domenica, settembre 30, 2007

Per fortuna non scommetto

Come previsioni di risultati, ne ho cannati la metà (più quelli ospitati sul ciclismo).
Il Galles è stato eliminato in maniera netta dalle Isole Fiji, mentre l'Irlanda, nonostante una partita tutta cuore, ha perso con l'Argentina, pressoché perfetta per tutta la partita (io avevo previsto l'eliminazione dell'Irlanda, ma con vittoria inutile).
E già che siamo sul Rugby, spiace aver visto l'Italia perdere in quel modo con la Scozia. Gli azzurri non hanno avuto quel pizzico di esperienza in più che sarebbe servito per concludere in maniera positiva una partita che la Scozia sicuramente non ha meritato di vincere, rinunciando come ha fatto al gioco alla mano e concentrandosi solo sui calci. Comunque tant'è, onore ai vincitori e soprattutto onore ai vinti.
La domenica di sport poi ha riservato altre belle notizie.
Prima di tutto, il trionfo di Bettini ai mondiali di ciclismo (nome non presente tra quelli segnalati dai miei esperti), frutto di una ottima strategia azzurra, che nei momenti in cui continue critiche e polemiche arrivano dall'esterno riesce sempre a trovare la forza e la coesione per vincere (forse occorreva iniziare a criticare a scatola chiusa il 15 di Berbizier...), trionfo che si unisce a quello negli assoluti femminili con Marta Bastianelli (oro) e Giorgia Bronzini (bronzo, per la serie "Un nome, un programma").
Poi, il trionfo europeo delle ragazze della pallavolo, un vero e proprio dominio su tutte le avversarie.
E se l'alba è stata segnata dal casino della Ferrari che consegna il mondiale piloti a Hamilton, il tramonto ha portato la vittoria, in zona Cesarini, della Juve nel primo derby dopo tanto tempo. Autore del gol partita, tanto per cambiare, Trezeguet.
Ultima ciliegina, l'inizio del campionato di basket con vittoria per l'Olimpia Milano.

sabato, settembre 29, 2007

39

Ore 00.11. Il cellulare suona ad indicare un messaggio.
E' il primo della giornata, il buon SteGal che mi fa gli auguri.
Eh, sì. Un altro anno è passato e io sono qui con poca voglia di festeggiarlo e un raffreddore che minaccia di costringermi a letto per tutta la giornata.
Comunque, il passare degli anni lo sto prendendo meglio da quando ho superato la soglia dei 35, cercando lati positivi che un tempo non avrei immaginato.
Per esempio, inizio ad attendere con trepidazione il passaggio in M40 (ovvero l'uscita da quella categoria per me insostenibile che è la M35). Sto perfino iniziando ad affezionarmi a quel po' di pancetta, caratteristica ereditaria insieme alla calvizie e alla miopia (nonostante tutte le obiezioni di mio padre, che cerca inutilmente di negare l'evidenza).
Devo poi dire che questo mio trentanovesimo anno è stato intenso, pieno di piccole e grandi esperienze che hanno in parte compensato la scarsità di eventi dell'anno precedente, pesantemente condizionato dalla trasferta slovacca.
E ora, cosa mi aspetto da questo quarantesimo anno?
Beh, prima di tutto mi piacerebbe riuscire a passarlo insieme alla famiglia e agli amici, cosa che, come vi racconterò presto, pare già abbastanza difficile (l'ufficio sembra diventato un'agenzia viaggi...).
Poi, vorrei fare i mondiali master in categoria (non come l'ultima volta nelle categorie di contorno), andare a vedere il 6 Nazioni a Dublino, andare a fare immersioni in qualche posto caldo, andare a qualche bel concerto, conoscere nuova gente, comprarmi un portatile nuovo, esserci quando qualcuno avrà bisogno di una parola, un consiglio, una spalla.
Se poi mi manderanno in Cina per un progetto, mi piacerebbe fosse in corrispondenza delle Olimpiadi.
E poi...
E poi, sarà quel che sarà. Ma se avete idee, proposte, anche folli (ma possibilmente che non cozzino con le mie vertigini) fatemele sapere. Il mio neurone è sempre molto curioso (qualcuno direbbe "Come una cacca").

Ma oggi è anche il compleanno di Roby. Siccome a lei piace ricordarlo ancora meno che a me, volo basso e, pubblicamente, mi limito agli auguri. Se vorrà aggiungere qualcosa, lo saprete su queste pagine.

venerdì, settembre 28, 2007

Mondiali di ciclismo su strada

Io non sono un grande esperto di ciclismo, fondamentalmente perchè è uno sport che non capisco e quindi apprezzo poco. Tutti gli scandali doping, poi, mi fanno ulteriormente allontanare dalla cronaca.
Ma visto che Rusky mi chiede un pronostico, chiedo a un esperto, già campione italiano di Mountain Bike Orienteering.

La sua risposta è la seguente:
Gran casino al mondiale grazie alla lungimiranza degli organizzatori tedeschi e al supremo intelletto del presidente dell'UCI. Il pronostico più banale è Oscar Freire, in gran forma e con un percorso cucito su misura. Schumacher è un'incognita, padrone di casa ma stato di forma più sconosciuto dell'aspetto degli alieni. Siccome sono nazionalista convinto, tra i nostri dico Ballan, è il suo anno per le sorprese.

