Questo il nome del tour 2007 degli Elio e Le Storie Tese, anche se ieri in una formazione priva di Rocco Tanica (o forse no, non si è capito bene).
La solita selezione naturale che accompagna molte delle mie proposte ha generato la sola, gradita, compagnia del Dipa.
Il concerto, come sempre, è qualcosa di più della sola esecuzione dei pezzi, a cominciare dai costumi di scena, passando dalle gag con il sostituto tastierista Clayderman Viganò, fino alle coreografie incommentabili di Mangoni.
La folla, poi, partecipa in maniera totale in una sorta di rito collettivo che qui, a Milano, città di origine del gruppo, è ancora più sentito.
Tutti i brani storici sono stati eseguiti (con la sola eccezione di Supergiovane) e ci sono stati anche due brani da quello che dovrebbe essere il nuovo disco. Di queste non ho compreso a pieno la profondità dei testi, ma non erano male.
Il divertimento è stato tanto, la musica buona. Insomma, un bel concerto. Se sarà, causa trasferte lavorative, l'unico, beh, non mi posso proprio lamentare...
Ah! Ho voluto provare a prendere il CD Brulè, ovvero la registrazione della prima parte del concerto registrato al volo e masterizzato a tempo record. Non ho avuto ancora tempo di ascoltarlo, vi farò sapere.
PS. Se devo rispondere al DiPa sulla frase più significativa di "Servi della Gleba", direi "Occhio spento / viso di cemento / lei è il mio piccione / io il suo monumento".
1 giorno fa
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