giovedì, maggio 31, 2007

Happy birthday

E così è passato un anno da quando ho aperto questo blog.
Devo dire che mi sono stupito di essere stato così costante, soprattutto una volta rientrato a Milano.
All'inizio ero senza immagini, senza sondaggi, senza header variabile. Ma soprattutto ero senza lettori.
Adesso, ho un layout più bello, ogni tanto mi diverto a sputtanare il template per cercare di mettere una vaccatina e brucio una settimana a pensarci.
Ma soprattutto ho un piccolo gruppo di fedeli lettori-amici (o amici-lettori), che cresce e che mi piacerebbe commentassero un po' di più (non via mail o in partenza ad una gara di orientamento, ma proprio sul blog). Questo mese ho persino battuto il mio precedente record di visitatori e di pagine lette (e queste sì che sono soddisfazioni!).
Cosa mi/vi aspetta nel prossimo anno di blog?
A dire il vero non lo so, arrivare a 1968 post, arrivare a più di 1968 visitatori al mese, arrivare a toccare il senso della vita, o solo arrivare a sentirmi dire (o leggere in uno dei vostri blog) che un libro, un fumetto, un film, insomma una qualsiasi cosa che ho consigliato vi è piaciuta.
Per l'Orientamento? Beh, per quello ci sono tanti altri blog migliori del mio (a proposito, anche quello di Stegal67 compie un anno, auguri). Ecco, mi piacerebbe scrivere di orientamento quasi come loro (ma soprattutto correre quasi come loro).
Insomma, tanti auguri a PLab, perennemente Work in Progress.

PS. ovviamente un Non-Premio speciale al primo visitatore di oggi.

mercoledì, maggio 30, 2007

Cellular

Di solito non commento film trasmessi alla TV, perché non troppo vecchi da essere dei classici, non troppo nuovi da poter essere visti al cinema.
Ieri sera, però, hanno dato questo film con Kim Basinger e Chris Evans, a me precedentemente noto per essere la Torcia Umana nei film (passato e futuro) dei Fantastici Quattro.
L'ho visto, convinto che sarebbe stato una vaccata, e invece mi è piaciuto.
Certo, la pubblicità ha un po' spezzato il ritmo e lo scontro finale è durato, come sempre nei film americani, un po' troppo, ma nel complesso è stato piacevole.
La vicenda ruota intorno a lei, ex-insegnante di scienze, rapita per motivi ignoti e rinchiusa in una stanza dove i ladri lasciano un telefono rotto. Lei cerca di ricostruirlo e ci riesce in parte, e non potendo selezionare un numero, finisce con il contattare lui, che attraverso diverse vicissitudini riuscirà a scoprire il perché del rapimento, incastrare i cattivi e liberare lei e la sua famiglia.
Il ritmo è discreto, le scene sono abbastanza credibili, i comprimari sono di buon livello.
Le uniche scene un po' sopra le righe sono quando lei cerca (e riesce?) di sopraffare i suoi carcerieri.
Non dico di andarlo a cercare a tutti i costi in videoteca, ma se capita un'occhiatina dategliela.
Voto: 6.5

martedì, maggio 29, 2007

I ricordi sepolti

In un giorno in cui, in realtà senza alcun particolare motivo, sono particolarmente inverso, una parentesi piacevole è stata il nuovo numero di Dylan Dog, "I ricordi sepolti".
La storia non è particolarmente originale, apertamente e dichiaratamente ispirata al film "Big Fish" del mitico Tim Burton.
Ma è comunque piacevole, sospesa tra i ricordi dell'infanzia della bella di turno e le sue paure del presente, da affrontare e vincere proprio rivivendo i primi.
In tutto ciò, come spesso nelle ultime storie, l'investigatore dell'incubo non è il principale attore, ma semplicemente un sostegno, un aiuto, come a voler dire che le proprie paure si vincono da soli.
Ovviamente, nella storia c'è anche qualcos'altro, che non vi dico, altrimenti vi rovino la sorpresa, che a leggere attentamente proprio sorpresa non è (o almeno non del tutto).

E il mese prossimo, 250° numero, tutto a colori e soprattutto con papà Tiziano Sclavi ai testi.

lunedì, maggio 28, 2007

Non-Premio al Navigatore Ignoto

Avevo deciso di assegnare un non-premio al quattromillesimo visitatore.
Purtroppo, mi risulta essere uno sconosciuto napoletano che è capitato qui per tradurre dalla smorfia napoletana un sogno che contiene una sedia a rotelle. Il blog non gli sarà assolutamente servito, ma spero che i numeri del lotto gli abbiano poi portato bene (e a quel punto del mio non-premio non se ne fa nulla).
A questo punto il non-premio va al fortunatissimo navigatore che cercava qui (!) informazioni sulla festa interista per lo scudetto 2007 (lo scrivo completo così, magari, ci casca qualcun altro).
Gli è proprio andata male....