A questo aggiungo il pronostico di SteGal, giunto in un commento a un altro post, sempre a favore di Freire.
E non contento, giusto per mostrare un minimo di cultura, dico che se Freire vincesse, sarebbe il quarto titolo, record per la manifestazione.

Fatemi sapere se non concordate.
Tanto non sono in gardo di controbattere...

giovedì, settembre 27, 2007

Pronostici Rugby World Cup

Quando inizia il giro delle partite decisive, provo a dire la mia su quelli che saranno i quarti di finale.
Nel pool A, nonostante la triste prova contro gli Springboks, vedo proprio gli inglesi come secondi classificati.
Nel pool B, il Galles dovrebbe battere le Fiji e unirsi all'Australia.
Nel pool C, alla Nuova Zelanda si unirà ja xdgewu xaskdhkceuudkjds (scusate, ma un disturbo scaramantico, ovvero le mani che toccano vari articoli portafortuna, mi impedisce di scrivere la previsione).
Nel pool C, la situazione dell'Irlanda mi sembra quasi del tutto compromessa e solo l'affetto che ho per una certa tifosa di O'Driscoll mi impedisce di dare per certo il passaggio dell'Argentina. In realtà, il mio pronostico è una vittoria inutile dell'Irlanda (cioè senza fare il punto bonus che le serve o, peggio, facendolo ma facendone fare uno anche all'Argentina). In questo modo, la Francia riuscirebbe a evitare gli All Blacks fino all'eventuale finale.

Riassumendo, i quarti di finale che vedo sono:
Sud Africa (1A) - Galles (2B)
Australia (1B) - Inghilterra (2A)
Nuova Zelanda (1C) - Argentina (2D)
Francia (1D) - Scozia/Italia (2C)
con le vincitrici dei quattro gironi favorite per il passaggio alle semifinali.

PS. mi dicono alcuni colleghi che un canale francese (TV5 o qualcosa del genere) presente sul digitale terrestre trasmetterà tutte le partite dai quarti. Io questo canale non lo vedo e quindi non posso confermare. Ma le fonti sono attendibili e questo dovrebbe compensare l'assoluto silenzio sulla questione da parte delle TV italiane.

martedì, settembre 25, 2007

Non è solo una questione di magliette... (by stegal67)

Premessa di PLab: ebbro dello spirito di fratellanza che ha permeato lo scorso week-end, non potevo esimermi dall'ospitare il resoconto del buon SteGal67, ben conscio che al confronto della sua conoscenza, del suo stile e della sua simpatia qualunque mio post ha molto da imparare. Cedo quindi la parola all'ospite.

La domanda di oggi è: "Perchè indossi quella maglietta?". Precisazione: la maglietta che indosso oggi in ufficio (non importa la riunione di questo pomeriggio con i referenti del SanPaolo) è quella della Scozia... La risposta ne sottintende un'altra: "Perchè PROPRIO la Scozia?". E poi una terza "Perchè proprio il RUGBY?".
La risposta definitiva arriva da lontano, arriva dalle nebbie del passato, quelle stesse nebbie che in una telecronaca di 30 anni fa ed anche di più portava in Italia la voce di Paolo Rosi (si proprio lui, quello di "Suona la campana..."), con immagini quasi sfocate, buie e spettrali, da stadi mai sentiti in una cornice di pubblico vociante. Il sole non c'era quasi mai, c'era pioggia e fango come nelle prime cronache dall'Inferno del nord. I nomi anglofoni non erano ancora stati memorizzati. Si vedevano basette incredibili (Paul Griffen è un dilettante al confronto) e si ascoltavano storie di giocatori che non potevano giocare perchè non avevano avuto il permesso dal datore di lavoro, di gente che al mattino aveva lavorato e al pomeriggio era andata a giocare.
Ascoltavo le storie del povero Barry John, di Walter Spanghero, di Phil Bennett, di Ackford e Dooley che al sabato prendevano (4 e 5 inglesi) tutte le touche e alla domenica andavano di pattuglia insieme, coppia di poliziotti per le strade londinesi (e chi mai avrebbe voluto contraddirli?). Ascoltavo gli inni di paesi che non esistevano se non sulle carte geografiche dello sport, inni che parlavano di dominazioni inglesi e di tradizioni lontane...

Impossibile non innamorarsi di quello sport.

Poi arrivò questo:
http://www.youtube.com/watch?v=AwCbG4I0QyA
Per me, la più bella azione corale nella storia dello sport. Notare inoltre i due placcaggi assassini consecutivi subiti (al collo) da JPR Williams... roba che oggi parte il giallo diretto già al primo tentativo! Come resistere a Gareth Edwards che arriva da somewhere a volare in meta? (la statua di Gareth Edwards è la prima cosa che andrò a vedere a Cardiff... attenzione: Edwards è ancora vivo. La statua non è alla memoria...).

Impossibile resistere al fascino di quelle divise. Da bambino si tifa sempre per qualcuno: il Galles, per esempio. Una squadra perfetta, una macchina schiacciasassi. Pensate agli AllBlacks di oggi: era così il Galles di quei tempi. C'era persino una affinità con il mio cognome! Troppo perfetto. Infatti, nonostante la simpatia per il buon vecchio Cymru sia rimasta, scelsi la Scozia.
Quel colore "blue dark" era irresistibile. Ho visto partite incredibili di Andy Irvine e Jim Renwick. Ho visto lo squalo bianco John Jeffrey mandare messaggi incredibili agli inglesi "Odio queste colline (le highlands n.d.r.) mi ricordano che dall'altra parte c'è l'Inghilterra!".

