo per l'auto (Splash!). E' vero che avendo in precedenza pagato quello per la vecchia Rover l'incombenza era per chiusa fino al 2008, ma comunque come giustificazione vale poco.
Ieri, allora, approfittando del fatto che dovevo passare dai colleghi presso il cliente in Corso Sempione, mi sono recato alla delegazione ACI lì presente.
Arrivo tutto tranquillo con il dovuto anticipo per compensare eventuali code e arrivo dalla signorina che, molto gentilmente, mi fa: "Benissimo" (sfido io, devo pagare, manca solo che siano scortesi) "mi dia il libretto, per favore." E io (Splash!): "Certo. Facciamo che lo vado a prendere a casa."
Al che mi sono fatto tutta la strada a ritroso verso casa.
Solo che a metà (Splash!) mi è venuto il dubbio che l'incontro con i colleghi non fosse all'ora che ricordavo, bensì un'ora prima. Telefonata assurda (tenendo conto anche che la settimana prima l'incontro era saltato perché me ne ero dimenticato...) e conferma che il dubbio era immotivato.
Tranquillizzo tutti: l'incontro si è svolto regolarmente (o quasi, ma questo è un altro discorso) e il bollo l'ho pagato.
I neuroni hanno finito di nuotare e sono stesi ad asciugare.

lunedì, marzo 05, 2007

Prime

Ieri sera visione DVD del film Prime, con Meryl Streep, ma soprattutto Uma Thurman.
Ne parlo perché è un film che avrei voluto vedere al cinema, ma di cui non sono riuscito a organizzare la visione.
Il film mi è piaciuto abbastanza, anche se ancora una volta i trailer suggerivano un film diverso, più commedia allegra e più incentrato sul conflitto tra le due protagoniste di quanto non sia in realtà.
Il tema del film è il rapporto tra due persone di età molto diversa (37 vs 23) e di come questo possa evolvere in qualcosa di più stabile.
Il finale non è banale e lascia con quel qualcosina in gola che vorresti ricacciare giù, ma non riesci.
Purtroppo però, a scene di notevole godimento, si alternano scene un po' più deboli e raffazzonate in cui il talento delle due attrici non è sfruttato al massimo e il protagonista maschile manca di un po' di personalità. I personaggi secondari non lasciano un segno particolare nella storia (con l'eccezione forse dell'amico del protagonista).
Giudizio finale: 6. Tutto sommato sono contento di non averci portato gli amici al cinema (almeno la mia chance me la gioco con Ghost Rider o FF4).

5 marzo 1982

Venticinque anni fa moriva John Belushi.
The Blues Brothers, 1941, Animal House, I Vicini di casa, sono film che mi hanno segnato la giovinezza (insieme a tanti altri). Così come il ricordo degli sketch dal Saturday Night Live (il Samurai, Star Trek, la paninoteca) proposti da quel programma eccezionale che era Lupo Solitario è vivissimo (e accidenti a chi non si decide a pubblicarli in DVD...).
Il modo migliore di ricordarlo, anche se sicuramente aveva molte più sfaccettature di quanto un solo film possa mostrare, è quello di rivederlo attraverso i suoi personaggi più famosi.



Grazie, John.

Andare LonTaino

Ieri seconda prova del Trofeo Lombardia nei bei boschi della Valle del Sole intorno a Taino.
Qui trovate un po' di commenti alla gara: Fiso, SteGal, Rusky, Remm,
La giornata era molto bella (pure troppo...), il bosco molto bianco (cosa rara in Lombardia) e i percorsi divertenti (al di là delle mie follie).
La mia gara è stata orribile, piena di errori e fatica inutile.
Persino i primi tre punti, che credevo di aver fatto discretamente, alla prova degli split-times risultano di pessimo livello.
Alla nove, sono addirittura riuscito a sbagliare tre volte l'uscita dal punto!
La gara è talmente brutta che non merita di essere descritta. Adesso tre domeniche senza gare e poi se ne riparla.

domenica, marzo 04, 2007

Luna rossa

In attesa di quella con un albero e due vele, mi sono messo a osservare quella vera.
L'eclisse ha raggiunto l'apice in un orario per me inaccettabile (vista la sveglia per la gara di Taino), ma già prima di andare a letto l'effetto era molto visibile, anche se non completo.
Per fortuna il cielo è stato limpidissimo (mica come per l'eclisse solare del 99 in Cornovaglia).
E' sempre emozionante vedere questi spettacoli che, nonostante tutte le spiegazioni razionali e scientifiche, riescono a colpire più il cuore che la testa.
Dovrei ricominciare ad andare al Planetario...

