martedì, gennaio 15, 2008

I costi del traffico

Cerco costantemente di vincere la mia pignoleria, ma a volte non ce la faccio proprio. Anche quando, in teoria, vuol dire tirarsi la zappa sui piedi.
Dopo lunga e penosa attesa sono finalmente entrato in possesso della connect card per collegare via UMTS il portatile, dato che in ufficio e nell’appartamento non ci sono Wi-Fi spot gratuiti (l’altr’anno ero stato molto più fortunato a riguardo).
Il problema è che, in pratica, la scheda è inutilizzabile. Ma solo perchè sono pignolo (ovvero, altri colleghi se ne fregeherebbero...).
Il contratto quadro dell’azienda con il provider è tale che il traffico UMTS è conveniente solo all’interno dei confini italiani. Appena superi il contratto diventa un salasso.
Esiste allora una bellissima tariffa che, in cambio di un canone aggiuntivo mensile, ti include un plafond di tot MB a bimestre.
Prima di tutto, faccio fatica a capire perchè se il canone è mensile, il consumo debba essere bimestrale. Forse lo fanno per venirci incontro, ma mi sfugge su quale bimestre si contano i consumi.
Poi, anche le modalità di utilizzo del plafond hanno le loro difficoltà.
Le connessioni vengono approssimate ai 100 KB superiori (cioè, se ti colleghi una volta al giorno ti fottono in media 3 MB al bimestre, pari a circa 15 Euri). Il plafond è valido solo se ti colleghi tramite un provider partner, cosa che ovviamente non è assolutamente sotto il tuo controllo (ad esempio, io in ufficio, col cavolo che ci riesco).
Nasce a questo punto il dubbio su quale sia l’effettiva tariffa applicata.
Il sito è assolutamente (e volutamente?) privo di informazioni, salvo dire genericamente “Guarda quanto ti veniamo incontro con l’opzione xxxx”.
A questo punto dovrei fregarmene, collegarmi, guardare la posta e fare quello che devo. Tanto poi non pago io.
Solo che mi dà fastidio pensare che cinque minuti in internet costano di più di un volo Bratislava-Orio, soprattutto quando sono qua che faccio un operativo volo a due mesi per essere sicuro che nessuno possa rompere le scatole a me o ai miei capi sul fatto che il rientrare tutte le settimane (cosa concordata con l’azienda, ma comunque in deroga alle policies aziendali) sia troppo costoso per il budget di questo progetto.
Brutta cosa la pignoleria....

PS. Sissio, stavolta mi sono informato per bene, non dovrei aver sparato minchiate...
PPS. E già che si parla di tariffe, leggetevi l’inchiesta di Repubblica sui biglietti ferroviari.

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