mercoledì, gennaio 09, 2008

Cosa vi siete persi? Parte 4: Serie TV

Quando sono molto giù o mi butto su “Harry, ti presento Sally” o vado di serie TV in dosi massiccie. Questa volta è toccato alle serie.

La quarta serie di House M.D. in lingua originale, alquanto ostica da capire sia per come parlano sia per il gergo da ospedale (ho capito solo “Lupus” e “You’re fired”), porta su un ulteriore livello di assurdità tutta la schizofrenia del protagonista e dei suoi collaboratori (che chi ha visto la terza serie si domanda chi saranno visto i licenziamenti/dimissioni di Chase, Cameron e Foreman). Dal punto di vista medico, continuo a pensare che piuttosto che un dottore come lui preferirei un giro alla roulette russa (le probabilità di rimanerci sono le stesse, ma con minori sofferenze); dal punto di vista dei rapporti tra i personaggi, si ride di grosso (o almeno così è successo a me, ma ero triste e solo a Bratislava).

La seconda serie di Boston Legal, serial di cui già parlai qualche mese fa, è forse ancora meglio della prima, tagliando un po’ sulle trame amorose (lasciandole ai coprotagonisti) e concentrandosi sulla follia (presunta) del personaggio impersonato da William Shatner e agli scontri tra i caratteri dei protagonisti (soprattutto sulle diverse idee politiche). Shatner è fenomenale nel rendere la sua assoluta fedeltà ai classici clichè repubblicani e sono più le volte che usa la pistola di quelle che usa la legge. Impagabili le citazioni da Star Trek e i cameo di personaggi in auge negli anni ottanta (Heather Locklear, Tom Selleck e Michael J. Fox). I casi affrontati (nell’eredità di Ally McBeal) sono spesso abbastanza assurdi e scavano (non so con quanta fedeltà alla realtà) tra le pieghe interpretative della legislazione statunitense. Insomma, una serie molto divertente.

La sesta serie di Smallville (che ho appena visto non ha superato la prova dell’audience finendo in terza serata su Italia 1) prosegue con il suo ritmo ormai stanco. L’introduzione di Freccia Verde ha portato un po’ di aria fresca, ma ha rischiato di oscurare definitivamente il grigio Clark Kent. La storia tra Lana e Lex è una autentica palla. Le uniche note positive vengono dai personaggi di Chloe e Lois che mettono quel po’ di simpatia che altrimenti latiterebbe del tutto. Una menzione alla puntata con la nascita della Justice League of America (anche se ancora senza Batman, Wonder Woman e Green Lantern), anche se hanno esagerato con i toni (spreco la parola in questo contesto) epici. Ormai la serie è alla frutta, spero proprio che con la settima serie (come da programma originale) chiuda i battenti.

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