(Scusate il lungo silenzio, ma la vita reale ha reclamato la sua priorità)
Ieri, durante un allegro giretto gelato più shopping (librario per me, modaiolo per Roby) ho avuto l'onore di assistere alle seguenti scene.
Che dite, siamo messi bene?
Di che colore è il buio mentale ?
Due ragazzine sui tredici anni si rivolgono all'amica dall'altra parte del giardinetto.
"Oh, ma senti! Come si chiama quel tipo di rosso scuro ?"
Io guardo Roby e penso Magenta, ma non facciamo in tempo a farci i fatti altrui, che la frase continua.
"Beige?"
"Ma no! E' Bordò" (lo scrivo così, perchè il tono era da Bordò, non da Bordeaux)
Farsi riconoscere
In fila alla cassa di Zara, la tizia davanti a noi paga con Carta di Credito. La cassiera chiede quindi un documento di identità.
La tizia estrae il tesserino sanitario regionale.
La cassiera fa notare che non è un documento di riconoscimento.
"Mi scusi, ma nel chip della tessera sono presenti tutti i miei dati."
"Sì, ma manca la foto."
La tizia allora inizia a estrarre dal portafoglio la tessera Fidaty, il libretto della macchina, la cartaPiù e altre quindici tessere di negozi, tutti rigorosamente senza foto.
La cassiera mantiene una calma invidiabile (tenuto conto che lavora di domenica...).
La tizia dice che non ha altri documenti di riconoscimento.
La cassiera si prepara allo storno dello scontrino (per la gioia di tutti quelli in fila...), quando, improvvisamente, l'illuminazione.
Se ho il libretto della macchina, avrò anche la patente (io erano cinque minuti che mi stavo ponendo il dubbio...).
E infatti, eccola lì.
4 giorni fa
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