lunedì, aprile 20, 2009

Trail-Outlet

Sabato, visto che per tutta una serie di motivi si era deciso di non fare il week-end in Valsugana, trasferta in Val Trebbia per la Coppa Italia di Trail-O.
La proposta era nata dal sottoscritto e aveva trovato subito sponda nel buon SteGal (sempre a patto che non si andasse in Valsugana). Roby era stata più difficile da convincere, ma la promessa di un passaggio all'Outlet di Serravalle vinceva i residui dubbi.
Per tutta una serie di problemini, poi, il passaggio all'Outlet è stato degno dei meccanici Ferrari dei tempi d'oro (cioè di prima dell'introduzione del lecca-lecca elettronico).
Insomma, dopo alcuni temporali, quattro nuove paia di scarpe Nike, un tot di curve, eccoci a Loco di Rovegno.
Assente il campione in carica remm, l'Unione Lombarda schiera comunque ben quattro atleti (Giovannini ci raggiunge direttamente dal lavoro) e tutti ci tengono a fare bella figura.
Il percorso è, secondo la mia modestissima opinione, molto bello. I punti sono tecnici, non banali, ma senza trabocchetti nascosti (cioè, i trabocchetti ci sono, ma non sono del tipo "è Z perchè il punto è 15 gradi più a nord di quello che dovrebbe essere").
Io sbaglio il secondo punto a tempo, perchè non guardo con attenzione quali sono gli oggetti particolari effettivamente cartografati. Avrei potuto accorgermene da tanti particolari, ma l'ansia del tempo e la mia inesperienza mi spingono a non guardare tutta la zona, ma soltanto l'angolo tra le lanterne presenti.
L'errore che invece mi pesa tanto è quello fatto alla 3. Indico Z perchè mi lascio fuorviare dalla descrizione (in mezzo tra una radura e un albero). Non sapendo cosa considerare come estremo della radura da cui calcolare l'"in mezzo" decido che non sono in grado di dire nulla e quindi decido Z. Se invece avessi dato più retta alla posizione del cerchietto (cosa che inizialmente avevo fatto, battezzando correttamente la risposta, ma poi ho ignorato) non avrei sbagliato. Lesson learned: guardare sempre il cerchietto, sempre.
Altro errore alla 5, che essendo lontana dal punto di osservazione, ho faticato a riconoscere. Questo errore, però, mi pesa meno, perchè ho fatto tutte le mie pensate, cercato diversi punti di vista e in base alle mie conoscenze tecniche e a quello che vedevo era Z. Lessons learned: cercare migliori punti di osservazione.
Errore anche alla 7: qua la definizione dell'oggetto era il punto fondamentale; il termine del sentiero non può corrispondere a un punto sul bordo laterale del sentiero. Lesson learned: studiare (una volta per tutte) le guidelines dell'IOF.
Ultimo errore alla 15. In realtà, questo è stato un trabocchetto in cui tutti sono caduti, non considerando con attenzione il limite di vegetazione costituito dalle fronde, spostato rispetto al punto posato.
Il fatto di essere riuscito a fare bene il punto dal ponte, dove le mie vertigini si sono ripresentate causa oscillazioni dello stesso, mi ha fatto piacere.
Alla fine la classifica degli UL dice SteGal secondo, Giovannini quarto, Roby quinta e io ottavo. Una prestazione di squadra di tutto rispetto.
Dopo la gara, il solito giro di discussioni, anche se più contenuto rispetto a Tarzo (forse proprio perchè non c'erano trabocchetti infidi e tutti i punti erano inappuntabili).
Molto interessante la lunga chiacchierata con la già campionessa del mondo, che ho scoperto essere occasionale lettrice di questo blog.
Come già detto in occasione della gara di Tarzo, questa disciplina mi piace. Devo imparare ancora molte cose, forse più nell'approccio mentale alla gara, che di tecnica vera e propria, ma il prossimo appuntamento di Asiago è già dietro l'angolo...

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2 commenti:

stegal ha detto...

Battuto (tu a me) di circa 10 secondi...

Pierlabi ha detto...

Questo è successo alla gara di Tarzo...

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