Ridateci lo stile Juventus

Non è tanto per la discesa in serie B o per lo scandalo che l'ha causato.
Ma per quello che temo stia per arrivare.
Prima di tutto, il fatto che un allenatore che ha avuto il coraggio di mettere il suo nome e la sua faccia in un compito tanto scomodo e da cui ci poteva solo rimettere, sia stato costretto ad andarsene appena l'obiettivo è stato raggiunto mi pare proprio brutto.
Secondo, il fatto che per il prossimo allenatore giri il nome di colui che rappresentava il quarto elemento della dirigenza corrotta e che è scappato senza troppi saluti proprio nel momento in cui la società si girava verso di lui per ricostruire la squadra, mi fa pensare male. (Tra parentesi, aggiungiamo anche il fatto che il suddetto sta proprio sui marroni di coloro che hanno accettato un anno di sacrificio pur di non tradire la maglia e i soldi ricevuti).
Terzo, il fatto che la dirigenza non mostri di avere in mano la situazione, che le voci si rincorrano, che ci vogliano quasi ventiquattro ore per avere la conferma di un fatto chiaro e lampante come le dimissioni dell'allenatore, mi fa pensare che il vecchio stile Juve non c'è più e che il prossimo anno sarà difficile distinguere la vecchia Signora dalle altre squadre caciarone.
D'altra parte, mi rendo conto che è decisamente più semplice fare i signori quando si vince, che quando si perde (anche se in quei nove anni di digiuno di scudetti, non ho visto grosse cadute di stile, con la sola esclusione forse della sostituzione di Zoff con Maifredi).
Spero di sbagliarmi (e dire che volevo staccarmi sempre di più da questo sport malato, ma al cuor non si comanda...)

venerdì, maggio 25, 2007

Trova l'uellino

Metto in evidenza il concorso "Trova l'uellino", ovvero indicare tutti i corridori UL che appaiono nel servizio sui campionati di Fusine, anche quelli che corrono con tute diverse da quella sociale.
Ce ne sono alcuni ben nascosti.

E giusto per dimostrare che non è per farmi notare a tutti i costi, io nel video non appaio.

Un non-premio al primo che li indica tutti. E già che si parla di Non-Premi, altri due stanno per arrivare, ovviamente non vi dico perchè (ma almeno uno è facilmente intuibile).

Saper vincere

Facendo seguito al mio precedente post, mi preme sottolineare alcune cose.

Mi rendo conto che essere interisti non è mai facile, nemmeno quando si vince.
Ma prendersela così tanto per una banalissima Champions, mi sembra esagerato. A me sembravano più umilianti i gol presi dalla Roma in finale di Coppa Italia.
In fondo, gli interisti sono sempre stati i più simpatici, con quella loro aria di superiorità che veniva dalla consapevolezza di essere i migliori sulla carta, anche se poi il campo non confermava.
Quando finalmente riescono a finire davanti a tutti, devono convivere con un peccato originale (vedi retrocessioni, penalizzazioni, impossibilità di fare acquisti per tutti gli avversari).
Vincere uno scudetto quando si è l'unica squadra con risorse adeguate per poterlo fare non può dare troppo piacere (nonostante i festeggiamenti e i proclami), ma vedere le altre squadre che concentrandosi sui soli obiettivi raggiungibili ottengono il massimo con molte meno risorse è veramente frustrante.
Smonta ogni discorso sull'effettiva superiorità dell'Inter, svaluta il successo, importantissimo, finalmente ottenuto, ma soprattutto fa nascere un dubbio fondamentale: "Ma gli anni scorsi abbiamo perso perchè questi rubavano o eravamo davvero delle pippe?".

Io penso la seconda, ma forse pesa un po' il fatto di essere juventino (anche se ammetto, come sempre ho fatto, che le penalizzazioni e le retrocessioni sono state sacrosante se non addirittura troppo piccole).

La classe dei Milanisti, invece, mi ha stupito. Un messaggino pacato, tranquillo, assolutamente delicato come questo, dimostra delle qualità non comuni, proprie di chi è abituato a vincere.

giovedì, maggio 24, 2007

Finale Louis Vuitton Cup

E così la finale sarà tra Emirates Team New Zealand e Luna Rossa.
Sapete già chi tifo e chi penso che vincerà.
Non dico altro, per non rovinare la mia striscia di pronostici.

Spero solo siano delle belle regate, e di riuscire a vederne qualcuna.

Orienteering in TV

Ieri sera, su Rai Sport Satellite, è stata trasmessa la cronaca dei Campionati Italiani Sprint di sabato scorso.
L'ho registrata, se a qualcuno interessa.
Le immagini sono secondo me molto belle, e avendo lasciato i rumori di sottofondo rende molto l'idea di cosa si fa.
Il commento, invece, non mi ha convinto molto. Al di là del problema dei nomi (Sciacaguler, aka Schgaguler, sia Klaus sia Eva, proprio non gli veniva), il commentatore non è mai stato coinvolgente: non dico metterci l'enfasi del buon Galletti, di Isella o di Rinaldi, ma almeno un po' di partecipazione sugli arrivi dei principali atleti ci sarebbe stata bene. Inoltre, non si capiva se il commento era in diretta o se si simulava soltanto, la diretta, mentre le immagini facevano capire che era un montaggio successivo.
Comunque mi sembra un significativo passo avanti nella promozione del nostro sport. Per migliorare c'è sempre margine. Come anche per ottenere più spazio e attenzione.

