mercoledì, aprile 11, 2007

Castelsmallbird

Garetta fuori porta per il Lunedì dell'Angelo.
In origine ci sarebbe dovuto essere anche un pic-nic sul lago, ma alcune defezioni hanno ridotto il programma della giornata alla sola gara (comunque, grazie Adele per l'ottima Torta Pasqualina).
Meno di trenta partecipanti, divisi su poche categorie.
Io, per non rischiare (la gara era dichiarata long), resto nella classica HB.
Carta molto gialla, con rischio campi coltivati (li riconoscerò? li attraverserò? mi spareranno i contadini?) e un discreto dislivello annunciato (tutto generato da su e giù per depressioni).
Parto a velocità media e arrivo facile al primo punto, ma già l'uscita da questo punto affonda le mie gambe. Il secondo punto mi crea qualche problema di attacco (è in zona verde 3 e la descrizione mi inganna). Il terzo, all'interno di un avvallamento molto sporco, mi costa molto in uscita. Dal quarto al nono, invece, non ho grossissimi problemi tecnici, mentre sul lato fisico patisco il caldo e la mia forma sempre approssimativa.
All'uscita dal nono punto, il primo serio problema: non mi ritrovo con la carta e resto a vagare in una zona molto sporca per alcuni minuti. Quando una massa marrone sbuca dal nulla e attraversa il prato davanti a me, materializzandosi nella forma di un cinghiale, decido di scendere sul sentiero sotto e tentare un altro attacco al punto. Una volta rilocalizzato, dieci e undici vanno via tranquilli.
La dodici è un incubo. Oggetto particolare nel semi aperto, cioè il bersaglio del tiro con l'arco. Io ci arrivo facile (l'attacco al punto era evidente). Purtroppo, qualcuno aveva spostato il telo in modo da nasconderlo sotto la paglia ai piedi del bersaglio. Il mio errore è stato quello di non fidarmi della mia scelta e di aver iniziato a vagare intorno, da bersaglio a bersaglio, senza fare mente locale. Solo dopo nove minuti, tornando al punto, quando ho visto un mio avversario che si chinava e punzonava, ho capito che era stato giusto sin dall'inizio e ho smoccolato un bel po'.
Gli ultimi tre punti sono andati via tranquillamente, anche se ero un po' cotto: non ho neanche visto il simbolo di passaggio obbligato al recinto per cui sono rimasto lì qualche secondo a chiedermi se entrare in zona arrivo oppure no (anche se poi ho scoperto che errore analogo l'ha fatto anche SteGal, lui è rimasto fuori ed è dovuto tornare indietro).
All'arrivo ho scoperto di essere arrivato terzo, su un percorso che, in altre categorie, ha mietuto alcune vittime di PE. Il distacco dai primi due è stato abissale, ma se non fosse stato per la dieci e la dodici, sarebbe stato un podio dignitoso.
Relativamente alle altre categorie, segnalo la presenza di una Elite Svedese, che, visti gli avversari in WB (unica categoria femminile viste le poche iscritte) e in MA, ha deciso di sfidare i maschietti, generando un discreto livello di apprensione nei suddetti maschietti.
Apprensione alla fine ingiustificata, vista la PE che l'ha relegata in fondo alla classifica e visto che il tempo alla fine è stato comunque superiore a quello dei primi MA.
Un grazie a Renato Martinetto, organizzatore a tutto campo (direttore gara, tracciatore, segreteria, partenza, arrivo, controllo cartellini, premiazione, insomma tutto quello che c'è da fare) che riesce sempre, nonostante il limitato numero di risorse, a fare gare sempre divertenti (per tanti motivi).

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