Week-end di gare in Val d'Astico con la terza prova di Coppa Italia domenica e il prologo sprint promozionale il sabato.
Nove sul Brenta, campo di gara del prologo sprint, è stata una gara molto tecnica rispetto alle ultime sprint che ho fatto. Terreno senza dislivello, ma molto movimentato (curve di livello a 2 metri), in cui si passava dal prato al pietroso, fino al sabbioso della riva del fiume.
Ho stranamente scelto una tattica diversa dal solito, ovvero di puntare veloce alla zona del punto e poi lì riconoscere dove ero e cercare il punto; dico stranamente, perchè di solito cerco (non sempre con successo) di avere sempre l'idea di dove è il punto da cercare.
Al di là dell'incontro ravvicinato con i rovi e la minaccia aerea dell'aviomodello vicino alla 9, la gara è andata abbastanza bene. Un errore alla 3, uno alla 12 (finito sulla 13) e uno piccolo sulla 15, mentre gli altri punti sono stati relativamente buoni. Il problema è che ho affrontato la gara con le scarpe sbagliate (visto il tipo di terreno e la quantità di sassi) per cui, per salvaguardare la caviglia, ho tirato il freno e ho molto camminato.
Domenica, MB in Coppa Italia. La minaccia di pioggia è stata costante, ma fortunatamente si è ridotta a qualche spruzzata ogni tanto.
La gara mi è proprio piaciuta (con la sola esclusione della zona sassosa attraversata dalla 7 alla 9). Partito molto concentrato, ho fatto i primi punti un po' come il sabato alla sprint, ma stavolta non mi sono ritrovato bene in zona punto, arrivando a stare 20 secondi a guardare da cinquanta metri la lanterna perchè "non può essere la mia" (ovvio che lo era).
Alla seconda così, ho deciso di tornare alla mia tattica più usuale. Peccato che sia iniziato il festival dell'ufficio informazioni, ovvero prima una W14 che non era proprio persa, ma sembrava in difficoltà ad affrontare il percorso (che mi è stato poi descritto come discretamente complesso); a questa hanno fatto seguito, una ragazza seduta sul masso del punto 3, una vicino al 4, Paola sul 6, una intorno al 10, una nazionale elite intorno alla 12, e qualcun'altra in giro. Soprattutto la W14 alla 2 mi ha fatto perdere il ritmo e ho impiegato un po' troppo sul trasferimento verso la 3. L'altro errore l'ho fatto dalla 7 alla 8; avendo fatto la 77 e andando alla 81 ho iniziato a incontrare la 78 e la 79, e al pensiero di "Le faccio tutte in ordine fino alla mia" ho deciso che la mia fosse la 80, invece della 81. E avendola vista, mi sono portato un po' fuori dal percorso ideale.
Un po' di paciugamento sulla 12 e molta attenzione alle caviglie sui tratti in discesa mi hanno rallentato ancora.
La classifica finale non è così negativa come mi aspettavo (il Giovannini mi aveva sfidato a fare meglio di alcuni atleti e ce l'ho fatta, più uno che mi ero scelto come soglia tra una gara decente e una brutta) e le caviglie sono tutto sommato in buone condizioni (non parlo delle ginocchia perchè oggi si stanno facendo sentire un po').
Il fatto che non abbia avuto in gara nè il minimo pensiero di mollarla lì, nè la solita canzoncina rompiscatole è la prova che ero proprio contento di essere lì a faticare e prendere l'acqua.
Insomma un week-end molto piacevole (complimenti alle fanciulle GOK che, come sempre, hanno mostrato a noi maschietti cosa vuol dire arrivare sul podio).
4 giorni fa
4 commenti:
Qualcuno vorrebbe sapere il nome della atleta Elite...
Giusto per allungare la fila dopo il già Campione del Mondo ed altri personaggi similari!
Fammi essere signore, aho!
Se tu non fossi un rappresentnte dei "Polgara" la finirei qui... ma lo sei e lo sono anche io (Polgara-the-originals dire) e quell'"aho!" identifica chiaramente una concorrente... :-)
Lei non mi delude mai. Tornasse anche a praticare nei Polgara...
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