Diavolo di un Superpippo

Nella mia sportività suprema, frutto del totale disinteresse per le terrene vicende calcistiche, ma soprattutto nella mia gioia nel prendere per i fondelli gli interisti, non posso non fare le congratulazioni al Milan per una meritatissima vittoria nella finale di ieri.
Come sempre SuperPippo Inzaghi ha lasciato il segno, e senza neanche buttarsi troppo per terra. Per quanto antipatico possa essere (anche quando era juventino non lo sopportavo...) ha sempre il fiuto per i momenti decisivi.
Ovviamente la parte più divertente è stata stamattina la rabbia e le reazioni scomposte degli interisti, a cominciare dal barista sotto l'ufficio che solo poche settimane fa aveva tappezzato il locale con stemmi e bandiere nerazzurre.
Eh già! Brutta roba l'invidia!

mercoledì, maggio 23, 2007

Trenta euri spesi bene

E' un periodo che me le tiro proprio addosso.
Dopo la gufata sui Campionati Italiani Sprint (dove comunque i mie tre punticini li ho fatti nonostante tutto), ieri sono andato a vedere l'Olimpia Milano contro Varese.
E' stata la partita più brutta che abbia mai visto dai tempi delle partitelle di minibasket. E non perché Milano abbia perso (che avrebbe comunque il suo peso nel giudizio), ma proprio perché è stata brutta.
Pessime percentuali al tiro, azioni confuse, scarse idee; insomma, se mandavano in campo, che so, SteGal, DiPa o il mio capo (ex-centro di serie C), facevano più bella figura.
E il fatto che, nonostante il pessimo gioco, Varese abbia vinto solo di nove, fa capire il livello delle due squadre.
Non capisco poi i commenti positivi su Bulleri, che secondo il mio modesto parere ha fatto schifo tanto quanto gli altri (Gallinari escluso, forse).
A questo punto, torno nella mia beata ignoranza dell'andamento della squadra, così magari porto buono...

martedì, maggio 22, 2007

Basket Playoffs

Non solo NBA (che peraltro sto seguendo poco), ma anche Serie A italiana.
Stasera gara-3 dei quarti di finale tra Olimpia Milano e Varese, con i primi in vantaggio 2-0.
Organizzata trasferta di gruppo coi colleghi, solo in parte rattristata dalle grane lavorative.
Mi spiace per il varesotto LucaS, ma se butta male verrà sacrificato sull'altare del tifo.

Forza Olimpia!

lunedì, maggio 21, 2007

Luna Piena

In questo week-end orientistico, non ho potuto vedere le due brillanti regate di Luna Rossa con le quali gli americani di BMW Oracle sono stati gentilmente rimandati a casa.
Non è necessario sottolineare il mio piacere (anche se devo ammettere di aver sbagliato il pronostico, come sempre mi succede).
Visto che gli unici voti nel sondaggio indicavano come sfidanti di Alinghi proprio gli americani, ho azzerato i contatori e aggiornato il sondaggio. Votate, votate, votate.

PS: a proposito di pronostici sbagliati, gli amici milanisti hanno ringraziato per quello prima dei quarti di Champions. Visto che insistono, mercoledì mi lancerò nell'ultimo.

Il ritorno della Signora

La Juve ha riguadagnato sul campo la serie A.
A questo punto manca solo la vittoria del Milan ad Atene e la salvezza della Reggina e il purgatorio dei rei di Calciopoli sarà finito.
Dire che questo sia servito per pulire il calcio, mi sembra esagerato.
Però è servito a ripulire me dall'eccesso di calcio e ad avvicinarmi ulteriormente ad altri sport.
Speriamo che duri...

Stira e Ammira

Ovvero il sabato e la domenica ai Laghi di Fusine.
No, non è che ho passato il week-end con ferro e appretto (anche se domenica avrei anche potuto).
Sabato mattina partenza per il Friuli-Venezia-Giulia, con cinque ore abbondanti di macchina, per raggiungere la sede dei Campionati Italiani Sprint (per il resoconto ufficiale, questo è il sito), una delle pochissime occasioni per me per fare punti e quindi molto sentita.
La giornata è stupenda, il posto fantastico, incuneato tra i monti ancora parzialmente innevati.
Mi avvio per la partenza, con in testa il tarlo di non essere abbastanza concentrato, anche se Farah, che saliva con me, penserà il contrario, tanto stavo zitto.
Arriva il mio minuto e contrariamente al mio solito parto forte (per carità, è un forte relativo). Punto 1 bene, punto 2 con piccolo errorino ma comunque bene; lì mi raggiunge (o lo raggiungo io, non so) un baldo giovane che si butta a rotta di collo verso la 3. Io lo seguo, con un ritmo analogo.
Errorino arrivando sul prato, dovuto probabilmente alla velocità elevata, ma correggo subito. La caviglia sinistra mi fa male, forse nella discesa l'ho posata male. Punzono la 3 e mi lancio verso la 4, con la testa distratta per capire cosa segnala la caviglia.
E lì succede il patatrac. Inciampo, metto male la destra e sento un dolore fortissimo alla coscia.
Stiramento. Provo a camminare, a correre neanche se ne parla. Dopo sei minuti per fare tre punti, ce ne metto dodici per attraversare il prato. La testa va via, non capisco più bene neanche dove sono. Due pensieri si alternano, ritirarsi, finirla ad ogni costo. Per dove mi trovo, non fa molta differenza, almeno fino al punto spettacolo.
Il problema è che la rabbia, il dolore, il pensiero di aver fatto tanta strada per niente, mi deconcentrano e inizio a sbagliare veramente tutto. Non guardo più la cartina, vado assolutamente a casaccio in una zona peraltro priva di riferimenti chiari.
Con notevole sofferenza arrivo alla 11, il punto spettacolo, e sarei anche pronto a prendere il corridoio dell'arrivo.
Ma come sempre nelle occasioni "punto spettacolo+infortunio", qualcuno è lì a prendermi in giro, io mi impunto e decido di finirla.
Arrivo al traguardo in 58 minuti abbondanti, non sapendo come sentirmi, se arrabbiato, deluso, o contento di averla comunque finita.
Direi buona la prima (soprattutto dopo aver visto gli intertempi miei e dei miei compagni di squadra sui primi punti).
Domenica quindi dedicata ad ammirare il paesaggio, mentre gli altri si lanciavano nella prova di Coppa Italia (la seconda che salto quest'anno). Una parte di me voleva comunque provare a fare un giretto, ma il pensiero delle gare vacanzifere mi ha riportato a più miti consigli.
Che poi, vista il resoconto degli atleti, la cartina, la gara degli altri, l'infortunio del Caffa (auguroni!), penso di aver fatto bene.
La delusione è tanta, la stanchezza, viste anche le sei ore abbondanti di auto per il rientro, pure.
Quello che resta, comunque, è un'immagine di un posto fantastico. Se vi capita di andare da quelle parti, non perdete l'occasione di farci un salto. Il posto merita proprio.

