Ieri sera, unica tappa italiana, tutta esaurita, del tour di Dolores O'Riordan, ex voce dei Cranberries e ora uscita con un nuovo disco solista.
Ovviamente tutti, nel pubblico, erano lì per le canzoni più vecchie, anche se molti erano quelli che sapevano a memoria anche le canzoni nuove.
Per creare subito la giusta atmosfera e fugare ogni timore, il concerto è iniziato con le note di Zombie e da lì in poi è stato un tripudio fino alle conclusive Linger e Dreams.
La voce di Dolores è potente come sempre, e subito mi sono tornati alla mente i due concerti dei Cranberries, dove un'acustica pessima (parlo di Palalido e Palatrussardi) non mi aveva permesso di apprezzarla appieno.
Il gruppo di supporto è bravo e, seppur non appariscente, svolge il suo compito alla perfezione, consentendo a Dolores di occupare tutta la scena.
L'alternanza di canzoni vecchie e nuove è ben ritmata e garantisce la giusta attenzione ai brani nuovi, senza far scendere la partecipazione (tranne forse per l'unica canzone, nuova, un po' bruttina di tutto il concerto).
Insomma, mi sono proprio divertito; ho cantato, gridato, saltato (per quanto la gamba stirata permetteva), quasi pogato per tutto il tempo.
L'unico difetto: un concerto così, che per definizione non dura mai abbastanza, è durato solo un'ora e mezza. Sono uscito con ancora voglia di musica, proprio perché quella ascoltata era ottima.
Voto 8.5 (9 se fosse durato due ore) e oggi Cranberries a palla in ufficio.
Edit: uno dei miei compagni di avventura ha recensito il concerto per una rivista online. Eccovi l'articolo.
2 giorni fa
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