Domenica pomeriggio c'è stato il battesimo di mia nipote Alessia.
Questa volta non sono stato investito del ruolo di padrino, onore toccato all'altro zio. Io sono stato retrocesso a cameraman ("Piero, tieni." "Cosa devo fare?" "Il filmino" "Di cosa?" "Di tutto").
La cerimonia è stata per pochissimi familiari e l'ho passata quasi tutta con la telecamera in mano a farmi riprendere dal parroco. (Prego notare il finissimo gioco di parole...)
Rispetto al battesimo di Giorgia, i nomi dei battezzandi erano molto più comuni e quindi (almeno secondo me) molto più belli.
Alessia si è comportata bene, anche se in breve tempo la scena è stata rubata da Giorgia che, forte del suo incedere barcollante, ha richiesto tutte le attenzioni (soprattutto del nonno e dello zio).
Ogni tanto però mi sento un po' in colpa verso Alessia. Il fatto che ogni cosa avvenga poco dopo quando l'ha fatta Giorgia, fa un po' perdere l'unicità dell'evento e genera quindi un po' meno partecipazione.
Poi però penso tre cose. Primo, non è vero che partecipo di meno (infatti avrei fatto volentieri a meno della telecamera per stare più vicino al tutto). Secondo, Alessia è ancora piccola e non si rende conto di queste masturbazioni mentali. Terzo, la vera differenza nel trattamento tra le nipoti (se mai ci sarà, e non lo credo) dipenderà da come reagiranno alla loro prima gara di orientamento e al primo anime che mostrerò loro.
12 ore fa
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