venerdì, maggio 22, 2009

Trail-O ad Asiago

Con colpevole ritardo, inizio a raccontare le mie avventure della settimana scorsa, dedicata alle ferie e al riposo mentale.
E comincio dalla delusione maggiore, la mia prova di Trail-O.
La giornata era partita male: dopo una notte agitata, ci si metteva la colazione a darmi problemi di stomaco e a inversarmi ulteriormente. Aggiungiamo un po' di ansia da prestazione e la sensazione di non poter fare una bella gara è servita.
Il tracciato è abbastanza lineare, i trabocchetti sono puliti (tranne forse la 9) e io, sulla carta ho tutto quello che mi serve per capire.
E infatti, preso dall'ansia della lancetta, sbaglio subito i primi due punti a tempo, peraltro nella maniera peggiore, cioè realizzando subito dopo aver pronunciato la lettera, quale era la risposta giusta.
Partito per i punti normali, mi incasino sulla 2 (mi fermo sulla 5 e non capisco quali siano i punti da guardare).
Faccio bene la 3, identificando tutte le buche sul terreno e capendo che è una Z.
Mentre faccio la 4, indeciso se battezzarla Z, mi trovo testimone di una scenetta familiare della quale avrei fatto volentieri a meno e che mi spinge a chiudere il punto velocemente e quindi sbagliandolo.
La concentrazione a quel punto è andata e commetto molti errori (sbaglio anche il terzo a tempo, stabilendo il mio record negativo).
Ripensando a quello che ho fatto e agli errori, mi rendo conto che è stato un grosso problema di concentrazione. Su tutti i punti ho applicato le mie tecniche, ma non ci ho messo la dovuta precisione (quando non ci sei con la testa...). Per cui, una distanza sbagliata di mezzo millimetro qua, un centro del cerchietto mal letto là, e gli errori alla fine sono stati in tutto nove, cifra che mi ha relegato in fondo alla classifica.
A peggiorare l'umore, alcune polemiche post-gara più inutili e ingiuste del solito.
Dal punto di vista organizzativo, la gara mi è sembrata di ottimo livello, ben tracciata e ben gestita (praticamente nulla l'attesa al punto a tempo intermedio).
Mi permetto solo un'osservazione, sull'abbinamento a gare di CO nello stesso giorno.
Secondo me, l'abbinare una gara di Trail-O con una di corsa è, in questo momento fondamentale, per ampliare il numero di partecipanti (solo una volta raggiunta una certa massa critica, si può pensare di andare avanti da soli). L'organizzazione, però deve cercare di ridurre al minimo i rischi che un atleta senta minacciata la sua gara di corsa perchè "non siamo ancora partiti", "ma quanto tempo ci vuole", "ma come faccio poi ad arrivare in tempo in partenza". Ad Asiago, diversamente da Tarzo, il rischio di fare tardi alla gara di CO non c'è mai stato, ma il ritardo in partenza ha messo in ansia molti partecipanti e questo potrebbe spingere qualcuno ad abbandonare la disciplina.
Ne avrei anche una seconda su alcune scene che ho visto. Ma me me la tengo per me.

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