lunedì, settembre 24, 2007

Tu l'avresti mai detto?

Luglio 1999, Edimburgo. Arriviamo in città per la 6 giorni di Scozia di orienteering e ci fermiamo a dormire in un B&B sulla St.John Road, la strada che porta dritti dall'aeroporto al centro città. La mattina, prima di partire alla volta di Inverness, SteGal, che già due anni prima ci aveva stupito con la sua perfetta conoscenza di Van Der Parre (uomo famoso per trainare i camion e sollevare palle di cemento da 150 kg), ci chiede di aspettarlo, perchè lì vicino c'è un posto che vuole assolutamente andare a vedere, lo stadio di Murrayfield, tempio del rugby mondiale.
Lo sguardo degli altri presenti, compreso il mio, è a metà tra il "Eehh??" e "Sì. Va bene. Sarà un posto che conosci solo tu".

23 Settembre 2007. Siamo ancora ad Edimburgo, dormiamo ancora nello stesso B&B. Ma stavolta sappiamo benissimo cos'è Murrayfield: abbiamo in mano il biglietto per la Coppa del Mondo di Rugby e come noi tantissime altre persone da tutto il pianeta.
Quello che ci colpisce appena arrivati in città è la marea nera di tifosi neozelandesi, controbilanciata da moltissime persone in kilt. In mezzo, Italiani, Spagnoli, Gallesi (con la maglietta "Fieri di essere gallesi"), Irlandesi (abbacchiati dopo la legnata presa dalla Francia), Francesi, più qualche altro gruppetto da paesi poco rugbistici ma sicuramente molto interessati.
I pub sono presi d'assalto, la gente chiacchiera in strada, proponendo scambi di magliette o giri di birra (soprattutto i secondi).
La partita è Scozia - Nuova Zelanda, e forse è la cosa meno rilevante (anche perché la Scozia gioca con le riserve per preparare lo scontro decisivo con l'Italia e i Kiwi giocano in grigio invece che in nero), ma comunque gli inni danno i brividi (tutti in piedi a cantare il proprio e nessun fischio a quello avversario, proprio come in Italia...), la Haka ti colpisce e la partita è onorata dai trenta in campo (anche se i tifosi contestano agli All Blacks quando vanno per i calci piazzati invece di tentare le mete).
La differenza di valori in campo è notevole, la velocità dei neozelandesi molto superiore e la loro potenza devastante. Il pubblico scozzese non smette un attimo di incitare la propria squadra anche se il punteggio finale parla di un impietoso 40 a 0.
All'uscita, ricomincia il carosello di bandiere, birre, inni, birre, capannelli di persone, tutti con la birra in mano.
Io soffro troppo i posti chiusi troppo affollati e non sono un accanito consumatore di birra, ma comunque l'esperienza è stata veramente emozionante, più di quanto avessi immaginato. E ribadisco, la partita, pur essendone stata il cuore, non è neanche stata la parte più vissuta.

Mentre andavamo verso lo stadio, in mezzo a tutta la gente in festa e accomunata, mi sono trovato a domandare a SteGal: "Ma tu, otto anni fa, quando ci hai chiesto, nel nostro stupore generale, di andare a vedere lo stadio l'avresti mai detto che nel giro di otto anni ci saresti entrato per vedere una partita? Per di più con gli All Blacks?".
Siamo rimasti lì un po', a pensare a quello che un giorno vediamo come impossibile e che, solo a volerlo, si può raggiungere (e quindi iniziamo a pensare al prossimo 6 Nazioni, e a una trasferta a Dublino, o alla prossima Coppa del Mondo, che sarà in Nuova Zelanda, entrambi posti che non abbiamo mai visitato).

PS.: per la cronaca, nello stesso viaggio, sempre SteGal ci portò a vedere la famosissima (ovviamente per lui) 18a buca del campo di St. Andrews, famosissima (sempre per lui) sede di uno dei più famosi e storici tornei di golf. Quindi, nel caso ve lo stiate chiedendo: "No. Non credo che andrò mai a vedere un torneo di golf a St. Andrews.".
Ma non ci metterei la mano sul fuoco...

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12 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa volta uso io un tuo commento: prendo il mio post e lo straccio! Hai detto bene, PLab, hai detto tutto molto bene.
Aggiungerei, ma dubito che in molti ci credano, la presenza di soli DUE poliziotti nel piazzale davanti allo stato per controllare il regolare deflusso dei tifosi. Più la UNICA poliziotta alta un metro e un barattolo all'incrocio di Corstorphine... qua in ufficio i colleghi parlano di tifosi calciofili, mannaie e machete visti nell'ultima di campionato...

Pierlabi ha detto...

No! No! Non stracciarlo! Mandamelo che lo ospito qua, se non vuoi contaminare il tuo Ori-Blog con cose non CO.

