mercoledì, luglio 26, 2006

Belli e Brutti di un anno a Bratislava (3)

Bratislava è una città carina, almeno nella sua parte vecchia.
Soprattutto, si respira la voglia di crescere, di migliorarla, di renderla più vivibile. In un anno che sono stato qua hanno inaugurato un nuovo ponte sul Danubio, rifatto le piazze principali, ristrutturato diversi edifici storici e adesso (purtroppo per le mie orecchie) stanno rifacendo Obchodna, un po' come dire Corso Buenos Aires.
Che l'attenzione sia comunque rivolta alla gente lo noti da molti particolari; per esempio in tutte le piazze ci sono moltissime panchine, spesso ci sono spettacolini o manifestazioni sportive o culturali, il collegamento Wi-Fi gratuito è sempre presente.
Certo, negozi e ristoranti stanno prendendo possesso di quasi tutti i locali in centro, ma se contemporaneamente sostengono queste attività mi sembra uno scambio abbastanza equo.
Decisamente un bel posto dove trascorrere un periodo d'esilio, se non fosse per gli slovacchi (rimanete collegati, se ne parlerà in una delle prossime posizioni della classifica).

Una cosa che mi è mancata moltissimo è stata la possibilità di parlare in italiano, soprattutto il fare battute, doppi sensi, sparare vaccate a raffica. E' vero che a lungo c'è stato ben poco da scherzare, visto come stava andando il progetto, ma è anche vero che sparare una battutaccia, magari anche volgare, nel momento di massima tensione mi ha sempre aiutato a mettere le cose nella giusta prospettiva.
Per un anno, tutto questo mi è stato vietato (con l'esclusione dei week-end dove diventavo un autentico Kalashnikov di minchiate).
Credo che per rientrare nella vecchia media, mi ci vorranno diversi mesi a ritmo sostenuto.
Poi non dite che non vi avevo avvisato...

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