Non ho fatto in tempo a dire che preferivo Ryanair a SkyEurope, che mi trovo di fronte a un ritardo di ben tre ore del mio volo.
E’ vero che la mia statistica dice che una cosa così accade circa ogni tre mesi e che in questa trasferta non era ancora successa, ma comunque da fastidio.
Ma il peggio è arrivato dopo.
Il viaggio è stato accompagnato da turbolenze continue, con salti e depressioni continue che hanno messo alla prova gli stomaci dei passeggeri (e infatti, qualcuno non ha retto).
La ciliegina è stata il comandante che ha comunicato che “le condizioni di vento a Bratislava non consentono un atterraggio in sicurezza. Quindi giriamo un po’ in tondo e, se non migliorano, atterremo da qualche altra parte”. Senza specificare dove.
Già mi vedevo, mezzo svomitazzante, perso da qualche parte a caso tra Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Ungheria, con lo spettro di rimanere in ballo per tutta la notte.
Poi, fortunatamente, le condizioni sono rientrate nei limiti per l’atterraggio, anche se comunque si è ballato molto nella discesa (anche il mio stomaco, di solito molto resistente, ha rischiato di cedere, anche perchè abbastanza vuoto). Il vento laterale ha spaventato molta gente e tutti si guardavano con sguardo poco tranquillo.
Il sobbalzo dovuto alle ruote che toccavano terra è stato salutato da un fragoroso applauso di liberazione. Nonostante quello che mi dice sempre Sissio a riguardo, mi sono unito anch’io.
3 giorni fa
2 commenti:
...beh, in questo caso l'applauso é più che giustificato visto che l'atterraggio mi sembra fosse piuttosto difficile :-)
Sono contrario (molto!!) agli applausi fatti per atterraggio di routine...
Sono molto contrario agli applausi fatti per atterraggio di routine.
Se formo un partito che ha per simbolo un aereo, due mani che battono vorticosamente ed un cartello di divieto, vinciamo le elezioni.
Poi facciamo cadere il governo...
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