... e forse era meglio se stava su Krypton.
Ieri sera anteprima di "Superman Returns" con ben sei vittime sacrificali.
Dopo l'ottimo lavoro di Bryan Singer con i primi due film sugli X-Men (per non parlare de "I soliti sospetti"), la speranza di vedere un bel film era abbastanza alta, anche se i provini e l'attore scelto non mi convincevano.
Purtroppo le sensazioni negative erano corrette. Per carità, il film si lascia vedere, le due ore e mezza passano via abbastanza velocemente. Ma il film non decolla, anzi in alcuni punti è un po' lento.
Quello che proprio non convince, poi, è la definizione dei personaggi. Superman/Clark perde su tutta la linea il confronto con il compianto Christopher Reeve, Kevin Spacey è un Lex un po' fuori tono, Lois Lane sembra lei quella di acciaio (rimbalza a destra e a sinistra in un aereo impazzito e ne esce come se fosse appena stata in una beauty farm), l'unico che ne esce benino è il piccolo Lane.
La storia poi del ritorno di Superman dopo alcuni anni di lontananza non viene approfondita a dovere e rimane molto banale.
La trama riprende, aggiornandola nella forma e sulla base dei film successivi, la storia del primo Superman, con Lex che vuole ottenere una terra da dominare (là era la California fatta separare dal continente con una serie di esplosioni lungo la faglia di Sant'Andrea, qua è un nuovo continente ottenuto con la tecnologia aliena), ma proprio la sensazione di deja-vu rovina le scene di azione pura, che in fondo sono la parte più godibile del film.
Concludendo, un sei glielo do pure, ma la sensazione di un'occasione sprecata (ma anche di un personaggio difficile da gestire e rilanciare) è molto forte.
2 giorni fa
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