martedì, ottobre 02, 2007

Penetrare nel caveau

Stamane sono passato in banca per verificare i limiti di prelievo bancomat all'estero.
Entro in filiale e fortunatamente non c'è nessuno. L'umore degli addetti agli sportelli è quindi allegro e gioviale, questo perché, come scopro subito, il sistema va lentissimo e quindi loro sono giustificati nel cazzeggiare.
Quello che mi assiste è cordiale, ma mentre sta aspettando la risposta dal terminale, noto nei suoi occhi uno sguardo di riprovazione.
Penso ce l'abbia con me, ma mi sbaglio. L'occhio gli è caduto sul collega di fianco e io, curioso come sempre, noto che il suo schermo, pur se girato in modo da essere invisibile a chi gli sta di fronte, non lo è per me, leggermente spostato a sinistra.
Il punto è che lui, in assenza di clienti, stava utilizzando la performante stazione PC con schermo piatto a buona risoluzione per la brillante visione di due corpi nudi che copulavano. Insomma, un film porno.
L'imbarazzo del signore di fronte a me è evidente, mentre io cerco di metterla sul ridere (un po' perché non è che me ne fregasse granché, un po' perché ero più interessato a che l'operazione richiesta venisse completata bene e velocemente).
A mente fredda, però, ho pensato: a me il proxy aziendale impedisce di vedere un articolo su Repubblica se c'è scritto la parola sesso, e questo, su un PC che è visibile a chiunque può tranquillamente scaricarsi un pornazzo. Certo che è proprio ingiusto il mondo...

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