Certo la Scozia ha visto momenti migliori di quelli attuali: è stata la prima squadra incontrata dall'Italia nel 6 nazioni, subito battuta, ed è tuttora la squadra più battuta dall'Italia. E'
probabilmente in uno stato di forte declino, ma il suo fascino, il fascino di "Flowers of Scotland", dei cardi che salvarono gli scozzesi nella battaglia decisiva contro.... contro chi??? È rimasto immutato. La terza strofa "This is the past... and in the past they must remains... but we can still rise now ... and be a nation again..." non comparirebbe in nessun inno italiano.

Perchè indosso questa maglietta? Perchè in fondo la indosso da quando sono bambino, ecco perchè. 8 anni fa ad Edimburgo andai da solo a vedere Murrayfield da fuori. Due giorni fa ero dentro lo stadio. Fa un effetto diverso.

Sabato sera prossimo, se non sarò in ufficio, sarà dura per me. L'Italia è l'Italia, ma la Scozia è la Scozia! Comparirà di nuovo la maglietta... e la bandiera... con la croce di Sant'Andrea blu e bianca. Perchè non sono convinto che l'Italia sia una "nazione da rugby". Non mi hanno ancora convinto. Vado con la Scozia. We can still rise. NOW!

lunedì, settembre 24, 2007

Tu l'avresti mai detto?

Luglio 1999, Edimburgo. Arriviamo in città per la 6 giorni di Scozia di orienteering e ci fermiamo a dormire in un B&B sulla St.John Road, la strada che porta dritti dall'aeroporto al centro città. La mattina, prima di partire alla volta di Inverness, SteGal, che già due anni prima ci aveva stupito con la sua perfetta conoscenza di Van Der Parre (uomo famoso per trainare i camion e sollevare palle di cemento da 150 kg), ci chiede di aspettarlo, perchè lì vicino c'è un posto che vuole assolutamente andare a vedere, lo stadio di Murrayfield, tempio del rugby mondiale.
Lo sguardo degli altri presenti, compreso il mio, è a metà tra il "Eehh??" e "Sì. Va bene. Sarà un posto che conosci solo tu".

23 Settembre 2007. Siamo ancora ad Edimburgo, dormiamo ancora nello stesso B&B. Ma stavolta sappiamo benissimo cos'è Murrayfield: abbiamo in mano il biglietto per la Coppa del Mondo di Rugby e come noi tantissime altre persone da tutto il pianeta.
Quello che ci colpisce appena arrivati in città è la marea nera di tifosi neozelandesi, controbilanciata da moltissime persone in kilt. In mezzo, Italiani, Spagnoli, Gallesi (con la maglietta "Fieri di essere gallesi"), Irlandesi (abbacchiati dopo la legnata presa dalla Francia), Francesi, più qualche altro gruppetto da paesi poco rugbistici ma sicuramente molto interessati.
I pub sono presi d'assalto, la gente chiacchiera in strada, proponendo scambi di magliette o giri di birra (soprattutto i secondi).
La partita è Scozia - Nuova Zelanda, e forse è la cosa meno rilevante (anche perché la Scozia gioca con le riserve per preparare lo scontro decisivo con l'Italia e i Kiwi giocano in grigio invece che in nero), ma comunque gli inni danno i brividi (tutti in piedi a cantare il proprio e nessun fischio a quello avversario, proprio come in Italia...), la Haka ti colpisce e la partita è onorata dai trenta in campo (anche se i tifosi contestano agli All Blacks quando vanno per i calci piazzati invece di tentare le mete).
La differenza di valori in campo è notevole, la velocità dei neozelandesi molto superiore e la loro potenza devastante. Il pubblico scozzese non smette un attimo di incitare la propria squadra anche se il punteggio finale parla di un impietoso 40 a 0.
All'uscita, ricomincia il carosello di bandiere, birre, inni, birre, capannelli di persone, tutti con la birra in mano.
Io soffro troppo i posti chiusi troppo affollati e non sono un accanito consumatore di birra, ma comunque l'esperienza è stata veramente emozionante, più di quanto avessi immaginato. E ribadisco, la partita, pur essendone stata il cuore, non è neanche stata la parte più vissuta.

Mentre andavamo verso lo stadio, in mezzo a tutta la gente in festa e accomunata, mi sono trovato a domandare a SteGal: "Ma tu, otto anni fa, quando ci hai chiesto, nel nostro stupore generale, di andare a vedere lo stadio l'avresti mai detto che nel giro di otto anni ci saresti entrato per vedere una partita? Per di più con gli All Blacks?".
Siamo rimasti lì un po', a pensare a quello che un giorno vediamo come impossibile e che, solo a volerlo, si può raggiungere (e quindi iniziamo a pensare al prossimo 6 Nazioni, e a una trasferta a Dublino, o alla prossima Coppa del Mondo, che sarà in Nuova Zelanda, entrambi posti che non abbiamo mai visitato).

