mercoledì, luglio 26, 2006

Spazio, ultima frontiera del turismo

Come sempre d'estate spuntano le notizie inutili.
Repubblica è riuscita a metterne vicine due che prese singolarmente si guadagnano un bel chissenefrega a ventiquattro carati, ma complessivamente aprono uno scenario molto curioso.
La prima riguarda l'attenzione crescente verso il turismo spaziale. Attualmente il costo è un po' altino (ventisette milioni di euro) ma sono fiducioso che presto arriveranno compagnie low-cost. Certo per arrivare sulla luna dovrai fare uno scalo su Titano e aspettarvi dodici cicli gioviani, ma il tutto ti costerà solo quindici euro più tasse e contributo carburante.
La seconda riguarda le problematiche del fare sesso nello spazio. Elevata sudorazione, difficoltà di movimento, scarsa pressione sanguigna e conseguente ridotta erezione sarebbero ostacoli non secondari a una soddisfacente rapporto.
Secondo me, sotto queste ipotesi, il turismo spaziale non ha un grande futuro. Nel rapporto prezzo/prestazioni mi sembra che la Thailandia continui ad essere più conveniente...

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