venerdì, maggio 18, 2007

Week-end on the road

Questo fine settimana, Campionati Italiani Sprint e Coppa Italia ai Laghi di Fusine, praticamente al confine tra Italia, Austria e Slovenia, vicino a Tarvisio.
Al di là del passare oltre Udine, sede del mio anno di servizio alla patria, la cosa che mi lascia un po' inverso sono le cinque ore di auto che mi aspettano.
Comunque, sono in lizza per il titolo italiano assoluto. Aspettatevi sorprese ;-P

Cenerentoliadi maggioline

Ieri sera, come tutti i terzi giovedì del mese, Cenerentoliadi alla Città del Gioco.
Mi sono piaciuto. Sono stato in grado di risolvere tutti i giochi tranne uno (il solito poligono magico), in alcuni casi anche in tutta velocità. Persino nel gioco buffo, quello in cui bisogna indovinare le parole di un brano di un libro (scelto a caso tra quelli usciti in libreria nell'ultima settimana), sono stato particolarmente illuminato.
Si vede che, ad andare regolarmente, i miei neuroni stanno riprendendo un po' di ritmo e stanno riabituandosi al tipo di enigmi.
Ovviamente, il fatto di essere andato bene non significa aver vinto. Però è stata combattutissima. La mia squadra è arrivata terza a un soffio dal primo e dal secondo.

Come sempre, a lato del gioco, ci sono state chiacchiere e scoperte interessanti.
Su tutte, il fatto che il 16 giugno prossimo ci sarà il Campionato Italiano di Puzzle.

Vi lascio con uno degli enigmi, per me facilissimo (infatti ho bruciato tutti), per il campionissimo xmau non così semplice (tanto per dire che il bello dei giochi di Aldo Spinelli è che non solleticano mai due volte la stessa area del cervello):
"Eva e Ave sono gemelle. Eva è nata mezz'ora prima di Ave, ma il certificato all'anagrafe indica il contrario. Come è possibile?" Ovviamente non si tratta di un errore materiale di trascrizione.

giovedì, maggio 17, 2007

Lune Rosse

Giornata all'insegna della Luna Rossa, per ben due motivi.
Il primo, la brillante vittoria di ITA94 nella semifinale della Louis Vuitton Cup. Se si tiene conto che conduce 2-1 e che quell'uno di BMW Oracle è stato un regalo improvvido, si può essere lievemente ottimisti.
Il secondo, ho finalmente in mano gli attesissimi primi due DVD di Atlas Ufo Robot. Il bambino che c'è in me sta urlando di gioia e chiede quando riuscirà a vederli.
Purtroppo dovrà aspettare un po'.
Stasera Cenerentoliadi (Luna sì, ma non rossa). Sabato mattina si parte presto per i Laghi di Fusine. E sono anche in un punto critico di FFXII...

mercoledì, maggio 16, 2007

Quarantadue

Ovvero la risposta definitiva.
Sono un paio di giorni che il lavoro mi occupa con il classico problema in cinque equazioni e tre incognite, quello insomma da classica irrisolvibilità, e questo mi rende abbastanza scontroso.
Oggi, però, tramite informazioni di primissima mano e di accurata fonte, ho trovato il bandolo della matassa.

