La semifinale più inaspettata del tabellone regala il risultato più inaspettato (anche se per me il più sperato).
L'Inghilterra, guidata dal solito Wilkinson e da una meta al primo minuto, riesce a mandare fuori i padroni di casa.
Il primo tempo vede appunto una meta inglese (non trasformata) proprio all'avvio, cui i francesi rispondono con due punizioni un po' dubbie. Per tutto il primo tempo mi sembra che l'arbitro abbia un occhio di favore per chi ospita e questo manda un po' su di giri gli inglesi.
La Francia, però, non è in serata e non riesce ad andare oltre un misero punto di vantaggio.
Nel secondo tempo, l'arbitraggio ritrova la sua neutralità e la Francia spinge di più, ma l'Inghilterra tiene e, anzi, inizia a controllare sempre più il gioco. Un calcio per parte è tutto quello che si vede (9 - 8 per la Francia).
Quando poi un drop di Wilkinson si stampa sul palo, sembra proprio che la dea bendata punti tutto sui galletti.
In realtà non è così. A meno di dieci minuti dalla fine, l'Inghilterra si butta in avanti e ottiene una punizione che Wilkinson non può sbagliare. La Francia, sotto nel punteggio, si butta in avanti e sembra quasi fare meta, ma sulla linea sbaglia e perde la palla. Sul ribaltamento, Wilkinson centra un drop, portando i suoi a distanza di sicurezza.
L'ultimo minuto è un assalto alla disperata dei francesi alla ricerca della meta decisiva, che però non arriva.
Wilkinson riesce a portare l'Inghilterra, una squadra con tanti limiti, ma con un carattere indomito, a giocarsi la seconda finale consecutiva.
La strategia sarà la solita, mettere Jonny Wilkinson in condizione di calciare. E' riuscita a protarli in finale, chissà che non li porti ancora più su.
1 giorno fa
0 commenti:
Posta un commento