giovedì, aprile 05, 2007

Cena a casa Cesura

Ieri sera cena di commiato/compleanno di Cristina, che (finalmente) sta per tornare a Roma, pur continuando a lavorare con noi.
La frase ricorrente della vigilia è stata "Ho paura che quello che ho preparato non basti". Immediatamente l'immagine che mi si è materializzata è quella degli avanzi della tradizionale festa natalizia, con i quali si mangia fino a dopo l'Epifania.
E infatti è stato così: tonnellate di cibo, di squisita fattura, molto del quale distribuito a mo' di schiscietta all'uscita (io ho beccato un vassoio da condividere oggi in ufficio con i colleghi che non erano presenti).
La serata è stata molto piacevole, ho rivisto persone che non vedevo da un po', le chiacchiere si sono sprecate e l'argomento lavoro è stato fortunatamente molto secondario.
Unico problema, un Cassano (non il calciatore, l'ex-collega) in forma strepitosa che sparava freddure e battutacce a mitraglia (Angela, hai tutta la nostra comprensione). Non è che io non abbia fatto la mia parte (anzi, spesso ho risposto colpo su colpo), ma ammetto la mia inferiorità.
Battute tipo "L'SMS fa testo" (parlando di come si comunica la chiusura di un problema in ufficio), ma soprattutto "Ma il professore di latino aveva la cattedra nell'angolino?" sono assolutamente al di là delle mie capacità.

Altri Post sull'argomento



0 commenti:

Template by - Abdul Munir | Daya Earth Blogger Template