lunedì, maggio 14, 2007

Un week-end di tutt'Ori-poso

In realtà il giochino di parole si presterebbe di più ai posatori delle lanterne, ma dato che comunque anch'io ho portato il mio granello di sabbia nell'ingranaggio, posso vantarmene.
Sabato mattina, ultima prova della Milano nei Parchi 2007. Il periodo non è più quello ottimale per le scuole e quindi la partecipazione si è limitata ai singoli interessati, con qualche defezione di orientisti che si preparavano per la gara a Paullo del pomeriggio.
Io ho aiutato a metà, nel senso che sono andato e visto che c'erano quasi più organizzatori che partecipanti, ho ceduto ai bisogni del mio corpo e sono tornato a casa per riposarmi.
Il pomeriggio, parte riposo, parte acquisti, niente Paullo (i partecipanti mi hanno detto che carina sì, ma con un caldo bestiale e poche scelte di percorso).
E si arriva alla domenica, con un autentico tour de force.
Prima, collaborazione in partenza per la gara Nazionale di Centro Storico (qui il resoconto ufficiale).
Finite tutte le partenze, prendo la carta MB (categoria non agonistica con soli tre partecipanti) e mi lancio a provare il percorso. Corricchio e mi diverto: alcune scelte in boschettini e prati sono molto poco Centro Storico (soprattutto se consideriamo il fatto che sono arrivato alla gara in Metropolitana) e per un po' mi sembra di avere un tempo decente. Poi il fiato finisce e inizio a rallentare: guardo l'orologio e mi domando "Ma dove diavolo sono finiti gli ultimi dieci minuti?".
Continuo a corricchiare, faccio qualche imprecisione, alla fine ci metto 53 minuti abbondanti e arrivo terzo.
Non sono soddisfattissimo, ma comunque mi interessava provare la cartina che, in quanto UL, ospita sempre eventi da noi organizzati (ai quali, quindi, è sempre difficile riuscire a partecipare). I miei complimenti al cartografo, Remm, e al tracciatore, Paolo F.
Rientro al centro gare e visto che non c'è particolarmente bisogno di aiuto, mi metto in attesa della gara di Trail-O del pomeriggio.
La gara mi piace, anche se faccio tre errori. Il problema è che non studio le regole e al punto di osservazione entro spesso in difficoltà. Una lanterna poi era talmente lontana dal punto di osservazione che la mia miopia non capiva assolutamente cosa guardare.
Comunque, ancora una volta, bravo al tracciatore e grazie a tutti i collaboratori.

Finita la bi-gara, rientro a casa e decido di vedere se una delle nipoti ha voglia di venirmi a trovare (leggi, una delle sorelle ha voglia di passare a salutare).
Vince la gara Giorgia, che entra in casa e pensa che, come tutte le mattine, i genitori stiano per affidarla a un baby-sitter, quel pazzo dello zio, e inizia a piangere.
Quando si calma, decide che non conosce la casa e inizia a sgambettare per ogni dove, attentando nel contempo a tutti i miei DVD. Ed è qui che ho perso l'occasione, quella di metterle in mano la piantina dell'appartamento e iniziare a spiegarle cos'è l'orienteering. Spero di recuperare in futuro...

La sera, partita a Caylus, per la prima volta in tre, io Roby e Stegal (alla sua prima partita). Il risultato finale è stato il solito, Roby ha vinto, anche se fino a due turni dalla fine sembravo in testa io. Il mio problema con la strategia di Roby è che, anche se la marco stretta, ha sempre un'altra via di uscita (se non è il castello, è il torneo; se non è il torneo, è l'edifico residenziale; etc.). Ieri sera, sono riuscito a coprire tutte le basi fino al penultimo turno, dove con scatto felino e abile mossa ha costruito un palazzo residenziale da 26 punti e se ne è andata verso la vittoria.
Ah, ma la prossima volta....

Alle 23.00, sono crollato sul letto. Oggi, qui in ufficio, finalmente mi riposo...

venerdì, maggio 11, 2007

Ori-week-end

In un periodo in cui il lavoro mi prende abbastanza (fate conto che ci sono colleghi che sono passati alla grappa in pausa pranzo per tenersi su...), il week-end arriva sempre come una boccata d'aria.
Questa volta abbiamo:

Aggiungerei commissioni, Caylus, TV per mio padre, visita alle nipoti (che ormai non mi vedono da settimane).
Direi che è già lunedì e mi sento stanco...

giovedì, maggio 10, 2007

Intrigo Internazionale e Guerra Mondiale

E' un po' che non parlo delle mie letture fumettistiche, fondamentalmente perchè non mi hanno esaltato particolarmente.
Sul lato Bonelli, non ci sono state storie notevoli, con la sola eccezione della prima storia presente sul Maxi Nathan Never, Intrigo Internazionale. Una storia tesa, piena di complotti politici, mescolati con tragiche storie d'amore e legami di sangue, da non sapere mai con certezza chi sta dalla parte dei buoni e chi dei cattivi. Peccato che la seconda storia dell'albo non fosse altrettanto piacevole.
L'universo Marvel, dopo la cataclismatica conclusione della Guerra Civile e la morte di Capitan America, si sta assestando, ma l'ordine che sta emergendo non mi piace molto.
Dato che non è possibile tenere il ritmo a mille per troppo tempo, ci sono stati alcuni numeri più pacati, anche se non privi di novità: una nuova formazione per i Fantastici Quattro, una miriade di squadre di Vendicatori, la famosa/famigerata "Iniziativa" per la gestione di tutti i supereroi che si sono registrati.
Ma in tutto ciò manca qualcosa, anche se non so bene cosa.
La scossa a tutto ciò la promette la prima delle maxi-saghe estive in programma alla Casa delle Idee (la seconda riguarda gli X-Men e promette di mettere un nuovo status quo dopo gli eventi di "House of M" e la conseguente Decimazione della popolazione mutante).
World War Hulk vedrà la vendetta del Golia Verde contro gli Illuminati, il gruppo segreto di mega-cervelloni che sta dietro le principali scelte dell'Universo Marvel (Reed Richards, Tony Stark, Charles Xavier, Black Bolt, Dottor Strange), reo di averlo esiliato su un altro pianeta, ma soprattutto di averne causato poi la distruzione (accidentale?) dopo che era riuscito a diventare re e a trovarsi una regina con tanto di erede in arrivo.
Come questa vendetta si tradurrà nei fatti lo ignoro, spero che sia di livello. Il prologo ha iniziato a mettere in campo le due fazioni che si scontreranno. La cosa che mi dà più fastidio, come già nella Guerra Civile, è il comportamento di alcuni personaggi, che mi sembra cozzi un po' con come erano fino a qualche tempo fa, in questo caso Reed Richards.
Stay tuned per ulteriori aggiornamenti.

