Con un po' di ritardo rispetto alla visione, vi parlo di questo film, che sull'onda del sentimento contro le istituzioni finanziarie imperante in questo periodo di crisi, mette in scena una storia su quanto possono essere cattive le banche off-shore.
Non manca nemmeno una specie di riferimento alla realtà italiana in una figura che richiama apertamente il nostro Primo Ministro (o almeno le sue origini).
La trama parte da uno spunto interessante, ma si perde quasi subito, con una serie di salti logici alquanto arditi. Pur di sostenere il messaggio che le banche sono cattivissime e che comunque il sistema è talmente marcio che non è possibile colpirle, il regista non lesina sparatorie, esagerazioni e voltafaccia assolutamente inverosimili.
Il voler a tutti costi avere una specie di lieto fine, poi, vanifica la trama precedente.
Unica nota positiva, le scene girate a Milano, in zona Stazione Centrale/Grattacielo Pirelli: le inquadrature dall'alto e l'inseguimento per Via Fabio Filzi mi sono molto piaciute, forse più per i ricordi di quando bazzicavo quella zona, che per quello che rappresentavano per lo scorrere della trama.
Voto: 5.
3 giorni fa
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