martedì, settembre 19, 2006

Pirati maledetti

Ieri sera ho visto "I Pirati dei Caraibi - La Maledizione del Forziere Fantasma".
Come sempre, la traduzione non rende giustizia al titolo originale "Dead man's chest", in parte perchè il doppio senso "chest=petto, chest=forziere" è intraducibile, un po' perchè il richiamo al primo film (a suo tempo già tradotto a casaccio) fa da traino maggiore (almeno secondo le malate menti del marketing).
Il film fa (bene) quello che promette: una storia (senza particolari pretese) di amicizia, tradimenti, azione, cappa e spada, con molti effetti speciali a spasso per i sette mari. Il tutto basato sul carisma e la bravura di Johnny Depp, il Pirata più improbabile che si sia mai visto, ma nonostante tutto credibile.
La storia, come già accennato, non spicca nè per originalità, nè per brillantezza. Anzi, alcuni momenti sono forse un po' lenti. Le scene di azione, però sono sempre molto ben fatte, veloci, ma non frenetiche.
Per quanto riguarda gli attori, nè Orlando Bloom, nè Keira Knigthley mi sembrano molto in parte, mentre i personaggi secondari se la cavano abbastanza bene. Tutto questo mentre Jack Sparrow ruba la scena a tutti gli altri attori con il suo atteggiamento, dichiarato apertamente come ispirato dal vecchio Keith Richards, che infatti ne interpreterà il padre nel seguito in uscita l'anno prossimo.
E proprio il fatto che questo è il capitolo centrale di una trilogia costituisce il problema principale (come già in Star Wars, Matrix e il SdA) del film: tante trame messe in piedi e nessuna conclusione.
Tirando le somme, consiglio il film a chi vuole passare due ore e mezzo spensierate e senza particolari seghe mentali, augurandogli di non trovare il vicino che telefona durante il film (a me è già la seconda volta di fila).

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