Louis Vuitton's Cup Semifinals

E così la Louis Vittuon's Cup ha determinato le semifinaliste.
Come previsto, anche se con più fatica di quanto pensavo, New Zealand è arrivata prima e si è scelta l'avversario più abbordabile, gli spagnoli di Desafìo,
Luna Rossa ha conquistato in scioltezza la semifinale, ma non mi ha convinto. Speriamo che si sia tenuta le armi migliori per le gare che contano davvero.
Mascalzone Latino, mi ha subito dato la sorpresa, battendo New Zealand, ma poi non è stato capace di fare il salto in avanti (mancanza di esperienza?) che serviva.
Il tifo, ovviamente, va sempre verso ITA94, ma vedo difficile il passaggio del turno contro BMW Oracle.

mercoledì, maggio 09, 2007

Voli pindarici

Ogni tanto rimango colpito da strane coincidenze che mi succedono.
Stamattina, mentre mi lavavo i denti (classico momento in cui il sistema si avvia e i pensieri più interessanti trovano spazio, prima di essere scacciati dalle incombenze della giornata), stavo pensando se rispondere con un post apposta al commento dello speaker sul perché dei miei cinque film ossessione.
Mi sono così trovato a pensare ai film che vedevo ai tempi del liceo, tra i quali, non so perché è emerso il noiosissimo Gothic, versione cinematografica della notte in cui, per gioco secondo la leggenda, vennero creati due dei più famosi racconti dell'orrore moderno, "Frankenstein" di Mary Shelley e "Il Vampiro" di John Polidori. Il film era terribile, l'avevamo visto solo perché consigliato dalla prof. di inglese, visto che stavamo studiando Byron e Shelley (secchioni leccaculo!).
Il ricordo sarebbe finito lì e non meriterebbe alcuna particolare attenzione, se non fosse per il nuovo libro che ho iniziato poco dopo in metropolitana.
Si tratta di "Incubi", una antologia di racconti horror scritti da autori italiani, alcuni dei quali famosi per essere sceneggiatori di Dylan Dog e Dampyr.
La prefazione mi mette subito in difficoltà, parlando dello scontro fra il lato Apollineo e quello Dionisiaco della personalità (aiuto! ma che libro mi son comprato!?!). Ma ecco che a riportarmi su un terreno noto arriva il racconto della notte che ha ispirato il film di cui sopra.

La domanda è sorta spontanea: ma è un caso che proprio stamattina, proprio prima di aprire quel libro (e io non sono un frequente lettore di horror), abbia ricordato proprio quel film che era sepolto da dozzine di altri film monnezza che ho visto negli ultimi vent'anni? O i pensieri sono come formichine che seguono tracce a noi invisibili che alla fine le portano nei posti più ricchi di briciole?

A questo punto so anche quale sarà la vostra, di domanda: ma tutto sfoggio di inutile cultura, giusto per farsi bello, doveva proprio finire con una tale banalità?

PS.: il libro promette bene, vi farò sapere se mantiene..

martedì, maggio 08, 2007

Campionati Italiani Middle 2007

Come accennato in precedenza, lo scorso week-end mi ha visto partecipare alle gare in Val Vigezzo.
Ci sono alcune gare all'anno, sempre le stesse, che mi causano la classica "ansia da lista base". Ovvero mi dico: "Se quei due punti in lista base non li faccio in queste gare, corte e senza distinzione per punteggio, non li faccio più".
E quindi mi iscrivo alla MA, come se fossi un Elite.
Ecco, appunto, come se...
La gara era sugli 8,5 Kmsf (leggetevi il mio post sulla Baviera per vedere come reggo quelle distanze), con dislivello notevole.
I primi punti sono andati discretamente, leggera corsetta, precisione in lettura. Alla 6, primo errore: battezzo un punto al di là del torrente e quindi mi arrabatto a trovare un attraversamento, ma arrivato al punto, scopro di doverlo riattraversare. La 7 è una tratta lunga, io sono deluso dall'errore e già in debito di ossigeno, dopo un po' di titubanze, opto per la strada, più lunga ma più percorribile. Le lanterne successive sono tranquille, anche se il problema di stampa (giallo sopra nero e quindi pietre e sentieri poco leggibili) mi da abbastanza fastidio.
Erroraccio alla 13, sbagglio l'uscita dal prato e mi localizzo male, solo l'incontro con Bellini (che si spatascia al suolo per rispondermi) mi fa capire di essere corto. Mi rilocalizzo e parto a razzo. Arrivo sulla lanterna e lì ritrovo Bellini, solo che è la 14: lui è corretto,io devo tornare indietro alla 13, a 50 metri. Da lì in poi vado pianissimo, ma non sbaglio più (anche se alla 20 non mi torna più il numero di lanterne fatte con gli intertempi sul cronometro e vivo la fine gara nell'ansia di andare verso una PM).
Alla fine della gara, centro la finale B (bella forza, due erano!) e qualche punticino in lista Base.
Domenica, dopo l'amichevole chiacchierata con l'albergatrice, parto per la gara con tutta la tranquillità possibile, anche se Rebelot mi parte due minuti dietro e ci siamo giocati un caffè sul fatto che ci si incontri in gara.
La gara della domenica è per me molto lenta, con molti errori (a cominciare dalla 1) e una sola scelta azzeccata. Il risultato è che per una gara che rispetto al giorno prima ha pari lunghezza ma 200 m di dislivello in meno io ci metto un minuto in più.
In conclusione, il bosco era molto bello (a me è piaciuto più quello del sabato, ma comunque molto belli entrambi), il tempo clemente, i percorsi impegnativi e non banali, l'organizzazione ottima (su tutti lo speaker).
Io il mio obiettivo l'ho ottenuto, e anche se non l'ho meritato sicuramente me lo sono sudato.