Anonimo ha detto...

xzcFinalmente qualcuno al quale chiedere per svelare l'arcano (almeno per me). Perchè Scozia - All Blacks si è giocata a Edinburgo anzichè in Francia?

Pierlabi ha detto...

Se ho capito bene quanto mi ha spiegato SteGal, è stato uno scambio di favori/voti in fase di assegnazione della sede della manifestazione (se tu voti me, io ti faccio giocare un paio di partite a casa tua). Coinvolto anche il Galles (tre partite a Cardiff).
SteGal, correggimi se sbaglio.

Anonimo ha detto...

Si, è la voce più o meno ufficiale: la Francia poté giocare 3 partite del mondiale 1999 in casa sua (anche se non allo Stade de France o al Parc du Prince), anche se il mondiale era (principalmente) in Galles. Quest'anno ha reso il favore a Galles e Scozia.

Anonimo ha detto...

La trovo una cosa decisamente irregolare. A parte il "voto di scambio" mi sembra che in questo modo si danneggino le altre squadre del girone. A esempio l'Italia adesso è costretta a vincere, mentre alla Scozia va bene anche il pareggio.

Anonimo ha detto...

??? Non sono d'accordo.
L'Italia è costretta a vincere perchè:
a) non ha saputo fare il punto bonus contro la Romania (giocata ad Edimburgo)
b) non ha saputo fare il punto bonus nemmeno con il Portogallo, calciando in touche negli ultimi minuti quando si poteva cercare la quarta meta (giocata a Saint'Etienne...)

Questi sono i punti di distacco dell'Italia dalla Scozia: i punti bonus. Fin dall'inizio del torneo tutti sapevano che NZL avrebbe asfaltato tutti, ROM e POR avrebbero perso da ITA e SCO salvo miracoli o sorprese, e che la partita che contava era questa. L'unico modo per "passare il turno perdendo", per entrambe le squadre, era:
vittoria con punto bonus (4 mete) con POR +
vittoria con punto bonus (4 mete) con ROM +
sconfitta con uno o due punti bonus con AllBlacks (!) +
sconfitta con due\uno punti bonus con la diretta avversaria.

Almeno la Scozia ai primi due punti ci è arrivata...


Che credo non contino molto con il luogo in cui si è giocata la partita (altrimenti nessun torneo delle 6 nazioni sarebbe valido, visto che c'è sempre qualcuno che gioca 3 partite in casa e 2 in trasferta).

Anonimo ha detto...

Ps: il "voto di scambio" è una voce mooooolto probabile vista la reciprocità dei favori, ma non è una sentenza dell'International Board... diciamo che è un po' come il 2-2 tra Svezia e Danimarca agli europei :-)

Anonimo ha detto...

Anch’io non sono tanto d’accordo.
Secondo me se Italia-Romania si fosse giocata al Flaminio anziché a Marsiglia (perché dici Edimburgo?), probabilmente i 5 punti li avremmo portati a casa anche noi. Viceversa se Scozia-Romania si fosse giocata in Francia, probabilmente non sarebbe finita 42-0.
Su Italia-Portogallo c’è poco da dire: giunti a quel punto a cosa serviva il quarto try? La Scozia aveva già 10 punti in classifica, e per noi farne 8 o 9 non mutava la sostanza.

Anonimo ha detto...

Non so che dirti...
Io continuo a sperare che il rugby si mantenga uno sport diverso da un altro (che si gioca sempre con la palla) nel quale i risultati dipendono anche dal luogo di gara; in quell'altro sport i sostenitori vengono invitati a stare a casa, o viaggiano con i machete, o distruggono i treni, o lanciano i motorini dalla curva... e ci sono centinaia di poliziotti a sorvegliare il deflusso. In questo sport i tifosi fanno festa insieme, e c'erano due poliziotti a sorvegliare l'uscita dallo stadio (e non erano Ackford e Dooley!!!).
Quindi resto dell'idea che il distacco dell'Italia dalla Scozia di due punti bonus rispecchi il livello del gioco espresso, e che il fatto che SCO-ITA si giochi a St.Etienne e ad esempio Galles-Figi a Nantes sia indice del fatto che le uniche due partite che contano sono effettivamente in campo neutro.
Ma sono idee personali, ed è giusto che ognuno abbia le sue... forse che nell'orienteering la pensiamo allo stesso modo? :-))

Pierlabi ha detto...

Sempre per i comuni mortali, ecco le informazioni su Ackford e Dooley.
SteGal, per favore, la prossima volta citazioni meno complesse, che se poi non trovo su Wikipedia non capisco un tubo...

Anonimo ha detto...

Questa è la foto del green della 18 a St. Andrews. Si vede benissimo la "valley of sin"; la bandierina di solito è in fondo, nella zona dove si incrociano lo steccato che dà sulla strada e lo steccato che sale da "transito" verso "stazione nord" (Monopoli mode on).
http://www.dennisflood.com/photos/pow/2006-06/l-st-andrews-view_5186.jpg

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