giovedì, luglio 31, 2008

Posta-ccio

Qualche tempo fa, visto il curatore, mi sono abbonato a questa uscita a fascicoli.
Questo mi ha portato (purtroppo, visti gli esiti) ad incrementare i contatti con le Poste Italiane.
Qualche settimana fa, trovo in casella la notifica di "Mancata Consegna". Ciò vuol dire che mi devo recare, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo, al tale ufficio (che ovviamente NON è il più vicino a casa) per il ritiro del pacco.
In settimana non riesco e ci vado di sabato, ben oltre il terzo giorno lavorativo.
Il giovane al banco, tronfio nei suoi tatuaggi: "Il pacco non è ancora arrivato."
"Scusi, ma l'avviso è di almeno sabato scorso."
"Non so che dirle. Se vuole, in caso arrivi oggi, le posso telefonare."
Sorpreso: "Perchè, siete aperti anche oggi pomeriggio?" (Erano le 11).
"No, chiudiamo a mezzogiorno".
"(1, 2, 3, 4, 5) ... La ringrazio, ripasserò"

Settimana scorsa ero in Slovenia (leggetevi SteGal e Rusky per il perchè).
Oggi mi reco a ritirare il pacco.
Una gentile signora, appena vede il modulo, mi fa "Ma come!?!, Perchè non è venuto prima?"
"Scusi? Io sono venuto due sabati fa e mi hanno detto che non era ancora arrivato."
Con tono dispiaciuto: "Guardi che l'abbiamo spedito"
"Come?"
"Doveva venire prima, comunque vediamo".
Prende il modulo e va nel retro. Torna con in mano un faldone, invece del mio pacco.
Lo apre e vedo una serie di distinte di invio, ordinate per data.
"Quand'è che l'abbiamo inviato?"
"Non capisco. Ma inviato a chi?"
"Ai tizi"
"Intende il mittente?"
"Ecco, sì"
E inizia a guardare tutte le distinte, una per una, alla ricerca del mio indirizzo o del mio nome (anche se a me è venuto il dubbio che le distinte contenessero il nome del mittente).
"Guardi signora, se mi dice che l'avete rispedito, le credo. Ma mi scusi, dopo quanti giorni li rimandate indietro?"
"Sette giorni. Non glielo avevano detto?"
A me i conti non tornano molto, ma comunque sorvolo.
"No."
"Però se vuole, faccio un ultimo controllo a terminale".
"La ringrazio". (Farlo prima di guardare tutte le distinte, no?)
La osservo, aprire l'applicazione web con la stessa abilità che avrebbe mia madre (intendo sulla stessa applicazione) e iniziare a scorrere l'elenco dei nomi, ignara della più banalissima funzione "Modifica-->Trova" presente su qualunque browser (era una banalissima pagina HTML).
A un certo punto, sbaglia anche a schiacciare la barra di scorrimento e si trova a fine pagina. Per cui ricomincia in senso inverso.
"Guardi, signora, se mi dice che l'avete rispedito al mittente, direi che non c'è niente da fare."
"Vede, qui non c'è"
"Sì, signora, ho capito. L'altra volta il suo collega mi aveva mostrato che invece c'era."
"Ah, beh. Se l'altra volta c'era, allora l'abbiamo proprio rispedito indietro. Ma perchè non è venuto prima?"
"Signora! Ero in ferie. Avevo deciso, come modo interessante di passare le vacanze, di andare in giro a sparare alle gomme dei postini..."

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