giovedì, maggio 21, 2009

Fine di una lunga strada

Ieri, dopo una settimana di ferie (seguiranno post appropriati), il passaggio dall'edicola e dalla Borsa del fumetto, si è tradotto nella classica montagna di fumetti di tutti i tipi.
Tra questi spiccava l'ultimo numero di Inu Yasha, in cui la lunga storia del mezzo demone arriva alla sua conclusione.
Il finale mi è piaciuto ed è riuscito a chiudere bene tutti i fili sospesi, con quel giusto bilanciamento tra azione, sentimenti e umorismo che ha sempre caratterizzato questa saga.
Non sono abituato ad arrivare alla fine di storie a fumetti così lunghe. I fumetti Bonelli e quelli Marvel lavorano (sebbene all'interno di una continuity abbastanza stretta) su archi narrativi di pochi mesi, un paio d'anni al massimo (sia per le miniserie, che per le serie classiche), ma comunque nell'ipotesi che la serie duri per sempre. Le collane manga che leggo, invece, non durano molto, e spesso la durata è più legata a tempi tecnici di produzione che per effettiva numerosità degli episodi.
Mi spiace un po' che la storia sia finita: la sensazione è un po' quella di quando è finito il ciclo di Harry Potter o la decima stagione di Friends, una piccola separazione da un compagno (virtuale) che ha riempito piacevolmente molte ore del mio viaggio.
Se ho capito bene, è probabile che a breve pubblichino una nuova edizione. Se vi capita, prendetela.
E chissà che finalmente qualcuno in Giappone non decida di riprendere e concludere anche la serie animata.

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