PS.: per la cronaca, nello stesso viaggio, sempre SteGal ci portò a vedere la famosissima (ovviamente per lui) 18a buca del campo di St. Andrews, famosissima (sempre per lui) sede di uno dei più famosi e storici tornei di golf. Quindi, nel caso ve lo stiate chiedendo: "No. Non credo che andrò mai a vedere un torneo di golf a St. Andrews.".
Ma non ci metterei la mano sul fuoco...

venerdì, settembre 21, 2007

Cenerentoliadi settembrine

Prime cenerentoliadi dopo la pausa estiva e probabilmente ultime per un po' di tempo.
Pochi partecipanti e fusione delle varie squadre (per l'occasione con Marco Broglia degli storici Trikk).
Il primo gioco, strettamente nozionistico e da noi male interpretato, ci penalizza subito con uno zero che, in una serata a tre squadre significa ultimo posto quasi assicurato.
Ci mettiamo poi quattro giochi per perdere la ruggine e riprendere un po' il ritmo.
Proprio all'ultimo gioco riusciamo ad abbandonare il gradino più basso del podio (insomma l'ultimo posto).
I giochi, come sempre, sono stati divertenti e non banali e l'ambiente piacevole (a parte le caramelle di Aldo all'anguria)
Peccato che per un po' dovrò saltare...

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giovedì, settembre 20, 2007

Rugby World Cup - Italia - Portogallo

Purtroppo, il doppio impegno di ieri ha fatto sì che sia riuscito a vedere solo in parte l'incontro, per di più in differita e a risultato già noto.
Non ci siamo ancora. La squadra ha faticato tanto, forse troppo, per avere ragione dei dilettanti lusitani. Non è tanto il non aver conseguito il punto bonus (tanto comunque la Scozia la dovevamo battere comunque), ma proprio la qualità del gioco.
Spero che il problema sia il solito di noi italiani, cioè che se non siamo con l'acqua alla gola, contro tutto e tutti, non diamo mai il meglio. O forse il fatto che di fatto il girone si giochi in una partita sola, per di più l'ultima ha influito sulla preparazione.
Il fatto positivo, comunque, è che siamo esattamente dove volevamo essere a questo punto, con la sola Scozia da battere per proseguire il cammino.
In fondo siamo messi quasi meglio di Francia e Inghilterra.

mercoledì, settembre 19, 2007

Serata trionfale

La serata giochi di ieri sera è stata un autentico trionfo del sottoscritto. Una di quelle serate in cui la Dea Bendata ha il dito puntato su di te e tutto gira al meglio.
Dopo la visita alla piccola Anita (sorvolo sulla pioggia di battute sulle somiglianze con idraulico, postino e colleghi vari), una bellissima bimba che sicuramente si farà sentire, e la pizza preparatoria, ci siamo trasferiti da me per la sfida a PES, ancora (ma per poco) su Playstation 2.
La prima sfida, come sempre, sconta il periodo di inattività e finisce ai supplementari, dove comunque riesco a fare la differenza e a vincere.
Le sfide successive sono invece molto più agevoli, vittorie chiare e nette al 90°, anche se i miei avversari possono sempre recriminare su un paio di pali o traverse.
Risultato finale: io 6 vittorie su 6, gli altri 2/6 (si giocava a coppie).
A mezzanotte, salutato Badiali. Sfida al nuovo Buzz (quiz di carattere generale), visto che Denic voleva tirarsi su mostrando la sua cultura superiore.
E' finita con una mia netta vittoria e lui che si beccava dal gioco la presa in giro per la sua (testuali parole) abissale ignoranza.
Visti gli impegni lavorativi, chissà quando replicheremo.

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martedì, settembre 18, 2007

Datemi un phon...

Mentre il sistema su cui lavoro è in attesa di eseguire la mia richiesta, il mio Feed Reader mi comunica questa nuova campagna commerciale.
Siccome sono un signore, vi risparmio le battutacce che mi sono subito venute in mente (so che siete sufficientemente fantasiosi da poterle immaginare).

Agenda strapiena

Un altro sintomo del fatto che l'estate è finita ed è arrivato l'autunno è il riempirsi dell'agenda degli impegni alla velocità della luce.
Da qui a Domenica 30:

  • stasera, serata con gli ex-colleghi di RAS (riuscirà la Playstation a ritagliarsi uno spazio tra la piccola Anita, il matrimonio di Steve e relativo viaggio di nozze, i racconti delle vacanze e quant'altro ?)
  • domani, doppio impegno, riunione UL per la pianificazione delle attività e poi Italia-Portogallo di Rugby (e io che volevo anche andare a vedere il film dei Simpson)
  • giovedì, cenerentoliadi, alla ripresa dopo la pausa estiva
  • venerdì, Francia-Irlanda di Rugby, dove insulti e sberleffi si sprecheranno, visto che Roby e SteGal tifano Irlanda e io no
  • sabato, partenza per Edimburgo, visita alla città o forse salto a Roslyn (devo anche ricordarmi di programmare la registrazione delle altre partite...)
  • domenica, Scozia-Nuova Zelanda di Rugby DAL VIVO, con conseguente terzo tempo a base di birra e birra
  • lunedì, giringiro a Edimburgo e rientro in Italia
  • martedì, Riunione di area in ufficio e probabile cena coi colleghi a seguire,
  • sabato, gara promozionale a Arco di Trento a contorno della gara di
  • domenica, finale di Coppa Italia, sempre dalle parti di Arco
Per non parlare delle celebrazioni compleannifere...

