mercoledì, ottobre 01, 2008

Non se ne esce indenni (ovvero Posta-ccio 3)

Non intendo dalla vita, come diceva il grande Paul Newman.
Parlo, tanto per cambiare, dell'ufficio postale.
Stamattina vado nell'ultimo luogo del delitto da me frequentato per pagare alcuni bollettini, pronto al peggio (e già ho accuratamente evitato gli ultimi giorni del mese, solitamente pieni di pensioni, scadenze e quant'altro).
Prendo il numero e vedo che appare subito in uno sportello.
Direte voi, la volta precedente questo era stato foriero di sciagure, ma stavolta lo sportello è abitato. Anzi, l'addetto sta persino accontentando uno senza numero che sta riempiendo il suo album Panini dei moduli postali.
In trenta secondi però ha finito e lo sportello è tutto per me.
Mi accoglie il sosia di James Belushi (anche se, giusto per restare alla sitcom, avrei preferito Courtney Thorne-Smith) che, gentilissimo e efficiente, prende i tre bollettini e fa tutto.
Mentre medito sulla somiglianza di cui sopra per evitare di formulare il benchè minimo pensiero su quanto veloce e indolore la cosa sta andando e aspetto la ricevuta del bancomat, getto l'occhio sugli importi dei bollettini per poi verificare il totale addebitato.
Non so che faccia ho fatto, ma è stata sufficiente perchè Jim sentisse la necessità di dirmi che "a partire da oggi (NdP: che tempismo!) la tassa passa da 1 euro a 1,10."
Dico io, per una volta che tutto stava andando alla perfezione (tre minuti da ingresso nell'ufficio all'uscita, e senza che nessuno si portasse via il tubo della benzina), perchè mi devi rovinare l'umore!?!

Altri Post sull'argomento



0 commenti:

Template by - Abdul Munir | Daya Earth Blogger Template