Ah, dimenticavo. Per i risultati seri, potete leggere qui o qui.

A nastro continuo

La solita mania dei sondaggi, cui anche il sottoscritto è sensibile, ha portato gli inglesi a farne uno sul film ossessione, brutto modo per indicare un film che uno rivedrebbe volentieri infinite volte.
I miei cinque (ma cinque sono proprio pochi...), in ordine sparso, sono:

  1. Harry, ti presento Sally (i primi 45 minuti sono impagabili)
  2. ...altrimenti, ci arrabbiamo (è il primo film che abbia mai visto al cinema e la dune buggy rossa con la cappottina gialla è scolpita a fuoco nella memoria)
  3. Frankestein Junior (si dice Frankenstone)
  4. The Blues Brothers (ho visto la luce, ma non è stata colpa mia)
  5. Animal House (Toga! Toga!)
E i vostri?

lunedì, maggio 07, 2007

Una receptionist simpatica

Il week-end in Val Vigezzo è andato abbastanza bene (delle mie gare e dei tristi risultati conseguiti parlerò in altro post).
L'albergo in cui abbiamo soggiornato non era malaccio, peccato per la signora alla receptionist, che se avessi dovuto sopportare per due giorni, probabilmente non sarebbe sopravvissuta a morte violenta.
Si comincia con l'arrivo all'albergo in cui scopriamo che avevamo una tripla al posto di una delle doppie prenotate.
"Guardi, lei signora (rivolta a Roby) ha telefonato l'altro giorno per aggiungere un letto".
Ovviamente nessuno di noi aveva mai telefonato e il dubbio è rimasto finchè non si è scoperto che un altro orientista aveva chiamato per aggiungersi a un altro gruppo alloggiato nello stesso albergo, e siccome nessuno dei due sapeva il nome sotto cui era stata fatta la prenotazione, la signora ("Tanto sono di Milano...") l'aveva aggiunto al nostro gruppo (fortunatamente, si trattava di persona simpatica e veramente a modo).
Poi si scopre che:

  • niente riscaldamento ("Perchè il comune non lo permette, ma nella dependance sì perchè e come se fosse casa privata"),
  • niente phon in camera ("Perchè sa quanti ce ne hanno fregati"),
  • niente possibilità di scelta tra i vari primi a disposizione (qui non abbiamo capito perchè, so solo che a noi hanno portato A e solo dopo hanno iniziato a chiedere agli altri se volevano A o B, mentre a noi "Visto che avete preso A, niente B?"),
  • "Vi lascio la camera fino alle 15.00", salvo poi lamentarsi se tenevamo la stanza fino alle 15.00 e soprattutto togliere l'acqua calda (sia mai che dopo una gara di corsa uno pensi di farsi una doccia)
  • solo pagamento in contanti e conto unico (ovviamente comunicato alla mattina quando tutti ormai erano andati alla gara)
A mente fredda, molte di queste cose sono anche ragionevoli, ma il modo in cui venivano presentate faceva subito saltare i nervi.
Visto che qualcuno dice che sono io quello che tratta male le cameriere e quindi si può pensare che sia prevenuto, comunico che non ho visto un gruppo uno tra gli orientisti alloggiati in quell'albergo che non abbia avuto da discutere con la signora (e come ben sapete, gli orientisti sono persone abituate a viaggiare e alle scomodità, presente escluso).

Se state per andare a S.Maria Maggiore, scrivetemi, vi dico quale è questo albergo da evitare.

venerdì, maggio 04, 2007

Senso di appartenenza

Io tendenzialmente evito di parlare di lavoro in questo blog.
Prima di tutto perché per me "è solo un male necessario tra un hobby e un altro" (per citare il mio sondaggio), e poi perché le follie che avvengono nel mio ufficio non sono troppo diverse da quelle che succedono negli altri.
Se uno proprio vuole riderci su, si guardi Dilbert.com (a me arriva in mail tutti i giorni).
In questi giorni però una serie di fatti ha suscitato la mia ilarità.
La mia azienda, dopo un periodo di difficoltà, ha deciso che il modo migliore per uscirne è ridefinire la propria immagine e il proprio posizionamento sul mercato.
Per fare questo ha iniziato con il definire la nuova Vision e la nuova Mission in quattro poster che sono stati appesi nel corridoio di ingresso. Il fatto che questi cartelli cadano ad ogni alito di vento quando la porta si apre non sembra un buon segno...
Poi, in allegato all'ultima busta paga, ha fatto una sorpresa a tutti i dipendenti: una bellissima sacca di tela con dentro alcuni rutilanti gadget quali una penna a sfera, un blocchetto per i memo, un blocco per appunti, tutti griffati con il nostro brand.
Questi oggetti dovrebbero aiutarci ad aumentare il senso di appartenenza ad un unico progetto, ad un unico scopo, ad un unica famiglia.
Una sacca di tela che avrei qualche remora a usare per andare al supermercato, un blocchetto con 10 (dieci) memo, un blocco dopo mesi di cancelleria razionata e una penna a sfera; come famiglia ha un po' il braccino corto...