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Weekend a tutto sport

A partire da venerdì sera mi sono tuffato nello sport più totale, e tutto senza neanche spendere una goccia di sudore (o quasi).
In ordine rigorosamente sparso:

  • sabato pomeriggio, organizzazione della prova di orienteering per la Ciclocaccia al tesoro del comune di Peschiera Borromeo; teatro di gara il Parco Azzurro dell'Idroscalo, partecipanti dodici squadre di ragazzini e genitori, impegnati in otto prove di abilità; noi ci aspettavamo molti più partecipanti e avevamo trascorso la vigilia un po' preoccupati, ma alla fine la cosa è venuta bene e senza intoppi;
  • mondiali di rugby a ritmo continuo, prima Inghilterra-Sudafrica 0-36 (la mia speranza di vedere una bella partita spazzata via dalla pochezza assoluta dei bianchi), Irlanda-Georgia 14-10 (la speranza di Roby di vedere una bella partita spazzata via dalla mentalità disastrosa dei verdi, che hanno fatto veramente di tutto per perdere e ci sono quasi riusciti), Samoa-Tonga 15-19 (botte da orbi e risultato a sorpresa, visto che i commentatori avevano appena pronosticato Samoa come probabile candidata al passaggio del turno sulle macerie degli inglesi), Francia-Namibia 87-10 (differenza di livello galattico)
  • motoGP, ritorno di Vale e della Honda di Pedrosa, mentre per una volta Stoner è sembrato tornare normale (ma comunque terzo con un abisso su Hayden quarto)
  • Formula 1 (o quello che ne resta dopo lo scandalo e la farsa), record del mondo di pennica con abbiocco al secondo giro e sveglia al traguardo (giusto perchè sono venuti a reclamare il telecomando)
  • la Juve ha perso la prima partita (va beh. era l'Udinese...)
  • Spagna e Russia si sono giocate le due finali europee di Basket e Volley, dividendosi la posta, vincendo peraltro ognuna in casa dell'altra
Insomma, lunedì mattina ero proprio stanco (non dico crampi al dito, ma quasi...)

Dieci anni di Jonathan Steele

In edicola in questi giorni il numero 35 della seconda serie di Jonathan Steele, dal titolo "Doppia Morte".
Questo numero rappresenta una doppia celebrazione.
La prima riguarda i dieci anni da quando, a una Comiconvention settembrina, è uscita la prima storia, breve, di questo personaggio a metà tra il fantasy e il fantascientifico, circondato da due compagne molto particolari. Mi ricordo quando mi trovai in mano questo albetto: era la mia prima comiconvention, e il fatto di ricevere un fumetto omaggio con il biglietto di ingresso era per me una novità e solo una volta, negli anni successivi, mi ritrovai più intrigato (ma si trattava di Rat-man, mica dell'ultimo pellegrino).
Insomma, ci fu da aspettare ancora un po', ma la prima serie non mi deluse. Quando venne chiusa e riaperta sotto altra casa editrice, per un po' non mi ci ritrovai. L'idea di una serie diversa, ma uguale, legata alla precedente, ma allo stesso tempo indipendente dalla prima ci mise un po' ad ingranare.
Ma comunque è riuscita a migliorare ed ad arrivare alla seconda celebrazione, ovvero il centesimo numero dall'inizio della sua vita editoriale. Un bel risultato.
Che viene celebrato con una storia piacevole, corale, forse non particolarmente originale o di suspence, ma in cui l'atmosfera di festa si respira ad ogni pagina, arrivando persino a coinvolgere il paradiso di ogni fumettofilo, ovvero LuccaComics.
Insomma, un modo per celebrare un compleanno e augurarsi altri cento di questi numeri.

lunedì, settembre 17, 2007

L'estate è finita...

Più del temporale notturno che mi ha tenuto sveglio stanotte, i segni dell'estate ormai alle spalle sono sempre i soliti:

  • la folla calcante e spingente sulla metropolitana (ma un giorno uscirò dalla carrozza come se dovessi entrare nella mischia della Nuova Zelanda...)
  • il traffico delirante e caotico (ma un giorno comprerò quel carro armato con cui sogno di andare in giro incurante di SUV e GIUV...)
  • il ragazzino con zaino-dromedario e iPod a un volume tale che sembra non abbia attaccato le cuffie (no, aspetta, è proprio che non ha attaccato le cuffie e sta usando un'altoparlante...)
  • l'umore medio-basso delle persone circostanti (ma un giorno riuscirò a fare ferie dal 1° settembre al 31 giugno e lavorare solo due mesi, quando tutti sono in ferie...)
  • la fisarmonica in metropolitana durante il ritorno (tipo ore 20.00, dopo nove ore intense e un mal di testa da delirio)
Insomma, nove mesi di sofferenza prima del prossimo turno di riposo.
Per fortuna sabato vado a Edimburgo...

