martedì, marzo 11, 2008

Bergamo Alta

Sabato scorso, gara a sequenza libera in centro storico tra le mura della città alta.
Nonostante le quindicimila cose che riempioni i miei week-end Bratislava-free, decido di partecipare e faccio subito una vittima illustre: SteGal67, viste le defaillances di Roby e Attilio è costretto ad aspettarmi e partiamo molto tardi da Milano (avendo lui partenza al minuto 1).
Parentesi 1 (per prevenire ogni possibile commento del suddetto SteGal): lo so che mi avrebbe aspettato comunque, ma se ci fossero stati anche gli altri due, probabilmente mi sarei sentito più libero di paccare all’ultimo secondo (cosa che ho comunque fatto il giorno dopo) se fossi stato in ritardo, tanto non viaggiava da solo etc. etc.
Arrivati a Bergamo, parcheggiamo in un posto che sembra comodo, ma rischiamo comunque di perderci per arrivare al ritrovo.
A causa di una serie di problemi logistici, tutto quello che avevamo era un post-it con quattro vie prese a caso dal volantino visto la sera prima. Ovviamente, data la scarsa conoscenza della città le vie (che sul volantino sembravano enormi) erano assolutamente prive di utilità.
Parentesi 2: esimio CRL, potreste gentilmente modificare la query che seleziona le notizie di interesse in modo da evitare che se la gara e’ il giorno 8 pomeriggio, si possa ancora vedere il giorno 8 mattina ?
Al centro gara, corsa a recuperare la busta di società, distribuzione cartellini, preparazione veloce e su verso la partenza (quindici minuti di salita).
In queste condizioni, la mia mente obnubilata e la mia malsana tendenza a cercare idee geniali per la sequenza libera, mi portano a sbagliare completamente il percorso.
Scelgo di affrontare subito le lanterne a Ovest, fuori dalle mura, accorgendomi troppo tardi che in realtà da quelle partiva una stradina dritta verso l’arrivo e tutta in discesa.
Mi deconcentro e rischio di finire fuori carta a un bivio (grazie Rusky per avermi riacceso la testa).
Il giro interno sarebbe anche abbastanza buono, se non fosse che non capisco assolutamente come attaccare i tre punti dentro la rocca. Tra cancelli chiusi e passaggi non chiari, alla fine faccio molta strada inutile (passo tre volte dalla 15 e due volte dalla 10).
La parte finale della gara è solo stanchezza e fatica (avendo sbagliato giro all’inizio, mi trovo a salire di nuovo per ripassare dalla partenza, prima di buttarmi giu’ verso l’arrivo).
In conclusione, una gara pessima, qualche attenuante, ma molto per colpa mia e una stanchezza infinita, che mi ha portato a paccare SteGal il giorno dopo al Parco dei Colli (gara che avrei fatto solo perchè a un quarto d’ora dall’aeroporto).

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Alla fine però è stato divertente lo stesso, no?
Hai omesso di citare la nostra uscita dal parcheggio stile-condominiale, e per fortuna hai omesso ogni commento sul nostro arrivo al centro gare.
E, per fortuna fortunissima, hai evitato di citare la scena alla quale non hai assistito ma che per me e Davide diventa ormai paragonabile a quella della signora..., in una gara regionale non lombarda di qualche anno fa... ti ricordi cosa successe a Davide?Ci siamo capiti!

Pierlabi ha detto...

Ora che mi ci fai pensare, succedono sempre a Davide queste scene...

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