mercoledì, maggio 02, 2007

Spider-Man 3

Ieri, ore 19.45. Driiin. Driiin. Suona il telefono.
"Ciao Piero, sono Massimo. Visto che Alessia è tranquilla e tua sorella altrettanto, ti va di andare a vedere Spider-Man?"
Io, che avevo buttato l'idea ai miei compagni di viaggio bavaresi riscuotendo risposte tipo "meglio altre tre gare", non ho potuto esimermi e via per la Prima Visione (sapendo per certo che me ne beccherò almeno un'altra).
Ovviamente, un'organizzazione all'ultimo momento non poteva che portare a due bellissimi posti in prima fila (era dai tempi dell'anteprima nazionale di 007 Vendetta Privata che non avevo i classici posti da torcicollo).
L'altra cosa fastidiosa è stata che alle due ore e venti di film hanno aggiunto quaranta minuti tra ritardo nell'inizio e intervallo a metà (cosa un tempo abituale, ma ormai solo fastidiosa).
Lo dico subito, il film è fantastico. 250 milioni di dollari spesi bene (anche se qualche blooper è rimasto, stile la maschera che miracolosamente ritorna sulla testa di Peter).
Gli attori principali ormai vestono i panni dei personaggi come una seconda pelle, Stan Lee e Bruce Campbell fanno i loro classici camei da sbellicarsi, i nuovi attori entrano alla perfezione in un ingranaggio ormai oliatissimo.
I miei timori erano relativi al fatto di aver riempito il film di villain e a come riassumere in poco tempo storie che su carta avevano richiesto moltissime pagine. Per non parlare della presenza di due personaggi rischiosi come Gwen Stacy e suo padre.
Devo dire con somma gioia che tutti questi timori erano assolutamente infondati. La sceneggiatura tiene costantemente in equilibrio tutte le sottotrame (compresa quella un po' melensa della storia tra Peter e MJ), ricongiungendole nel finale in un modo che, anche se mai raccontato in un fumetto, è pienamente in Spider-Style.
Gli attori sono stati resi identici alle rispettive versioni disegnate (pur avendola vista in "The Village" e in "Lady in the water", non mi ricordavo Bryce Dallas Howard così bella e così identica a Gwen), gli effetti speciali usati per Venom e soprattutto per l'Uomo Sabbia erano fenomenali, il ritmo sempre alto.
Di più non dico per non rovinarvi la visione, che ovviamente vi consiglio caldamente.
Per quanto mi riguarda, non vedo l'ora di rivederlo in una posizione un po' più comoda.
Voto: 9 (possibile rialzo dopo seconda visione).

Schott-Zwiesel-Kristallglas-Not-O-Event -

A lato delle gare, mi preme ricordare:

  • il mio tedesco sta migliorando, riesco a capire molte parole, anche se ancora non so mettere insieme una frase (ma soprattutto, se nel bosco devo discutere di una lanterna, ne so dire il numero, qualunque esso sia)
  • ho visto un bellissimo cerbiatto in gara
  • ho mangiato benissimo e tantissimo (una menzione particolare per la spargelcremesuppe)
  • ho rivisto dopo molti mesi il bel Danubio blu (dovrei fare un mash-up su Google Maps di tutti i posti bagnati dal Danubio da me visitati)
  • abbiamo visitato Passau (città dei tre fiumi) e Regensburg, veramente carine
  • la Baviera è veramente bella
  • se non sapete come addormentarvi, suggerisco l'accoppiata Camomilla in tazza + Snooker in Tv, a noi bastavano cinque minuti

Schott-Zwiesel-Kristallglas-O-Event

Eccomi di ritorno dalla 3 giorni (+ prologo) in Baviera.
Introdotta da questo video delirante (che per fortuna non ho visto prima di partire) si è trattata di una manifestazione organizzata in un bosco SPETTACOLARE e baciata da un tempo fantastico (sole, brezza a tenere bassa la temperatura).
L'unica pecca, come sempre, la mia prestazione.
Ho affrontato il prologo, che mi vedeva sullo stesso percorso di tutti i miei compagni di viaggio (SteGal, Roby, Davide & Paola), con troppa foga, non supportata dalla sveglia all'alba, dal McRoyal del pranzo e dalle sette ore di viaggio. All'arrivo sono letteralmente stramazzato al suolo e ci sono voluti venti minuti buoni per riprendermi.
Conseguenza, il giorno successivo mi sono fermato: non mi sono sentito di fare 2800m+240m di dislivello solo per arrivare in partenza di una gara da più di 8 kmsf.
I giorni successivi ho affrontato le gare con molta calma, essendo ormai fuori classifica.
Gare lente, faticose (sempre sopra gli 8 kmsf, alla faccia del kurz), ma almeno con pochi errori (concentrati nei pochi tratti di corsetta), anche se ho il dubbio di non aver fatto le scelte migliori nei trattoni lunghi.
Spero che questa fatica mi serva per i prossimi Italiani in Val Vigezzo.

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