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venerdì, settembre 14, 2007

Sentenza Shock(a)

Cioè, ma dico, se si decide che la McLaren ha barato, usurpando i segreti della Ferrari, come si fa a dire che per i piloti nulla cambia?
D'accordo che hanno collaborato con i giudici, ma un vantaggio illecito l'hanno comunque avuto.
Magari una piccola penalizzazione, che so, dieci punti, sarebbe stato più giusto. Così erano comunque ancora in gara e in vantaggio per il mondiale, ma si scontava l'illecito.

Comunque staremo a vedere, perché mi sa che non è mica finita.

giovedì, settembre 13, 2007

... e quindi censurato

Per la serie, "Le notizie viaggiano sempre in coppia", come ho pubblicato il mio precedente post su PS3 e criminali, ecco che scopro che presto potrebbe essere censurato in fase di ricerca, anche se Google si oppone (in Cina, però l'ha fatto...).
Va bene, prometto di non usare più parole come T3rr0r15m0, m4f14, etc.
Non potrei mai accettare di non essere più letto da tutti e cinque voi (si lo so, siete qualcuno di più, ma meglio stare schisci).

Essere terroristi e non saperlo

Pare che in Gran Bretagna vieteranno nelle carceri le console di nuova generazione (PS3, PSP, XBox360 e Wii) perché la funzionalità di connessione in rete wireless potrebbe essere usata per inviare segnali radio e coordinare attacchi terroristici (in Italia, potrebbero sostituire i classici pizzini).
Non so se ridere o piangere.
E comunque, non fatemi girare le palle, altrimenti ci faccio un pensierino ;-).

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mercoledì, settembre 12, 2007

Risultati azzurri

Oggi ben quattro nazionali impegnate a livello europeo se non mondiale.
La percentuale di successo è del 50%, ma anche i successi sono arrivati a fatica, sempre in base alla logica che se siamo favoriti ci piace incasinarci da soli.
Premetto che delle quattro partite non ne ho vista nemmeno una, ma mi piace far finta di sì (basta leggere due commenti e faccio un bel riassunto).
Dell'Italia del basket ho già parlato.
L'Italia della pallavolo fa il paio con quella del basket, perdendo con la Russia e restando fuori dalle semifinali, dopo che per quasi vent'anni aveva sempre centrato il podio.
Nel calcio, nonostante la scarsa preparazione e la vena di Sheva, l'Italia riesce a battere la squadra ucraina (doppietta di DiNatale). Le speranze di qualificarsi restano vive, anche se è da capire cosa combinerà la Scozia, capace di battere la Francia a Parigi.
Per ultima, ma non importante, il match contro la Romania degli azzurri del rugby. Tanto per non variare il tono della giornata, vittoria sofferta 24-18 dopo essere anche stati sotto. La partita che conta è quella con la Scozia, ma l'importante era non sottovalutare questa partita (e la prossima con il Portogallo). Le chance sono ancora aperte (intanto -11 a Scozia-Nuova Zelanda a Edimburgo).

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Europei di basket finiti

Almeno per l'Italia.
La sconfitta con la Germania ci manda a casa e soprattutto ci taglia fuori dalle Olimpiadi.
Peccato. Soprattutto peccato che, come sempre, quando andiamo a un torneo dicendoci forte e convinti che siamo favoriti, finisce che le prendiamo di santa ragione. Altro che NBA...

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martedì, settembre 11, 2007

Aggiornamento letture

E' molto tempo che non scrivo una recensione sui fumetti che leggo.
In realtà, non c'è molta roba interessante e neanche il lavoro di sistemazione dell'ultima annata (svolto durante le ferie) ha fatto emergere piccole perle dimenticate e sommerse da nuove uscite.
Sto leggendo la riedizione a colori di Bone, fumetto fantasy che sembra interessante, ma siamo ancora al numero 3 ed è presto per un giudizio motivato.
La World War Hulk non mi sta facendo un'impressione all'altezza delle attese, troppo complesso e sfaccettato il ruolo del Golia Verde.
L'ennesima saga chiave (la terza? la quarta? in meno di tre anni) per l'Uomo Ragno sta per arrivare, in corrispondenza della fine del ciclo di storie di J.M.Straczynski.
Sul lato Marvel, le uniche storie che mi divertono sono quelle dei Fantastici Quattro e di Pantera Nera (che, essendo quest'ultimo entrato nei primi come sostituto di Reed, sono tra di loro correlate). Ce ne era un'altra, Irredeemable Ant-Man, che mi piaceva ma l'hanno chiusa per scarse vendite.
Sul lato italiano, Nathan Never è all'interno di una saga spazio-temporale in sei parti che promette di cambiare lo status del mondo dell'Agente Alfa.
Demian si avvicina alla fine della sua mini-serie e promette tanto sangue e tanta vendetta.
Ma nessuna di queste storie mi ha stuzzicato più di tanto.

Speriamo che la situazione migliori a breve (da solo all'estero e senza neanche il sostegno di letture divertenti sarebbe proprio dura...)

lunedì, settembre 10, 2007

Europei di basket - Italia Turchia

La partita da dentro o fuori.
E come sempre, con sofferenza e rischi da cardiopalma, ce l'abbiamo fatta.
A questo punto ci si gioca tutto con la Germania di Nowitzki.
Sarà dura. Moolto dura...

