lunedì, settembre 11, 2006

Correnti ad alta intensità

Atleti in gara per i titoli italiani long e recinti elettrificati da attraversare.
La cronaca delle gare si può come sempre trovare sul sito Fiso.
Il mio commento non può non cominciare dai complimenti ai miei compagni di squadra che hanno conseguito medaglie.
Per quanto mi riguarda, è incredibile come la stessa cartina sia risultata stupendamente leggibile un giorno e assolutamente incomprensibile un altro.
La gara individuale è stata forse la mia migliore gara dell'anno. Molto presente in carta (tutte scelte ad azimut), discreto passo di corsa, poche imprecisioni (generalmente causate da altri atleti chiacchieroni), attenzione in zona punto (ho beccato subito persino le buche!) e una certa dose di culo che mi ha impedito due errori gravi; tutto questo per un tempo di un'ora, otto minuti e ventinove secondi (cinquanta il tempo del vincitore) che mi è valso un posto nella prima metà della classifica (diciassettesimo su trentacinque classificati).
Il primo obiettivo di venerdì è stato ampiamente raggiunto (quattro scalpi UL e il quinto mancato per poco).
Anche il secondo potrebbe essere stato raggiunto; il Volpi è uno degli scalpi ma non so ancora i punteggi ufficiali (e non sono mai stato capace di contarli da solo). Diciamo che se ho preso qualche punto dovrei avercela fatta.
Sabato sera mega-mangiata con i compagni di squadra e nella notte trasformazione da Jekyll a Hyde.
La gara a staffetta è stata forse la peggiore gara dell'anno. Errori grossolani e mancanza di fiato su salite abbastanza marcate hanno portato il sottoscritto a vagare per più di due ore. Oh, per carità, alcuni punti bene li ho fatti, ma assoluamente niente in confronto ai vaccatoni, il primo dei quali già alla due con molte curve di livello gratis a spezzare le gambe.
L'unica cosa che mi ha portato fino al traguardo è stata il pensiero che ero in una staffetta, che il mio ritiro rovinava la gara di altri (oddio, anche il mio arrivo non è che faceva loro molto bene...) e quindi ho stretto i denti.
Purtroppo il terzo frazionista (già provato dalla gara del giorno precedente) si procurava un leggero stiramento scavalcando un recinto e si ritirava rendendo inutile il mio sforzo (ma comunque consentendomi di centrare anche il terzo obiettivo di non affossare la staffetta...).
Una sola nota negativa: la Roby aveva il mio stesso percorso sabato e, nonostante una caviglia grossa come un pallone, ha fatto (finchè è riuscita a correre) dei tempi di poco superiori ai miei. Non credo che sarei qui a celebrare la mia prova se fosse stata in condizione di correre e finire la gara ;-)

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