domenica, novembre 19, 2006

Ligabue

Sono rientrato da pochi minuti dal concerto del Liga al Teatro degli Arcimboldi.
Come sempre, non mi ha deluso. La dimensione acustica rende tantissimo sia dal punto di vista della resa delle canzoni, sia dal punto di vista del rapporto con il pubblico.
Prima del concerto due brani del pianista jazz Giovanni Allevi. Io non lo conoscevo, ma mi è piaciuto.
Poi è salito il Liga, prima da solo, poi con l'accompagnamento di Piano (ancora Allevi) e Violino (quella icona del rock italiano che è Mauro Pagani). Dopo di che la banda è salita sul palco e il ritmo è salito sempre più: tante canzoni intervallate da qualche poesia.
Al primo bis, la sorpresona: Elisa è salita sul palco per cantare la sua ultima canzone scritta per lei dal Liga. Urlando contro il cielo e Tra palco e realtà hanno chiuso il concerto.
E in men che non si dica erano passate quasi tre ore di musica ottima, coinvolgente, cantata a squarciagola. All'uscita, la sensazione è quella che provo sempre dopo un bel concerto: testa leggera, carico a mille, contento di ciò che ho visto e deluso che sia dovuto finire.

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