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Il senso dell'orientamento

Ebbene no, miei cari orientisti di passaggio! Non parlo di sport.
Ho scoperto, su indicazione dei parenti, che mio cugino si è dato al cinema, nella veste di regista-attore di alcuni corti.

Il primo che ho trovato sembra ispirato al sottoscritto, soprattutto nell'espressione intelligente mentre cerco la strada. Il titolo, gli oggetti intorno cui ruota la vicenda, poi, non possono risultare indifferenti ai noi orientisti.
L'unica differenza, per quanto mi riguarda, è che io sui pantaloni ho scritto "Orienteering", così mi ricordo sempre cosa sto facendo (sai com'è, ogni tanto sono talmente in crisi che penso di essere in giro per funghi...).


PS. mia sorella dice che mio cugino mi assomiglia. Vedete un po' voi...
PPS. mio cugino ne ha fatto un altro, di corti. Se vi va, lo trovate qui.

venerdì, settembre 07, 2007

Intenso weekend sportivo

Questo l'elenco degli eventi sportivi cui non parteciperò e che non vedrò per sopraggiunti impegni familiari:

  • Campionato Italiano Long di Corsa di Orientamento (avrei voluto mettere un sondaggio sui favoriti, ma non ho avuto tempo; votate in quello del DiPa); un grosso in bocca al lupo a tutti i miei (pochi) compagni UL che ci vanno e anche a tutti gli altri
  • Italia - Francia, incontro (decisivo) di qualificazione agli europei di Calcio 2008
  • inizio dei mondiali di rugby, e in particolare Italia - Nuova Zelanda, (e intanto, -16 a Scozia-Nuova Zelanda live in Edinburgh)
  • Italia - Lituania, per gli europei di basket (come la vedo grigia...)
  • GP di Monza di Formula 1 (sempre che conti ormai qualcosa, vista la spy-story McLaren)
  • europei di pallavolo (non seguo tanto, quindi non so quale partita si gioca)
Insomma, se non si pratica, c'è di che mettersi in pantofole per 48 ore consecutive...

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E, a margine del concerto...

Dal post del DiPa, non si capisce bene quello che è successo, ma io posso testimoniare che le scene cui ho assistito sono state veramente raccapriccianti.
Prima del concerto, che per la cronaca era all'interno della Festa dell'Unità, cena al padiglione del gnocco fritto. Il servizio era quello che era, ma eravamo riusciti ad intrufolarci in un tavolo a fianco di due ragazze (-ine) che subito hanno iniziato a guardarci con aria interessata. Peccato che il discorso tra me e Ale sia subito finito sull'Orienteering, generando un muro di indifferenza da parte nostra (noi orientisti siamo così, nei confronti del resto del mondo), ma soprattutto un muro di compassione da parte delle fanciulle.
"Va beh! Erano troppo giovani!", la scusa di Ale per giustificare questa dimostrazione di scarso fascino.
Ma non è finita qui.
Durante il concerto, due ragazze, di età adeguata, e di effettiva bellezza, si sono intrufolate davanti al DiPa con l'evidente intento di farsi da lui notare (una, nel dubbio, gli ha anche pestato i piedi...). Io mi aspettavo la zampata del leone, l'assalto del tombeur des femmes, insomma, del dongiovanni che ho sempre pensato che fosse.
E invece niente.
Lo so, dirà che l'ha fatto per me, per non farmi sentire inferiore, per non farmi trovare nello scomodo ruolo di candeliere.
Ma entrambi sappiamo la dura verità: Elio, sul palco, stava parlando di noi. Di quella categoria, abbastanza diffusa, di maschi timidi e un po' stupidi, che sono stati almeno per un po' Servi della Gleba, ma che comunque non hanno sviluppato i relativi anticorpi.

giovedì, settembre 06, 2007

Emozioni Fortissime

Questo il nome del tour 2007 degli Elio e Le Storie Tese, anche se ieri in una formazione priva di Rocco Tanica (o forse no, non si è capito bene).
La solita selezione naturale che accompagna molte delle mie proposte ha generato la sola, gradita, compagnia del Dipa.
Il concerto, come sempre, è qualcosa di più della sola esecuzione dei pezzi, a cominciare dai costumi di scena, passando dalle gag con il sostituto tastierista Clayderman Viganò, fino alle coreografie incommentabili di Mangoni.
La folla, poi, partecipa in maniera totale in una sorta di rito collettivo che qui, a Milano, città di origine del gruppo, è ancora più sentito.
Tutti i brani storici sono stati eseguiti (con la sola eccezione di Supergiovane) e ci sono stati anche due brani da quello che dovrebbe essere il nuovo disco. Di queste non ho compreso a pieno la profondità dei testi, ma non erano male.
Il divertimento è stato tanto, la musica buona. Insomma, un bel concerto. Se sarà, causa trasferte lavorative, l'unico, beh, non mi posso proprio lamentare...

Ah! Ho voluto provare a prendere il CD Brulè, ovvero la registrazione della prima parte del concerto registrato al volo e masterizzato a tempo record. Non ho avuto ancora tempo di ascoltarlo, vi farò sapere.