Battaglia per Roma

Prima partita a questo gioco, nuovo di pacca, in quanto comprato sabato scorso.
Vittime dell'esperimento, Roby, DiPa e Filippo, attratti con l'inganno di un gioco simil-Catan.
In realtà il gioco, pur se basato sulla regola "tiro i dadi -> produco risorse", possiede in realtà una dinamica completamente diversa, basata sulla conquista e il saccheggio delle città.
Ogni giocatore controlla due tribù di barbari che saccheggiano le città, ormai decadenti, dell'impero romano fino a quando non riescono a creare un proprio regno.
Le unità che si possono creare sono poche e dipendono da pochi tipi di risorse, ma la strategia non è banalissima.
Io, infatti, non ho capito un tubo. Dominatrice della partita (12 punti contro un massimo di 3 degli avversari) è stata Roby.
Per un giudizio più motivato è necessaria almeno un'altra partita. La prima impressione, comunque, è un 6,5: devo capire se gli scarsi risultati ai dadi sono dovuti alla mia classica iella catanica (e allora il voto scende) o se, come credo e spero, siano legati alla strategia fallimentare (in tal caso il voto potrebbe salire sensibilmente).

venerdì, marzo 02, 2007

Domenica Taino

Domenica seconda prova TL a Taino.
L'HB si popola di nuovi avversari e la coda della classifica si avvicina sempre più.
Il mio obiettivo minimo: battere Alessio di più di 54" per rifarmi della sconfitta di domenica scorsa.
Per quanto riguarda i pronostici lascio parlare una persona più esperta di me, il DiPa (marketta visto che dice che tifa per me).

Civil War is over. And now?

Ieri sono riuscito finalmente a leggere l'ultimo numero di Civil War, il cataclismatico mega-evento che ha ridefinito lo stato dell'Universo Marvel.
Cominciamo subito col dire che non ha avuto il finale che desideravo, ma ripensandoci a mente fredda quello proposto era l'unico possibile.
L'ago della bilancia, alla fine, l'hanno spostato le persone normali. E il fatto che in uno scontro totale globale tra esseri superpotenti, l'esito sia stato deciso dai comuni cittadini mostra come gli autori abbiano pensato veramente una storia a tutto tondo, che è andata oltre alla classica superscazzottata tra supereroi.
A uscire mal ridotti dalla guerra sono fondamentalmente due persone: Capitan America e Spider-Man (per quest'ultimo il futuro è completamente nero). Altri si sono dati alla macchia, tipo il Punitore, ma sono personaggi già abituati alla clandestinità.
Ma non solo per loro le cose sono destinate a cambiare. Un nuovo status quo è stato definito e i prossimi mesi saranno dedicati alle conseguenze e all'assestamento.
Tutto questo nell'attesa che torni in scena un gentil signore tutto verde, che più si arrabbia più diventa forte e che dichiarerà guerra al mondo intero.

Un nuovo ori-blog

Un altro orientista, mio compagno di squadra, ha aperto un suo blog per raccontare le sue gare.
Leggetelo, perché lui sì che è bravo. Mica come me.

giovedì, marzo 01, 2007

Nelly Furtado

Ieri sera concerto all'Alcatraz della cantante canadese.
A me piaceva di più lo stile dei primi due album, anche se alcune canzoni dell'ultimo disco non sono male.
L'atmosfera della discoteca rende il concerto più appassionante rispetto a quelli nei palasport, ma ogni tanto crea qualche piccolo problema nella regolazione dei suoni. Ieri, per esempio, nelle prime due canzoni la voce di Nelly si perdeva un po' soffocata dai bassi imperanti.
Quando la cosa è stata sistemata, il concerto ha decollato.
Lei è molto brava e il concerto era ben strutturato. Le coreografie erano semplici e essenziali (notevole la ballerina bionda). Il gruppo di supporto era di buon livello. L'interazione con il pubblico, veramente vicino al palco, è stata continua e sentita.
Come già detto sopra, la parte che mi è piaciuta di più è stata la riproposizione dei brani vecchi, anche se la versione hip-hop di "I'm like a bird" non mi è sembrata all'altezza dell'originale.
In conclusione, due ore piacevoli. Sicuramente molto più del concerto di P!nk.

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