PS. Se devo rispondere al DiPa sulla frase più significativa di "Servi della Gleba", direi "Occhio spento / viso di cemento / lei è il mio piccione / io il suo monumento".

mercoledì, settembre 05, 2007

Guardatevi le spalle

Hai l'istinto del Killer?
Una mega competizione è partita per le vie di Parigi, di diretta importazione americana.
In pratica, sei un killer, con un'obiettivo, da colpire con una pistola ad acqua o con un gavettone (attentato dinamitardo). Ma contemporaneamente sei un bersaglio.
Sai il nome, la faccia, l'indirizzo di casa e del lavoro della tua potenziale vittima. Esistono dei porti franchi, ma per il resto tutto è lecito. Se lo colpisci, erediti il suo bersaglio. Se ti beccano, game over.
Questo finchè non sono finiti i bersagli disponibili.

Mi sa che se arriva a Milano, ci faccio un pensierino.
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Europei di Basket - 2a giornata

L'Italia perde ancora. La Francia risulta essere un avversario troppo forte, con un Tony Parker inarrestabile.
La partita è migliore di quella contro la Slovenia, ma tant'è.
A questo punto, la partita con la Polonia diventa quella della morte.
Incrociamo le dita.

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martedì, settembre 04, 2007

My name's Hiro Nakamura

Posso piegare il continuum spazio-temporale!
Guardando gli intertempi della staffetta, si può notare come il mio passaggio al punto 2 abbia un tempo precedente a quello del punto 1.
A questo punto avviso tutti: un nuovo super-eroe è arrivato in città!

"Save the cheerleader. Save the world."

Grazie a Davide per la segnalazione.
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Per fortuna c'è chi ci pensa...

Una telefonata inopportuna? Un calpestatore di alluci sulla metropolitana? Un superiore che spara cavolate?
Un'imprecazione sta per sorgere dal cuore e non sapete come impedirlo?
Non preoccupatevi. Qualcuno ha già trovato la soluzione.

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Europei di Basket

L'Italia del Basket stecca la prima, in una partita che avrebbe potuto vincere facilmente con un poco di coraggio in più.
A questo punto, diventa fondamentale la partita con la Francia. Mi sa che la strada verso le Olimpiadi di Pechino si è fatta molto difficile.

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Trofeo delle Regioni

Week end dedicato a una delle manifestazioni più importanti dell'intera stagione. E sicuramente quella che genera le maggiori discussioni, basata com'è su una serie di convocazioni che, in un paese di cinquantun milioni di commissari tecnici, sono sempre e comunque opinabili.
Sabato, prova a staffetta in quel di Marilleva 900.
Ai tempi della cinque giorni dei forti si era discusso della possibilità di fare staffette monofamiliari (Davide&Paola, Stefano&Adele, Marco&Mary, etc.), ma la convocazione di Roby e Marco per la selezione Lombarda, incasinava un po' lo scenario. La mia compagna di staffetta è quindi Mary, mentre SteGal67 assume ancora una volta il ruolo di Speaker. La gara è dura, su un terreno un po' accidentato. Paola fa un garone e dà il cambio a Davide davanti a me e al Bellini, che invece partiamo al lancio, non sapendo quale delle nostre compagne di gara è arrivata prima.
Il primo punto è comune, anche se non lo sappiamo. Io ci arrivo prima, avendo attaccato da un punto più semplice ("Uno a zero per me", gli sbatto in faccia). A questo punto l'ansia da gara mi prende e parto a razzo verso la due. Vado bene, senza particolari errori e anche di corsetta fino alla 10, sempre con la paura di vedere apparire il Bellini. Cosa che succede alla 11, dove un brutto errore, in una brutta zona piena di sassi, erbacce e acqua, mi vede oltrepassare il punto e vagare per cinque minuti. Da lì in poi, i punti sono in comune. Provo a uscire dalla 11 per una strada diversa, ma non si passa tra i rovi e torno sulla sua strada. Sbagliamo la 13 e provo a ricollocarmi sul sentiero sperando che lui vaghi ancora un po' nel verde. Non funziona. Decidiamo quindi di giocarci tutto allo sprint. Niente da fare. Stesso tempo. Mi consolo con la vittoria morale dovuta al fatto che io ho fatto 100 metri in più nello stesso tempo, ma soprattutto con quella della staffetta, visto che Mary ha fatto meglio di Adele. Davide e Paola hanno dominato la sfida interna, peraltro come da pronostico.
Domenica, gara individuale a Marilleva 1400.
Un delirio. A cominciare dai cinquanta minuti per andare in partenza, con passaggio in cordata che le mie vertigini ringraziano (senza Roby e Paola non so se l'avrei mai superato).
La gara, poi, è stata un inferno. Tecnicamente non difficilissima fino alla 7, ma su un terreno da brivido, tutto sassi, buche, rami e sterpaglie, condito da dislivelli e passaggi in costa per la gioia di caviglie e ginocchia (che ancor oggi mi fanno male).
La 8 poi è una sorta di jolly senza punti di attacco e da trovare fondamentalmente a c..o. Per andare alla 9 decido di buttarmi sul sentiero molto più in basso perché ormai stufo di massacrarmi su quel terreno infame. La rampa che mi porta verso il mio punto di attacco mi scoraggia definitivamente e decido di mollare, essendo giunto a metà lanterne, ma già a un'ora e quaranta.
Alla fine, il TdR viene vinto da Trentino, su Veneto e Lombardia, tutto sommato come da pronostico. Qui trovate il commento ufficiale, by SteGal67.

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